Lo straordinario blitz che la notte scorsa ha portato 3.000 uomini dei Carabinieri e della Polizia di Stato ad eseguire circa 300 arresti in varie parti del territorio nazionale, colpisce sicuramente le cosche più importanti della ‘ndrangheta reggina ed evidenzia, altresì, il preoccupante dominio che le stesse hanno ormai acquisito nel Nord Italia.
L’Operazione ”Il crimine” fa emergere come gli uomini delle principali cosche della ‘ndrangheta dell’intera provincia di Reggio Calabria, mantenendo i rapporti con le rispettive case madri, siano riusciti ad infiltrarsi in buona parte dell’economia lombarda, acquisendo rapporti con il mondo politico ed imprenditoriale.
L’inchiesta evidenzia le inquietanti collusioni delle cosche calabresi, diversamente strutturate rispetto al loro percorso storico, con alcuni uomini del mondo politico e con funzionari della Sanità lombarda.
Ed in Lombardia è stato evidenziato come la ‘ndrangheta sappia e voglia dirigere il proprio consenso elettorale. E che tale capacità sia presente anche in Calabria è da tempo che è nel mio convincimento.
I numerosi consigli comunali calabresi, le aziende sanitarie di Locri e Melito Porto Salvo e l’Azienda Sanitaria Provinciale reggina, tutti commissariati per infiltrazione mafiosa, ed alcune inchieste non possono che far comprendere come anche in Calabria la ‘ndrangheta riesca a dirigere il proprio consenso elettorale per poi gestire insieme gli affari illeciti.
Mi auguro che in Calabria, così come avvenuto in Lombardia, possa al più presto essere incisa anche l’area grigia al fine di suggellare l’attività di contrasto al crimine organizzato che egregiamente è stata fin qui condotta da tutte le Forze dell’Ordine e da buona parte della Magistratura di quella Regione.
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 13 luglio 2010
L’Operazione ”Il crimine” fa emergere come gli uomini delle principali cosche della ‘ndrangheta dell’intera provincia di Reggio Calabria, mantenendo i rapporti con le rispettive case madri, siano riusciti ad infiltrarsi in buona parte dell’economia lombarda, acquisendo rapporti con il mondo politico ed imprenditoriale.
L’inchiesta evidenzia le inquietanti collusioni delle cosche calabresi, diversamente strutturate rispetto al loro percorso storico, con alcuni uomini del mondo politico e con funzionari della Sanità lombarda.
Ed in Lombardia è stato evidenziato come la ‘ndrangheta sappia e voglia dirigere il proprio consenso elettorale. E che tale capacità sia presente anche in Calabria è da tempo che è nel mio convincimento.
I numerosi consigli comunali calabresi, le aziende sanitarie di Locri e Melito Porto Salvo e l’Azienda Sanitaria Provinciale reggina, tutti commissariati per infiltrazione mafiosa, ed alcune inchieste non possono che far comprendere come anche in Calabria la ‘ndrangheta riesca a dirigere il proprio consenso elettorale per poi gestire insieme gli affari illeciti.
Mi auguro che in Calabria, così come avvenuto in Lombardia, possa al più presto essere incisa anche l’area grigia al fine di suggellare l’attività di contrasto al crimine organizzato che egregiamente è stata fin qui condotta da tutte le Forze dell’Ordine e da buona parte della Magistratura di quella Regione.
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 13 luglio 2010
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