lunedì 7 gennaio 2008

La politica FALLIMENTARE di Loiero

Nel messaggio augurale inserito sul mio blog, pur non essendo particolarmente fiduciosa, avevo evidenziato la speranza che il Nuovo Anno portasse gli Amministratori della Regione Calabria a prendere coscienza del fallimento della loro politica e dello stato emergenziale in cui hanno fatto precipitare l’intera Regione e rimettessero, di conseguenza, il mandato nelle mani dei cittadini.
Speravo nella riconquista della eticità e della moralita; speravo soprattutto nel senso di responsabilità che dovrebbe accompagnare qualsiasi cittadino, ma, in particolare, coloro che, chiamati ad amministrare la cosa pubblica, avrebbero il dovere di salvaguardare i diritti della persona, ad iniziare dal diritto alla vita.
Ed invece è iniziato il Nuovo Anno all’insegna delle notizie che hanno, ancora una volta, fatto rimbalzare sulle cronache nazionali l’immagine di una Calabria dove le cure sanitarie vengono prestate spesso all’insegna della superficialità, dove si muore per mancanza di posti-letto, per mancanza di mezzi di trasporto, per un semplice intervento di appendicectomia, per l’incapacità di effettuare una tracheotomia, per mancanza di controlli specifici dopo una caduta dalla barella in pieno Pronto Soccorso.
Di fronte ad un sistema sanitario regionale che registra drammi su drammi continuiamo ad assistere ad inutili proclami fatti da un Presidente della Regione che, guarda caso, mantiene per se la delega alla sanità pur essendo pendente su di lui una richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed alla turbativa d’asta, proprio nel settore della sanità calabrese. Il che fa anche comprendere il motivo per cui, al di là di qualche intervento di mera facciata, quale la sospensione di alcuni medici, dei quali peraltro non è neppure accertata la responsabilità, rimangono intoccabili gli incarichi affidati ad alcuni dirigenti. Vedi, ad esempio, il mantenimento dell’incarico di Commissario dell’ASP di Vibo Valentia, affidato ad un ex funzionario della locale Amministrazione Provinciale, alla cui guida c’è l’attuale “amico” del Presidente Loiero. Così come appare inspiegabile la continuità della carica di dirigente sanitario della stessa ASP di Vibo nella persona che non si sa bene come abbia ripartito la sua funzione, se con maggiore dedizione all’incarico di dirigente sanitario o all’incarico di Presidente della nota Cooperativa “Valle del Bonamico” , sede di cospicui finanziamenti, molti devoluti a rappresentanti delle cosche della ‘ndrangheta di Platì e di San Luca. Eppure a questi intoccabili continuano ad essere affidate le indagini interne, le cui risultanze, come ad esempio quella relativa alla morte della sedicenne Federica Monteleone, non è dato conoscere a distanza di ben un anno da quella tragedia.
Senza tralasciare le inadempienze della locale Magistratura che, in quell’occasione, non ha neppure sentito il dovere di sequestrare immediatamente la sala operatoria dove era avvenuto l’intervento della giovane Federica.
Eppure il Presidente Loiero è soddisfatto, pronto a ritenere che la soluzione dell’emergenza sanità sarà conseguente alla costruzione dei quattro nuovi Presidi Ospedalieri, senza creare un organismo di valutazione del personale sanitario e parasanitario calabrese, senza un monitoraggio sulla professionalità di coloro che sono risultati vincitori di concorsi farsa, senza verificare quante attrezzature sanitarie risultino inefficienti o quante siano giacenti negli scantinati dei vari Presidi ospedalieri calabresi, senza verificare dove sono finiti i miliardi giunti in Calabria per la costruzione dei nuovi ospedali, tra i quali proprio quello di Vibo Valentia, o quanti miliardi siano stati sperperati per creare, sempre in Calabria, strutture sanitarie, anche arredate, mai utilizzate. Nessun provvedimento utile a far uscire la criminalità organizzata dagli interessi del settore.
Loiero continua a mantenere salda la sua poltrona di Presidente, la ‘ndrangheta mantiene il business nella sanità calabrese e la gente continua a morire senza “un perché”!

On. Angela Napoli
Taurianova, 07 gennaio 2008

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Guardo e ascolto il Presidente Sarkozy durante la conferenza stampa e poi penso a Loiero....e mi viene da piangere.

Paolo

Anonimo ha detto...

Sig.Loiero la prego di pensare prima di rispondere e paragonare la sua situazione con la vita politica dell'on.Napoli.
Quando la mattina si pone davanti allo specchio del bagno,perchè non consiglia all'individuo che ha di fronte a dimettersi e liberare la Calabria da tutte quelle situazioni imbarazzanti che stanno emergendo a "galla", sull'operato dei suoi stretti collaboratori politici. Perchè non si decide a tornare nella bella villa con piscina di sua moglie, come tiene sempre a precisare nelle interviste,e dedicarsi al giardinaggio prima di compiere altri danni alla sua persona e alla Calabria tutta.
I calabresi non hanno bisogno di capire chi è il politico corrotto, chi è il politico che si è arricchito con i nostri voti,sfruttando la propria figura istituzionale per il suo tornaconto familiare e chi è il politico attaccato alla poltrona.
Caro sig.Loiero invece di arrampicarsi sugli specchi, si guardi attentamente e guardandosi negli occhi si faccia una domanda e si dia una risposta...quella che tutta la Calabria si aspetta.
SI DIMETTA SUBITO e sarà più apprezzato.
On.Napoli, continui a percorrere la sua strada priva di buche e interruzioni, dove i valori umani prevalgono sugli interessi personali...e non risponda a coloro che meritano soltanto indifferenza.


Andrea Colica (Catanzaro)

Anonimo ha detto...

Vorrei tanto avere il coraggio di Loiero e dei suoi amici, il coraggio di uscire di casa, il coraggio di non ascoltare la gente di calabria, il coraggio di rimanere sulla poltrona del potere amministrativo-economico personale.......il coraggio di credere di essere l'uomo più amato dai calabresi....il coraggio di ripresentarsi nuovamente alle prossime elezioni.....il coraggio di esistere ancora come uomo politico.
Loiero, vergognati di rappresentare la Calabria nel mondo degli umani.

Anonimo ha detto...

Il vero fallimento siamo stati noi tutti che questa gente l'abbiamo votata.

Mario

Anonimo ha detto...

Non capisco nulla di politica, ma so riconoscere chi nella vita è onesto e chi con la politica si è arricchito. Chi ha illuso e continua a promettere,chi parla bene e razzola male...
La politica è sempre stata lontana dall'elettore sempre all'indomani del voto e noi stupidi come sempre a sperare in una politica migliore.
La verità, cara onorevole, è che in Italia e
soprattutto in Calabria, la speranza è persa,perchè se un governo, che ha fallito, non riconosce che è venuto il momento di lasciare ed ancora più grave si continua ad operare,agendo nell'illegalità delle cose, come se niente fosse....mi dica lei che speranza ci rimane.

Vincenzo Marra