mercoledì 28 maggio 2008

La necessità di una politica sulla tutela e sui diritti dei minori

Raccolgo l’appello lanciato dal dottor Antonio Marziale, Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, rilevando che in Italia c’è ancora scarsa incisività della politica sulla tutela e sui diritti dei minori. Se è pur vero che, a mio avviso, su questo tema servirebbe una Legge-quadro, non mi posso esimere dall’evidenziare le carenze che, nel merito, ci sono anche nel “Pacchetto sicurezza” varato dal Governo nei giorni scorsi.
Purtroppo quanto siamo costretti a registrare in Italia, pressoché quotidianamente, vede proprio i minori essere oggetto di bullismo, violenze, pedofilia, scomparse, uso indiscriminato per traffici illeciti e delitti. Occorre, quindi, da parte del legislatore, una maggiore responsabilità per tutelare tutti i minori, soggetti deboli della nostra società.

On. Angela NAPOLI

Roma 28 maggio 2008

1 commento:

Unknown ha detto...

On. Napoli

sul "Pacchetto Sicurezza" (anche se dovrei piuttosto dire "pacco") non mi esprimo in quanto i Fatti parlano da soli (nonostante i suoi colleghi parlamentari continuino a spacciarlo per un disegno di legge innovativo). Pongo la mia attenzione, ringraziandola per l'opportunità che concede attraverso questo blog, sui bambini e sugli adolescenti in generale.
Sa dell'esistenza del Comitato Troviamo i Bambini?
http://www.troviamoibambini.it/
Perchè quando si parla di temi cosi delicati, quelli che ne sono veramente esperti, non vengono mai interpellati dalla politica e ancor più gravemente da quelle componenti maggiormente sensibili?
Perchè in Italia ancora non ci sono normative adeguate, rispetto agli altri paesi comunitari, che punisca pesantemente la pedofilia, le violenze su minori, i responsabili della scomparsa dei bambini, e tutto quello che impedisce ai nostri piccoli di crescere senza violenze quotidiane, soprattutto psicologiche, deturpando noi non solo del nostro futuro ma anche del nostro presente?

Fino a quando non si interverrà drasticamente in tali direzioni, non si giudicheranno le persone in base ai Fatti che compiono e non alle Opinioni che formulano, tutto non potrà che essere visto come un "misto fritto" di inconcludenza e di terrificante complicità e corresponsabilità del sistema.