mercoledì 13 febbraio 2008

LOIERO NON PUO' PIU' TERGIVERSARE

L’operazione “Naos”, condotta questa mattina dai Carabinieri dei Ros, coordinati dalla DDA di Perugia, che ha coinvolto esponenti politici calabresi, tra i quali l’assessore regionale Pasquale Tripodi, revocato nel suo incarico, guarda caso, solo nella giornata di ieri, conferma il sodalizio esistente tra criminalità organizzata e politica, laddove emergono interessi economici legati ai flussi di finanziamenti pubblici e alle attività illecite.
Anche l’odierna operazione giudiziaria, certamente positiva per il dovuto contrasto ai connubi tra mafia e politica, contribuisce a far rimbalzare la Calabria su tutte le cronache nazionali, dando un’immagine nefasta di questa Regione.
Non è più possibile che il mondo politico, in particolare quello che sta amministrando la Regione Calabria, non prenda consapevolezza di questo perverso sistema politico – affaristico - criminale e non assuma le decisioni consequenziali.
Mi appaiono assurde le dichiarazioni del Presidente Loiero, il quale, ad ogni piè sospinto, fa ricorso all’alibi del trasformismo politico, per tirarsi fuori dalle responsabilità. Anche il coinvolgimento dell’assessore regionale Pasquale Tripodi nell’operazione “Naos”, non può essere assolto con la revoca della delega, avvenuta soltanto ieri, dopo che lo stesso è stato parte integrante della Giunta Loiero, rimanendo al suo posto nonostante i quattro rimpasti dell’esecutivo.
Ritengo che il Presidente Loiero non possa più allontanare la valutazione su quanto sta accadendo in Calabria dal giorno successivo all’omicidio Fortugno e soprattutto non possa rinnegare che i suffragi elettorali di Enzo Sculco, Domenico Crea e Pasquale Tripodi (e auguriamoci che la lista finisca qui!) gli hanno consentito di diventare Governatore della Calabria.
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia

Taurianova, 13 febbraio 2008

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara on.Napoli, purtroppo dobbiamo convivere a lungo con il fatto che la nostra Calabria e la sua mala- politica primeggia nei mass-media nazionali, perchè se oggi si è scoperto il pentolone degli affari sporchi, ne vedremo sicuramente ancora delle belle.
Tutto questo mi dispiace per la mia terra, ma nello stesso tempo gioisco di fronte a tutti coloro che hanno sempre negato e a tutti coloro che come lei hanno sempre denunciato la politica del malaffare.
Solo così possiamo liberarci di questa gente che sicuramente avrebbe avuto la faccia tosta di ricandidarsi e mi auguro che la stessa pulizia la si faccia al più presto anche in casa AN.
Quando ci sono interessi non esistono colori politici.
On. Napoli tutto quello che sta avvenendo in Calabria può solo rafforzare tutte quelle tesi che lei e chi come lei, in altre vesti, ha predicato senza mai stancarsi.
E si ricordi sempre che nel tempo chi ha seminato bene raccoglierà i suoi buoni frutti....FORSE QUESTA E' L'ORA DEL RACCOLTO!

Forza on. Napoli!

Anonimo ha detto...

nel mio blog "gilag" su tiscali ho paragonato Loiero a Tex Willer che da quando è nato è contornato da una miriade di "zip zip" (il sibilo delle pallottole) ma non è mai colpito, salvo che qualche volta, ma di striscio.
E mi meraviglio con che faccia continui a rimanere in un governo che sembra diventato il lecca-lecca della magistratura.
Ma con tutte le indagini e con tutti i consiglieri coinvolti in rapporti mafia -ndrangheta - poitica e massoneria possibile che istituzionalmente questo Consiglio non possa essere sciolto?
gilag

Anonimo ha detto...

Loiero continua nel suo lavoro di continue giustificazioni senza mai essere "disturbato" o ammonito dai suoi superiori o dalla stessa giustizia, anzi viene coperto anche dai mass-media.
Il TG5 ad esempio non ha dato spazio alla notizia di Loiero indagato e perquisito......forse perchè il servizio giornalistico lo avrebbe dovuto fare sua figlia Valentina Loiero che lavora a Mediaset?
Io si solo che per candidarsi alle prossime elezioni si deve almeno avere ricevuto un avviso di garanzia o una perquisizione a casa o indagini in corso bloccati dai giudici amici. La Calabria insegna!

Giovanni Frisina (CS)

Anonimo ha detto...

Spett.le On. Angela Napoli,
all'inverosimile non c'è mai limite.
Ieri 13 febbraio su ReteKalabria, televisione locale di Vibo Valentia, è andata in onda una intervista al presidente della provincia uscente Gaetano Bruni, moderata dal giornalista Antonello Nusdeo.

Il presidente Bruni ha detto in diretta televisiva di aver praticato il voto di scambio per 300 giovani vibonesi. Ha ammesso candidamente che non c'è nulla di male nel sistemare 300 giovani "del territorio" disoccupati. Secondo lui, anche quelli hanno bisogno di lavoro. Lui dice candidamente che tutti praticano il voto di scambio nel mondo e dunque nessuno è colpevole nel praticare il clientelismo. Si è così autoassolto.

Ora io penso, ma non vi è una notizia di reato in quello che egli ha detto in una tv pubblica? Possibile che tutto ciò debba passare inosservato?

Ed io che sono militante di AN, ora del Popolo della Libertà, sono tagliato fuori da ogni concorso pubblico che indice la provincia?
Io che non voto per Bruni devo rimanere disoccupato?

Ma dove si deve arrivare ancora?
Ora l'illegalità passa per meritocrazia?

On. Napoli si vada a guardare quella trasmissione. E' indecente.

Con stima.
Un cittadino.

Anonimo ha detto...

Cara on. Napoli, ma chi è quel consigliere regionale di AN, nominato dal giornalista del Quotidiano della Calabria in un articolo del 15 febbraio 2008, che sarebbe in odore di mafia e che cercherebbe insistentemente la candidatura al parlamento per approfittare dell'immunità Parlamentare????? Non sarebbe ora di fare pulizia all'interno del partito? Non sarebbe ora che Fini si rendesse conto quali sono le persone che valgono e che hanno meritato la candidatura sul campo lottando con tutte le sue forze a favore dei valori e dei principi a cui il nostro partito si ispira??? Spero che la notizia che si è appresa stamani sia fondata e che la sua candidatura non sia più messa in discussione.
Con immensa stima
E.

Unknown ha detto...

Carissimo E.,
non so se la notizia riportata nei giorni scorsi da "Il Sole24Ore" sia fondata o meno (mi auguro che non lo sia, nell'interesse del Partito), non posso essere a conoscenza di vicende non note e che potrebbero essere, invece, al vaglio della Magistratura.
Per quanto riguarda invece le notizie di ieri, sono assolutamente infondate e, peraltro, non praticabili. E', infatti, impossibile che nel listone PDL, io possa seguire il sen. Valentino, dello stesso mio territorio reggino e dello stesso Partito. Allo stato attuale tutto quello che viene riportato dagli organi di stampa è frutto del "si dice" o di qualche "input" dato ad arte da interessati alle candidature. Le sono comunque grata.
Angela Napoli

Unknown ha detto...

Carissimo Anonimo Cittadini,
quanto da Lei riferito nel commento, relativamente alle dichiarazioni di Bruni, sono la palese dimostrazione della garanzia dell'impunità che le lobby massoniche deviate,nelle quali è inserita una parte della Magistratura,mantengono in Calabria.Se ci fosse una Magistratura adeguata, infatti, dovrebbe verificare quanti di questi 300 giovani sono legati alle cosche mafiose del vibonese e quanti di questi lavorano realmente e che tipo di lavoro svolgono. Se ci fosse una Magistratura adeguata, darebbe corso alle indagini sulle mie denunzie relative a quanto è accaduto nell'Amministrazione Provinciale di Vibo, guidata da Bruni. Se ci fosse una Magistratura adeguata ed alcuni Organi dello Stato fossero garanti effettivi della legalità e non solo di chi ha determinate tessere di partito in tasca, forse anche Lei, giovane di A.N., oggi avrebbe quanto dovuto dalla Costituzione Italiana. Ma ciò che mi rammarica maggiormente è l'essere stata costretta ad assistere agli ultimi atti di Bruni da Presidente della Provincia, supportati da alcuni vertici di A.N., a dimostrazione che quando si occupano determinate cariche si pensa ai propri interessi e non a quelli della collettività.
Angela Napoli

Anonimo ha detto...

Ma come si può fare,anzi con quale faccia tosta, nonostante il rinvio a giudizio della propria moglie,il sig. Nicola Adamo trova il coraggio di rilasciare dichiarazioni sulla candidatura del prefetto De Sena nel PD.
spera forse di essere tutelato per il proprio rinvio a giudizio?
Forse avrebbe fatto meglio a dimettersi e a pensare a dimostrare (cosa poco probabile)la loro innocenza!
On.Napoli,quando finirà questo calvario?
Perchè la nostra opposizione non si dimette in massa,lasciando da sola questa maggioranza ridicola e vergognosa?
La verità, cara onorevole che questo governo regionale fa acqua da tutte le parti e neppure i nostri vogliono mollare le poltrone perchè forse ci sono interessi comuni.
Se veramente la nostra opposizione vuole il bene della Calabria ,lo dimostri abbandonando il palazzo.Le parole non servono a nulla, ci vogliono i fatti.

Ignazio Cormaci

Anonimo ha detto...

Chi lotta alcuni poteri di malaffare e di malapolitica, non può schierarsi e candidarsi politicamente.
Mi verrebbe oggi da pensare che molte cose successe in Calabria sono state insabbiate per tutelare gli amici.
Così facendo ci hanno tolto la speranza di credere esistono itituzioni sopra le parti.
De Magistris aveva toccato i poteri forti e lo hanno allontanato, De Sena ha (forse)coperto i suoi amici e lo hanno premiato.

Carlo (CZ)

Unknown ha detto...

Caro Carlo,
Lei ha proprio capito la santa verità.
Angela Napoli