Da anni vado denunciando la cecità dimostrata dai Governi nazionali e regionali calabresi sul Porto di Gioia Tauro. Ci si è soffermati solo su nomine di Commissari, Sottosegretari regionali e Autorità portuali, nel mentre prevaleva l’esclusiva attività di transhipment a favore della MCT, oggi Contship, e quella della ‘ndrangheta, tutto a discapito della polifunzionalità di quel Porto che avrebbe potuto e dovuto rappresentare il volano dello sviluppo per l’intera Calabria. Tutti gli atti ispettivi da me presentati nelle varie legislature su questa problematicità sono stati puntualmente disattesi dai Governi che si sono succeduti, compreso quello in carica.
Oggi la Contship, che negli anni ha utilizzato ingenti finanziamenti pubblici e che è diventata concessionaria di buona parte della banchina del Porto di Gioia Tauro, osa mandare in cassa integrazione ben 400 lavoratori su 1.300 e addirittura minaccia di abbandonare lo stesso Porto.
Penso che non sia ormai sufficiente esprimere la solidarietà agli otto lavoratori “barricati” su una gru all’interno del Porto, oggi appare indispensabile un immediato intervento del Governo e della Regione, chiamati non ad interessarsi di ulteriori nomine di Commissari e Sottosegretari regionali e Autorità portuali, bensì a trovare le iniziative adeguate a vincere la sfida che oggi viene lanciata dalla Contship. Penso che la Piana di Gioia Tauro, sufficientemente piegata dalla pesante disoccupazione e dalla pervasività della ‘ndrangheta, non debba continuare a subire ulteriori colpi negativi.
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Roma, 3 febbraio 2010
Oggi la Contship, che negli anni ha utilizzato ingenti finanziamenti pubblici e che è diventata concessionaria di buona parte della banchina del Porto di Gioia Tauro, osa mandare in cassa integrazione ben 400 lavoratori su 1.300 e addirittura minaccia di abbandonare lo stesso Porto.
Penso che non sia ormai sufficiente esprimere la solidarietà agli otto lavoratori “barricati” su una gru all’interno del Porto, oggi appare indispensabile un immediato intervento del Governo e della Regione, chiamati non ad interessarsi di ulteriori nomine di Commissari e Sottosegretari regionali e Autorità portuali, bensì a trovare le iniziative adeguate a vincere la sfida che oggi viene lanciata dalla Contship. Penso che la Piana di Gioia Tauro, sufficientemente piegata dalla pesante disoccupazione e dalla pervasività della ‘ndrangheta, non debba continuare a subire ulteriori colpi negativi.
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Roma, 3 febbraio 2010
1 commento:
ebbene, il governo non dimostra interesse nell'aiutare una realtà lavorativa in calabria, che bisogna fare allora se 400 persone venissero a perdere il posto di lavoro? Meglio essere ASSUNTI dalla ndrangheta? Il governo ci volta ancora le spalle e poi si lamenta che la mafia aumenta!
Un portuale di Gioia Tauro
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