giovedì 25 febbraio 2010

Elezioni Regionali: il Commissario ARSSA incarica come Dirigente il fratello dell’assessore Maiolo fino al 2011, senza concorso

Ai Ministri per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, per i rapporti con le Regioni, della Giustizia, delle Politiche agricole alimentari e forestali, dell’Economia e delle Finanze

– per sapere – premesso che:

· Nel mese di aprile del 2006, il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura (ARSSA) Calabria, con delibera n.44/C, nell’ambito di una redistribuzione degli incarichi dei Dirigenti di ruolo, ha individuato per dieci strutture dirigenziali vacanti un identico numero di Funzionari, categoria D;
· Nel citato provvedimento, al fine di sopperire alle carenze di organico dei Dirigenti, nelle more dell’attivazione delle relative procedure concorsuali veniva consentito di individuare tra il personale dell’ARSSA le necessarie professionalità e competenze cui affidare l’incarico per garantire ed assicurare funzionalità ed efficienza delle strutture dell’Agenzia stessa;
· Dal 2006 non solo non è stata mai attivata alcuna procedura concorsuale dall’Amministrazione dell’ARSSA, ma neppure risulta adottata alcuna procedura selettiva per l’individuazione dei Funzionari cui attribuire l’incarico di Dirigente in questione, incarico che avrebbe dovuto avere la durata di un anno;
· I dieci incarichi di dirigente a funzionari categoria D, sono stati affidati non sulla base di quanto previsto dall’art. 19 comma 6 del D.lgs. n.165/2001, bensì solo su “vicinanza” all’attuale Amministrazione regionale calabrese, così come per il dottor Bruno Maiolo e per il dottor Benito Scazziota;
· In prossimità della scadenza dell’incarico annuale affidato ai dieci Dirigenti di cui sopra, il Direttore Generale pro-tempore dell’ARSSA, in data 16 marzo 2007, con circolare n.7 prot.n.1423, ha avviato una procedura selettiva mai portata avanti, tesa al mantenimento dell’incarico ai nominati in precedenza;
· In data 11 maggio 2007, è stata approvata dal Consiglio regionale della Calabria la legge n.9 che all’art.5 ha previsto la soppressione dell’ARSSA e la sua messa in liquidazione;
· Con D.G.R. n.343 del 04 giugno 2007, è stato nominato il Commissario liquidatore dell’ARSSA, alla presenza nella seduta di Giunta dell’Assessore Mario Maiolo, fratello dell’incaricato Dirigente Bruno Maiolo; presenza rinvenuta anche nella Giunta regionale del 19 novembre 2007, dove con delibera n.748 è stata concessa la proroga dell’incarico di Commissario liquidatore alla stessa persona;
· La D.G.R. n.343/2007, tra l’altro, prevedeva che la gestione del personale venisse attuata dal Commissario liquidatore;
· Con delibera n.137/CL del 23 novembre 2007, il Commissario liquidatore dell’ARSSA, su proposta del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale in questione, ha determinato la cessazione degli incarichi di Dirigente attribuiti originariamente con la delibera 44/C del 26 aprile 2006, tranne che per il dottor Benito Scazziota e per il dottor Bruno Maiolo (quest’ultimo fratello dell’Assessore regionale Mario, il quale, come evidenziato, risultava presente nelle delibere di incarico e di relativa proroga del Commissario liquidatore);
· Gli altri Dirigenti per i quali è stata deliberata la cessazione dall’incarico si sono rivolti alla magistratura e qualcuno ha già conseguito il risultato favorevole al proprio ricorso;
· in data 21 luglio 2008, con delibera n.460, la Giunta regionale della Calabria, sempre con la presenza dell’Assessore Mario Maiolo, fratello dell’incaricato dirigente Bruno Maiolo, scaduto l’incarico al Commissario liquidatore, ha deliberato l’affidamento dello stesso incarico al già Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ARSSA, soppressa con l’art.5 della Legge regionale n.9 del 2007;
· il nuovo Commissario liquidatore, con delibera n.357/CL del 01 dicembre 2008, su proposta del nuovo Direttore Generale dell’ARSSA, peraltro Autorità di gestione del Piano di Sviluppo regionale dell’Assessorato all’Agricoltura della Calabria, ha prorogato fino al 31 dicembre 2008 gli incarichi di dirigenti ai dottori Bruno Maiolo e Benito Scazziota;
· ancora, scaduto l’incarico a quest’ultimo Commissario liquidatore, la Giunta regionale della Calabria, in data 19 gennaio 2009, con delibera n.16, e sempre con la presenza dell’Assessore Mario Maiolo, ha prorogato per ulteriori sei mesi l’incarico del Commissario liquidatore;
· oltre alle presunte illegittimità amministrative fin qui evidenziate, occorre segnalare che gli incarichi dirigenziali sono stati rinnovati con altre tre sequenze di provvedimenti monocratici, senza proposta del Direttore Generale né parere di legittimità, il tutto in difformità della normativa vigente in merito alla separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa e al regolamento organizzativo dell’ex ARSSA;
· con provvedimenti n.2 e 3 del 05 marzo 2009, il Commissario liquidatore ha ulteriormente prorogato fino al 30 giugno 2009 (scadenza del commissariamento) gli incarichi di dirigente ai dottori Bruno Maiolo e Benito Scazziota;
· ed ancora, il 10 luglio 2009, data nella quale il Commissario liquidatore risultava in regime di prorogatio ed in attesa di riconferma, questi con i provvedimenti n.3230 e 3231 redatti sottoforma di mera comunicazione formale, ha prorogato gli incarichi dirigenziali ai dottori Bruno Maiolo e Benito Scazziota fino al 31 dicembre 2009;
· solo il 07 agosto 2009 la Giunta regionale della Calabria con delibera n.530, sempre alla presenza dell’Assessore Mario Maiolo, fratello dell’incaricato dirigente Bruno Maiolo, ha prorogato l’incarico per ulteriori sei mesi al Commissario liquidatore, già Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ARSSA, soppressa con l’art.5 della legge regionale n.09 del 2007 e dopo che lo stesso Commissario liquidatore, pur nello status di prorogatio aveva prorogato i due incarichi dirigenziali;
· dall’ultima proroga n.530/2009 il Commissario liquidatore si trovava nuovamente in regime di prorogatio la cui scadenza era prevista per il 15 febbraio 2010, ai sensi della legge regionale 04 agosto 1995 n.39 e, pertanto, avrebbe potuto adottare solo atti di ordinaria amministrazione;
· nonostante ciò, in data 03 febbraio 2010 (periodo di definizione delle candidature per le prossime elezioni regionali), con provvedimenti n.04 e 05 il Commissario liquidatore ha prorogato nuovamente gli incarichi del dottor Bruno Maiolo e del dottor Benito Scazziota, questa volta addirittura fino al 30 aprile 2011:
se non ritengano necessario ed urgente predisporre un’adeguata visita ispettiva, a cura dell’apposito Ispettorato Generale di Finanze del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, nonché dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, previsti dall’art.60 commi 5 e 6 del decreto legislativo 165/2001, al fine di verificare l’efficacia dell’attività amministrativa, l’osservanza delle disposizioni vigenti sugli enti in liquidazione, il corretto affidamento degli incarichi dirigenziali da parte dell’ex ARSSA della Regione Calabria, nonché eventuali responsabilità a carico di singoli.

On. Angela Napoli

Taurianova, 25 febbraio 2010

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma davvero Lei crede nell'Ispettorato della Funzione Pubblica?
Sarebbe grave che Lei fosse così ingenua. Ma sarebbe grave altrettanto che Lei non credendoci non si rivolgesse all'Autorità Giudiziaria e meglio ancora al Suo Alfano ...

Anonimo ha detto...

Maevvero Lei confida nell'Ispettorato della funzione pubblica, mentre non si può nemmeno più farlo nell'Autorità giudiziaria?
Forse sarebbe il caso di interessare il Ministero della Giustizia che dovvrebbe intervenire sull'Ispettorato stesso e sull'Autorità giudiziaria i cui attori forse hanno eccessive comunioni di interessi con i politici regionali.
P.S. Magari non vedrò pubblicato questo commento ma l'ho fatto lo stesso.

Anonimo ha detto...

L'illegalità è la regola: l'assunzione dei precari dell'Arsa è avvenuta in violazione della normativa vigente con una finta stabilizzazione.
Allora perchè meravigliarsi per un dirigente a tempo (1 anno)?

Anonimo ha detto...

Loiero, Adamo e soci hanno fatto credere di abolire gli enti inutili e invece hanno creato enti dannosi.....purtroppo solo per i cittadini.....ed utili per i soliti privilegiati.....vedi dirigenti e commissario.....povera noi.... povera Calabria

Anonimo ha detto...

Complimenti, finalmente qualcuno che parla chiaro e forte ...forse questa interrogazione non avrà conseguenze...ma denunciare ingiustizie. malaffari, clientele... ha sempre delle conseguenze almeno sull'opinione pubblica.
Grazie.....un cittadino indignato.

Anonimo ha detto...

La disastrosa gestione Arssa al limite della decenza per la sua indifferenza, arroganza, volgarità e bassezza etica perpetrata a discapito di tanti dipendenti onesti e seri, ha portato i suoi benefici oltre che allo stimato PROF. DONATO, una sorta di pseudo-comunista tanto al chilo, anche alla sua cricca vedi: Scazziota, Maiolo, Pantano, Carnovale etc. vere macchiette arriviste e amanti di potere.

Anonimo ha detto...

Valerio Donato sarà anche professore di Diritto, ma certamente non lo è di etica e morale.
Valerio Donato insegnarà anche norme ed elementi della legge, ma certamente non le applica in maniera seria, chiara e obbiettiva.

W la Calabria rozza e cialtrona.

Anonimo ha detto...

io credo che in questa storia a rimetterci siano sempre gli ultimi. Infatti, mentre i dirigenti come Lei ha affermato rimangono in carica e ben pagati fino al 2011, gli ultimi 63 precari dell'arssa che hanno prestato servizio da molti anni nell'Ente rimangono fuori, ossia, nell'ultimo Consiglio Regionale 02/02/2010 viene promulgata la tanto attese legge per la stabiliazzazione e quindi in pompa magna tutti i politici se ne riempirono la bocca in vista delle elezioni, metre successivamente, il tutto viene stoppato da una impugnativa che di fatto sembri annullare il tutto. Pertanto questi poveri precari oltre al danno subiscono la beffa, ed ad oggi nessuno ne parla (forse dovremmo iniziare anche noi farci prelevare qualche cc di sangue). PS. On Napoli Io ammiro molto le sue iniziative ma purtroppo in Calabriia vale il detto degli antichi "una sola noce nel sacco non fa rumore"