Lo scioglimento per contiguità
mafiosa del Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha segnato una
pagina di giustizia e di libertà per l'intera città.
Per qualsiasi politico non è mai
indolore l'accettazione di un provvedimento amministrativo così
pesante che colpisce l'Ente locale del proprio territorio, ma quando
si trova il coraggio di "togliersi le bende" dagli occhi e
di guardare all'interesse dei cittadini, viene meno qualsiasi logica
di appartenenza politica o territoriale.
Le note vicende giudiziarie, che
tra l'altro ritengo non siano state ultimate, così come si evince
dall'operazione odierna che ha portato in carcere il direttore di
un'altra società del Comune di Reggio Calabria, e che hanno colpito
pezzi importanti della 'ndrangheta, della politica e
dell'imprenditoria reggina, non potevano non portare allo
scioglimento per contiguità mafiosa del locale Civico Consesso.
Ne ero convinta, pur essendo stata
denigrata da coloro che avevano osato additarmi alla pubblica
opinione per aver detto, in prossimità dell'ultima competizione
amministrativa, che il voto a Reggio Calabria non sarebbe stato
libero. Non mi sono mai personalmente preoccupata di fronte alle
accuse di giustizialismo, quando i fatti mi portavano ad assumere
posizioni utili a garantire i cittadini onesti.
Adesso basta con le accuse di
"complotti", di "nemici della città", di
"avvoltoi", di "chiamata alle armi", di
"giustizialismo tout court"; e' il momento della
"chiamata alle responsabilità".
Occorre unire tutte le forze sane,
mettere al bando le "mele marce", offrire la massima
collaborazione alla Commissione Straordinaria chiamata ad
amministrare la Comunità per 18 mesi e aiutare a far risorgere la
bella città di Reggio Calabria.
on.
Angela NAPOLI (FLI)
Componente Commissione
Parlamentare Antimafia
Roma, 10 ottobre 2012
1 commento:
Trovarle,Onorevole!
Pasquale Pacicca
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