Il rapporto sull’andamento dell’economia calabrese nell’anno 2012 presentato in data odierna dalla Banca d’Italia è davvero preoccupante e dimostra che purtroppo aumenta sempre più il divario negativo rispetto alle altre Regioni Italiane.
Infatti, secondo tale Rapporto, nel 2012 l’attività economica in Calabria ha subito un forte calo in tutti i settori; l’occupazione è diminuita più che nel resto d’Italia; il PIL regionale è diminuito del 3 per cento, in misura superiore al Mezzogiorno e all‘Italia.
A questo quadro pesante sull’economia calabrese, vanno aggiunti un analogo preoccupante grado di corruzione che si registra nella P.A. ed una maggiore pervasività della ‘ndrangheta, la quale, grazie alla sua potenzialità economica, finisce col supplire le possibilità di credito erogato dalle Banche.
Per chi come me vive in Calabria non può tacere di fronte ad un quadro così allarmante che si unisce all’inefficienza della classe politica dirigente. Le nostre risorse umane sono costrette sempre più a varcare i confini territoriali di questa Regione e le nostre risorse naturali continuano a rimanere fuori dalla gestione e dal loro impiego per lo sviluppo socio-economico del territorio.
Fino a quando i cittadini di questa Regione potranno e continueranno a sopportare queste iniquità?
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