martedì 21 dicembre 2010
"...Le Istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali.”
Avviare le procedure per lo scioglimento del Consiglio Regionale della Calabria
- in Calabria la ‘ndrangheta svolge un profondo condizionamento sociale fondato sia sulla forza delle armi che sul ruolo economico attualmente raggiunto attraverso il riciclaggio del denaro sporco; attività questa, che le ha permesso di controllare ampi settori dell’economia, dall’impresa al commercio e all’agricoltura, spesso con una forte connivenza di aree della pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria a livello locale e regionale;
- la collusione tra ‘ndrangheta e politica è iniziata in Calabria fin dagli anni ottanta, ma purtroppo è maggiorata, anche grazie alla capacità degli uomini mafiosi di “mimetizzarsi indossando la veste del perbenismo”;
- la ‘ndrangheta non ha colorazione politica e le ‘ndrine possono decidere di appoggiare in un certo momento uno schieramento politico e altre nello stesso tempo l’opposto schieramento, a seconda degli interessi, del ritorno economico e dove trovano la disponibilità a stringere “patti”;
- numerosi sono stati in Calabria i Consigli comunali sciolti per infiltrazione mafiosa, per lo più in provincia di Reggio Calabria, 11 nel 2009, a riprova delle collusioni tra ‘ndrangheta e politica; alcune ‘ndrine crotonesi hanno influito persino sul consenso elettorale per la elezione in Germania di un ex senatore italiano;
- la ‘ndrangheta in Calabria ha sempre cercato i propri referenti alla Regione e con “giacca e cravatta” spesso riesce a dettare le regole della politica;
- nella scorsa legislatura regionale è stato ucciso il vice presidente del consiglio regionale, Francesco Fortugno, e l’operazione “Onorata Sanità”, ha portato in carcere il consigliere regionale Domenico Crea, proprio oggi condannato, nell’ambito del processo di primo grado, ad 11 anni e 3 mesi, con l’accusa di concorso esterno di associazione mafiosa;
- ed anche nella scorsa legislatura, nel settembre 2006, l’interpellante con due atti ispettivi ha denunziato l’esistenza in Calabria di un forte sodalizio tra politica, ‘ndrangheta, imprenditoria e massoneria deviata, evidenziando la necessità di avere Amministrazioni locali, ed i relativi Consigli, costituite da persone capaci di amministrare la “cosa pubblica” con assoluta trasparenza e con il rifiuto di qualsiasi contiguità o collusione con ambienti del malaffare;
- proprio sulla scorta di quanto accaduto nel Consiglio regionale calabrese nella scorsa legislatura, l’interpellante, anche nella qualità di componente della Commissione Parlamentare Antimafia, in prossimità della tornata elettorale del marzo 2010, aveva inteso richiamare l’attenzione sulle liste “inquinate”;
- la Commissione Parlamentare Antimafia, nella seduta del 18 febbraio 2010 ha approvato, all’unanimità, un codice di autoregolamentazione per la formazione delle liste dei candidati per le elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, ma non tutti i partiti politici, lo hanno osservato;
- più volte i Magistrati calabresi avevano fatto trapelare l’esistenza di rapporti tra la ‘ndrangheta e politica;
- le operazioni “Meta” e “Crimine”, condotte dalla DDA di Reggio Calabria e, la seconda, anche dalla DDA di Milano, dopo l’ultima tornata elettorale dello scorso mese di marzo 2010, hanno iniziato a consegnare uno spaccato di collusioni gravissime che evidenzierebbero il diretto coinvolgimento di esponenti mafiosi nei consessi elettivi di Lombardia e Calabria;
- il 14 dicembre 2010, l’ex sindaco di Siderno, Alessandro Figliomeni, candidato alle elezioni regionali del marzo 2010 in Calabria, è stato sottoposto a fermo, emesso dalla DDA di Reggio Calabria, con l’accusa di associazione mafiosa;
- il 15 dicembre 2010, cinque politici hanno ricevuto un avviso di garanzia emesso dalla DDA di Reggio Calabria, con l’accusa di voto di scambio, concorso esterno in associazione mafiosa e associazione mafiosa; tre di questi politici (Luciano Racco, Cosimo Cherubino, Pietro Crinò) risultavano candidati nell’ultima competizione per il rinnovo del consiglio regionale calabrese;
- il 21 dicembre 2010, un operazione condotta dai Carabinieri del ROS, su disposizione della DDA di Reggio Calabria, denominata “Reale 3”, ha portato a 12 arresti, tra i quali il consigliere regionale in carica, Santi Zappalà, e altri quattro candidati, Antonio Manti, Pietro Nucera, Liliana Aiello e Francesco Iaria, indagati per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose;
- l’indagine “Reale 3” ha accertato il condizionamento esercitato dalla cosca Pelle di San Luca della ‘ndrangheta in occasione delle elezioni del 29 e 30 marzo scorsi per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria;
- al centro dell’indagine gli incontri tra il boss Giuseppe Pelle ed alcuni candidati che in cambio di voti assicurati alla ‘ndrangheta illecitamente raccolti avrebbero dovuto garantire alle imprese di riferimento della cosca l’aggiudicazione di alcuni importanti appalti pubblici ed altri favori;
- in particolare, il consigliere regionale Santi Zappalà, eletto con ben 11.052 preferenze, già sindaco del Comune di Bagnara Calabra ed anche già consigliere provinciale, è accusato di aver stipulato con Giuseppe Pelle, capo della cosca, un accordo in occasione delle elezioni regionali ricevendo, in cambio, un consistente pacchetto di voti nella zona Jonica della provincia di Reggio Calabria, controllata dalla cosca Pelle; il consigliere regionale avrebbe garantito alle imprese di riferimento della cosca l’aggiudicazione di alcuni importanti appalti pubblici, nonché il trasferimento di un detenuto;
- nella stessa indagine risulta indagato anche Vincenzo Cesareo, sempre candidato, nella circoscrizione di Cosenza, alle elezioni regionali del marzo 2010;
- l’indagine fa comprendere quali le strategie delle cosche della ‘ndrangheta per influenzare i più svariati settori della società, dell’economia e della pubblica amministrazione;
- non solo, ma dalla stessa indagine emerge che ormai è, purtroppo, la politica a chiedere aiuto alla ‘ndrangheta, considerati gli incontri che i candidati hanno effettuato personalmente presso l’abitazione del boss Pelle;
- dagli interventi giudiziari degli ultimi giorni emerge chiaramente che le responsabilità non sono limitate al solo consigliere regionale in carica, bensì anche a diversi candidati nell’ultima competizione elettorale, i quali, considerate le accuse di voto di scambio e di associazione mafiosa, hanno comunque contribuito al numero di seggi conseguito da ogni lista;
- l’infiltrazione della ‘ndrangheta negli apparati delle amministrazioni pubbliche rappresenta, oramai, una certezza consolidata, frutto di lunghe e complesse indagini che hanno permesso di verificare la commistione tra le cosche calabresi e la politica:
per sapere se siano state avviate le procedure per la sospensione del Consigliere regionale Santi Zappalà;
se non ritengano, altresì, necessario ed urgente avviare le procedure previste dall’articolo 126 della Costituzione della Repubblica Italiana per verificare se sussistono gli elementi utili allo scioglimento del Consiglio Regionale della Calabria.
On. Angela NAPOLI
Roma 21, dicembre 2010
mercoledì 15 dicembre 2010
Necessario lo scioglimento per infiltrazione mafiosa dell'ASP di Vibo Valentia
martedì 14 dicembre 2010
Gravissima la richiesta di archiviazione della Procura di Catanzaro per la microspia del Proc. Gratteri
Incidere sulle collusioni tra 'ndrangheta e poltica
Al ricatto preferisco l'onestà, la coerenza e l'amore per l'Italia
mercoledì 1 dicembre 2010
La Calabria non venga penalizzata da Trenitalia
La "squadra" della Calabria secondo il Governatore Scopelliti
Il Governatore Scopelliti ha sicuramente ragione nel rivolgere il ringraziamento ai parlamentari del centro-destra per averli avuti fisicamente al suo fianco nell’incontro con il Sottosegretario Letta per la richiesta al Governo tendente ad ottenere gli interventi contro il dissesto idrogeologico in Calabria. Tuttavia il Governatore Scopelliti non può sottacere sull’aiuto che, in materia è derivato anche dagli altri Parlamentari calabresi, sottoscritta compresa, che con atti ispettivi ed interventi in Aula, hanno inteso denunziare la grave situazione idrogeologica in cui versa l’intera Calabria e per i cui interventi non sono sicuramente sufficienti gli stanziamenti, seppur oggi maggiorati di 40 milioni, che il Governo Nazionale intende varare per
La “squadra”, quindi, sui problemi che riguardano
On. Angela NAPOLI (FLI)
Roma, 1 dicembre 2010
martedì 30 novembre 2010
Necessaria un'adeguata ispezione presso la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria
Gli interventi del Procuratore Spagnuolo e il mancato adeguamento dell'organico giudiziario di Vibo Valentia
lunedì 29 novembre 2010
Salvaguardare Rosarno dall'inquinamento del voto
giovedì 25 novembre 2010
Verificare la corretta gestione del servizio idrico della SoRiCal
giovedì 18 novembre 2010
L'alluvione in Calabria e i necessari interventi del Governo
lunedì 8 novembre 2010
L'alibi del PdL reggino
Il discorso fatto ieri a Perugia dal Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini, non è stato utile al gruppo consiliare comunale del PDL reggino per comprendere che la nascita di FUTURO e LIBERTA’ è legata ad una volontà di riportare
La motivazione che, invece, oggi ha portato il gruppo consiliare del PDL reggino a chiedere il ritiro della delega di assessore a Paolo Gatto, fa trasparire che per una parte degli uomini e delle donne di quel Partito la politica è ancora intesa come scontro o propaganda.
Servirsi, infatti, dell’alibi dell’assessore Gatto aderente a Futuro e Libertà, per coprire ben altre motivazioni rese ufficiali dalle cronache quotidiane, significa non aver compreso quale debba essere il livello di responsabilità che oggi dovrebbe investire tutti coloro che sono chiamati ad occupare incarichi politici ai vari livelli.
I rappresentanti del FLI occupano ancora, a pieno titolo, ruoli importanti nel Governo nazionale insieme agli esponenti del PDL e non vi è, quindi, alcuna ragione che possa essere utilizzata dal Sindaco Raffa per far accogliere la richiesta pregiudiziale fatta dal PDL consiliare comunale di Reggio Calabria.
On. Angela Napoli
Coordinatrice Regionale FLI Calabria
Roma, 08 novembre 2010
martedì 26 ottobre 2010
Impedire lo scempio della centrale a carbone di Saline Joniche
mercoledì 6 ottobre 2010
Approvata la Legge "Lazzati" che punisce il voto di scambio politica - criminalità
martedì 5 ottobre 2010
Piena fiducia e sincera solidarietà' al Procuratore Pignatone ed a tutta la Magistratura Reggina
giovedì 26 agosto 2010
Per Reggio Calabria: uomini, mezzi e norme speciali
mercoledì 11 agosto 2010
Bloccato il mio account Facebook: solo un caso?
Non faccio accuse di alcun genere, ma sta di fatto che da quattro giorni risulta bloccato il mio account di facebook, dove ho circa 5.000 amici e 3.000 fan e con i quali quotidianamente scambio messaggi, in questo momento per lo più legati alla situazione politica nazionale e regionale.
Neppure i tecnici, da me interpellati, sono riusciti a sbloccare il tutto.
Sarà una coincidenza? Potrebbe darsi, ma guarda caso, sono l’unica parlamentare in Calabria ad avere aderito al gruppo FLI. Naturalmente non saranno questi blocchi informatici ad interrompere il mio rapporto con i numerosissimi cittadini che, più che mai in questi giorni, avanzano il desiderio di partecipare attivamente al nuovo corso della politica italiana.
On. Angela Napoli (FLI)
Taurianova, 11 agosto 2010
lunedì 9 agosto 2010
La Garnero abbia il pudore di tacere
Dovrebbe avere il pudore di tacere! Ogni provocazione ha un limite!
Anziché chiedere a Fini di dare spiegazioni ulteriori agli Italiani, che abbia il coraggio di fornire lei adeguate motivazioni, ad iniziare dal perché, quando è stata omaggiata dal partito “La Destra”, era la prima a sentirsi distante da Berlusconi.
Dovrebbe spiegare agli Italiani il perché sia riuscita ad ottenere la nomina di Sottosegretario di Stato e quali siano state le sue funzioni espletate fino ad oggi con tale incarico!
Dovrebbe dire qualcosa di vero sulla villa di Arcore e sugli appartamenti di Bertolaso e di Scajola.
Dovrebbe spiegare agli Italiani chi le ha suggerito di sostenere che le intercettazioni predisposte dai Magistrati “violano la privacy” dei capi di Cosa Nostra.
La politica non è avanspettacolo!
Angela Napoli
da http://www.generazioneitalia.it
Il ricordo del Giudice Scopelliti
Moralità, rispetto della legalità e applicazione della giustizia senza deviazione alcuna, proprie del giudice Scopelliti, non sempre, infatti, sono diventate patrimonio di tanti cittadini ed amministratori pubblici di questa Calabria.
Il ricordo del giudice Scopelliti ed il sacrificio della sua vita dovrebbero guidare tutti noi quotidianamente verso la ricerca delle verità che mancano alla nostra Terra e verso l’allontanamento di qualsiasi forma di collusione con il crimine o con il malaffare.
On. Angela Napoli (FLI)
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Taurianova, 09 agosto 2010
martedì 3 agosto 2010
Individuare le collusioni dei Consigli di Lombardia e Calabria
Per quanto riguarda la Calabria personalmente non sono assolutamente meravigliata, giacché, ancor prima della predisposizione delle liste elettorali avevo fatto pubbliche denunzie, sulle quali la Magistratura non avrà mancato di effettuare i doverosi ed ineludibili accertamenti investigativi.
Le mie denunzie, d’altra parte, hanno trovato ampia corrispondenza con i contenuti e le chiare acquisizioni nell’ambito delle inchieste denominate “Meta” e “Crimine”, che consegnano uno spaccato di collusioni gravissime che dimostrerebbero il diretto coinvolgimento di esponenti mafiosi nei consessi elettivi di Lombardia e Calabria.
La Procura di Milano non mancherà di scandagliare tutti gli aspetti di una vicenda torbida contribuendo in tal modo alle decisioni della Procura reggina.
On. Angela Napoli (FLI)
Roma, 03 agosto 2010
Assicurare alla giustizia i responsabili degli atti intimidatori
Oggi è toccato al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, on. Francesco Talarico; nei giorni scorsi al Presidente dell’Ordine dei giornalisti calabresi, Giuseppe Soluri, al giornalista di Calabria Ora, Lucio Musolino. Sono ben 12 dall’inizio dell’anno, i giornalisti calabresi che hanno subito minacce di vario genere.
La mia solidarietà al Presidente Talarico ed a tutte le persone colpite è indiscussa, ma sono convinta che gli attestati di vicinanza rimangano del tutto inutili ed appaiono semplici passerelle cartacee, con grande soddisfazione di coloro che sono gli esecutori o i mandanti degli atti intimidatori.
Occorre, invece, una grande sinergia tra le Forze investigative al fine di assicurare alla giustizia i responsabili di tali vili gesti, giacchè la garanzia dell’impunità imperante serve solo ad incentivare questa mancanza di sicurezza che ormai si registra costantemente in Calabria.
On. Angela Napoli (FLI)
Roma, 03 agosto 2010
lunedì 2 agosto 2010
Il perché di una scelta
In questi due anni di legislatura ho condiviso molta attività del Governo nazionale, dando atto dei numerosi provvedimenti legislativi che hanno portato ad aumentare il contrasto alla criminalità organizzata e ad attuare scelte economiche che hanno aiutato l’Italia, almeno fino ad oggi, a non cadere nella situazione di crisi che investe altri Paesi.
Non ho, però, condiviso scelte che mi sono apparse penalizzanti per il Mezzogiorno d’Italia, ed in particolare per la nostra Calabria, avendo visto prevalere spesso una politica decisamente assecondante le istanze e le volontà della Lega Nord.
Ho cercato di denunziare le problematiche della nostra Regione, dall’occupazione allo sviluppo, dalla sanità al turismo, dalla viabilità ai trasporti, dall’agricoltura all’ambiente, dagli organici della Magistratura a quelli delle Forze dell’Ordine, presentando atti ispettivi parlamentari, quasi tutti, ad oggi, privi di regolare risposta.
Ho inviato dossier su problemi che investono la Calabria direttamente al Presidente Berlusconi, senza mai ricevere un rigo di risposta che evidenziasse l’attenzione alla situazione segnalata.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, in campagna elettorale, aveva assicurato che in caso di vittoria del PDL avrebbe avviato l’iter per lo scioglimento del Consiglio regionale calabrese del tempo, perché costituito da numerosi componenti inquisiti: il PDL ha vinto, ma di quel Consiglio regionale non ne ha più parlato.
Durante l’ultima campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, il Presidente Berlusconi in video conferenza a Lamezia Terme ebbe a dire che occorreva celermente commissariare la sanità in Calabria e lo ha fatto soltanto oggi, con una nuova Giunta regionale, costretto, peraltro, a fare affiancare il Commissario dalla Guardia di Finanza.
E potrei continuare a lungo, senza, da ultimo, ricordare che mi farebbe piacere sapere il reale motivo del perché, pur essendo arrivato all’aeroporto di Roma, non ha poi preso il volo per venire ad inaugurare una delle gallerie sul tratto autostradale Gioia Tauro - Sant’Elia!
Tutto ciò premesso, credo di aver rispettato l’attuale Governo, e le volontà dei cittadini che hanno scelto questa maggioranza politica, pur se alcune volte ho assunto posizioni di voto contrarie, ritenendo che le scelte non favorissero la mia gente, il mio territorio o fossero comunque contrarie all’interesse della collettività.
Tutti sanno che, non solo in quest’ultima legislatura, ho posto a base della mia attività il rispetto della legalità, l’etica e la morale e che ho vincolato la personale libertà battendomi indiscriminatamente contro tutte le mafie, contro la corruzione ed il malaffare; non ho mai accettato alcun compromesso anche se tale comportamento ha impedito di guadagnarmi posti di Governo o altro.
Coerenza, quindi, nell’aver scelto di seguire il progetto di Gianfranco Fini, per continuare a lavorare per la lotta al crimine, per la coesione nazionale, per la giustizia sociale, per la legalità, intesa come etica pubblica, senso dello Stato, rispetto delle regole.
Non rinnego nulla, né tradisco alcuno con l’adesione al gruppo parlamentare “Futuro e Libertà per l’Italia”, solo desiderio di poter continuare nella mia attività politica, rispettosa del mandato degli elettori, ma ancora più rispettosa di tutti quei cittadini, e sono numerosi, che hanno sempre avuto e dimostrato fiducia nella mia persona e che anche da questo nuovo gruppo parlamentare cercherò di non deludere.
On. Angela NAPOLI
Taurianova, 02 agosto 2010
martedì 27 luglio 2010
“Orecchie per ascoltare” ed “occhi per leggere”.
Non intendo replicare al contenuto dello stesso, mi riservo di farlo al momento opportuno, voglio, però, rassicurare le quattro Signore che, nel mentre attendo , così come tanti cittadini reggini, di conoscere le reali motivazioni che hanno portato il Sindaco Raffa ad annunciare le proprie dimissioni dall’incarico, continuerò ad impegnarmi in “filosofiche battaglie”, considerato che le stesse hanno già dato, e sono certa continueranno a dare, risultati noti a chi ha “orecchie per ascoltare” ed “occhi per leggere”.
On. Angela NAPOLI
Roma, 27 luglio 2010
martedì 20 luglio 2010
Intercettazioni: la saggezza della Presidente Bongiorno
La Presidente Bongiorno è stata a volte criticata ed anche osteggiata, ma forse è giunto il momento di riconoscere che la sua corretta gestione della Commissione Giustizia ed il suo saggio comportamento di relatrice anche di questo provvedimento hanno portato lo stesso Governo nazionale a prendere in considerazione le istanze del Presidente della Repubblica, alcune proposte della minoranza politica e, quello che più conta, la seria valutazione dei punti di criticità emersi durante le varie audizioni di coloro che operano nel settore della giustizia e del contrasto al crimine.
A mio avviso non è stata solamente tutelata la maggioranza politica, ma l’intero mondo politico rispetto al contenuto di un provvedimento che avrebbe potuto rivelarsi negativo per il contrasto alle mafie tutte e per il mantenimento della dovuta libertà di stampa.
On. Angela Napoli
A quando l'abbattimento della "cappa grigia" in Calabria?
Magistrati, giornalisti, politici minacciati! E chi di questi tocca “i fili”, è destinato, per un verso o per un altro, a cambiare “rotta” o ad abbandonare il “campo”.
Magistrati, politici e Commissione parlamentare antimafia, fin da prima delle ultime elezioni regionali, hanno detto che la ‘ndrangheta è solita votare e far votare; di fatto l’organizzazione criminale ha votato e fatto votare ed ha eletto i suoi rappresentanti in Calabria, in Lombardia, in Liguria ed ha chiesto consensi persino all’estero. Le varie inchieste e le ordinanze di custodia cautelare rivolte ad uomini della ‘ndrangheta, suggellano tutto ciò. E, personalmente , non ho mai ritenuto scandaloso che i cittadini venissero messi a conoscenza dei nomi dei responsabili, pur con il rispetto delle dovute garanzie.
In Calabria, per quanto encomiabili i risultati fin qui conseguiti, non appare più sufficiente continuare ad abbattere la sola area nera della ‘ndrangheta, occorre iniziare ad incidere sull’area grigia e punire coloro che concretamente si avvalgono del consenso elettorale mafioso. D’altra parte più volte la Magistratura calabrese ha evidenziato l’esistenza di filoni d’indagine in atto che investono l’area mafia – politica. A quando l’abbattimento di questa cappa sotto la quale tutto è consentito?
On. Angela Napoli
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Palermo, 20 luglio 2010
martedì 13 luglio 2010
Operazione "Il crimine": adesso incidere sull'area grigia
L’Operazione ”Il crimine” fa emergere come gli uomini delle principali cosche della ‘ndrangheta dell’intera provincia di Reggio Calabria, mantenendo i rapporti con le rispettive case madri, siano riusciti ad infiltrarsi in buona parte dell’economia lombarda, acquisendo rapporti con il mondo politico ed imprenditoriale.
L’inchiesta evidenzia le inquietanti collusioni delle cosche calabresi, diversamente strutturate rispetto al loro percorso storico, con alcuni uomini del mondo politico e con funzionari della Sanità lombarda.
Ed in Lombardia è stato evidenziato come la ‘ndrangheta sappia e voglia dirigere il proprio consenso elettorale. E che tale capacità sia presente anche in Calabria è da tempo che è nel mio convincimento.
I numerosi consigli comunali calabresi, le aziende sanitarie di Locri e Melito Porto Salvo e l’Azienda Sanitaria Provinciale reggina, tutti commissariati per infiltrazione mafiosa, ed alcune inchieste non possono che far comprendere come anche in Calabria la ‘ndrangheta riesca a dirigere il proprio consenso elettorale per poi gestire insieme gli affari illeciti.
Mi auguro che in Calabria, così come avvenuto in Lombardia, possa al più presto essere incisa anche l’area grigia al fine di suggellare l’attività di contrasto al crimine organizzato che egregiamente è stata fin qui condotta da tutte le Forze dell’Ordine e da buona parte della Magistratura di quella Regione.
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 13 luglio 2010
lunedì 12 luglio 2010
Un grande plauso alla Guardia di Finanza calabrese
Sento di dover esprimere un grande plauso a tutto il Comando regionale calabrese della Guardia di Finanza per l’importante attività investigativa che ha portato a questo odierno nuovo brillante risultato.
L’elenco dei patrimoni sequestrati al “re del videopoker” fa rabbrividire al pensiero di quanto ingente sia il patrimonio illecito della ‘ndrangheta che, ormai da mesi, le Forze dell’Ordine, coordinate dalla DDA di Reggio Calabria, stanno cercando di assottigliare giorno dopo giorno.
On. Angela Napoli
Taurianova, 12 luglio 2010
mercoledì 7 luglio 2010
Limitare i benefici per l'uscita dalle carceri degli accusati per associazione mafiosa
– Per sapere – premesso che:
- l’inchiesta “The Goodfellas” che ha portato lo scorso 31 maggio 2004 all’esecuzione di 12 delle 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, aveva ripristinato tranquillità e fiducia nella giustizia, tra i cittadini di Vibo Valentia e del suo territorio, grazie all’arresto, tra gli altri di Carmelo Lo Bianco, ritenuto il boss della cosca vibonese e Andrea Mantella, ritenuto l’organizzatore delle giovani leve della ‘ndrangheta vibonese ed indicato dagli inquirenti come elemento di spicco del clan Lo Bianco;
- per tutti gli arrestati l’accusa è di associazione di tipo mafioso dedita alle estorsioni e, a vario titolo, di detenzione illegale di armi comuni e da guerra, minacce, lesioni e fittizia intestazione di beni;
- vive preoccupazioni stanno suscitando le decisioni assunte dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, presieduto da Adalgisa Rinaldo, relative alla revoca di ordinanza cautelare in carcere per cinque degli indagati tra i quali proprio Andrea Mantella, ritenuto dagli inquirenti l’organizzatore delle giovani leve della ‘ndrangheta ed elemento emergente e preoccupante nel panorama criminale del vibonese ed al quale, nel marzo del 2010 i Finanzieri del Comando provinciale di Vibo Valentia avrebbero sequestrato beni per 4,5 milioni di euro;
- sempre nel marzo del 2010 Andrea Mantella era già stato arrestato per violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale;
- il Tribunale del Riesame dovrà ancora pronunciarsi sulle restanti otto posizioni degli arrestati nell’operazione “The Goodfellas”:
- l’interrogante consapevole dell’impossibilità del Ministro della Giustizia di avviare un’adeguata indagine sul Tribunale del Riesame di Catanzaro, chiede, però allo stesso Ministro, se non ritenga necessario ed urgente, individuare norme legislative che impediscano, per gli accusati di associazione mafiosa, di continuare a beneficiare di interventi che consentano la loro uscita dalle carceri.
On. Angela NAPOLI
Roma, 7 luglio 2010
L'eterno commissariamento per l'emergenza ambientale in Calabria
– Per sapere – Premesso che:
- La Calabria è una Regione da oltre 12 anni commissariata per l’emergenza ambientale ed è stata in tal senso destinataria di numerosi finanziamenti;
- alla Direzione dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza regionale si sono alternati diversi Prefetti, alcuni dei quali hanno stilato relazioni puntuali e preoccupanti e sono stati anche auditi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti del tempo;
- la nuova Amministrazione regionale in Calabria ha, purtroppo, ereditato una situazione di sfascio ambientale, nonostante tutto il citato tempo di commissariamento;
- è dei giorni scorsi lo stanziamento, da parte della Giunta Regionale calabrese di 5 milioni per un piano “tampone” per fronteggiare la prevedibile emergenza depurazione nei comuni costieri in vista dell’estate ; servirebbero ben 300 milioni di euro per sopperire parte del degrado ambientale esistente in Calabria:
- quali gli interventi in materia di Commissariamento per l’emergenza ambientale in Calabria;
- se non ritenga di revocare la nomina in atto del Commissario per l’emergenza ambientale;
- di quali e quanti finanziamenti ha goduto la Calabria dal periodo di istituzione del Commissario per l’emergenza ambientale ad oggi.
On. Angela NAPOLI
Roma, 7 luglio 2010