La Calabria non può più continuare ad essere sbattuta quotidianamente sulle cronache nazionali quale simbolo di un sistema perverso politico-affaristico-mafioso, intessuto di preoccupanti trasversalismi che da una parte incrementano gli interessi della ‘ndrangheta e dall’altra fanno crescere le lobby dei politici che usano la carica elettiva solo per accrescere il personale potere.
E’ del mese di dicembre dello scorso anno la preoccupante rivelazione del sostituto procuratore Le Donne in Commissione Nazionale Antimafia, in base alla quale “la ricchezza in Calabria si concentra soprattutto su tre o quattro società domiciliate presso un unico indirizzo della città (Cosenza!)”. Centinaia di milioni di euro finiti nelle mani di pochissimi uomini; milioni di euro dei quali a tutt’oggi non è dato conoscere la provenienza, sia essa legale o criminale. Subito dopo tale rivelazione sui giornali calabresi è apparso l’ipotetico nome dell’imprenditore Antonino Gatto, quale titolare di una delle “fortunate” società.
E’, invece, di ieri il nuovo intervento giudiziario nei confronti del Governatore calabrese Agazio Loiero, coinvolto nell’inchiesta “Why Not”, con l’accusa di corruzione semplice e corruzione elettorale. Il filone d’inchiesta è quello relativo ad un presunto finanziamento di 100.000 euro, che sarebbero stati versati da società riconducibili ad Antonio Saladino (principale indiziato nell’inchiesta in questione) e dall’imprenditore Antonino Gatto, in occasione della campagna elettorale delle regionali del 2005. “Tutti contributi elettorali rendicontati”, si è affrettato a comunicare il portavoce del Presidente Loiero e, come tali, non porterebbero ad alcuna responsabilità penale. Il portavoce di Loiero non ha però fatto alcun riferimento alla seconda parte dell’accusa che ha colpito il Presidente calabrese, in base alla quale l’erogazione economica elettorale da parte di Saladino e Gatto sarebbe stata supportata da “un ulteriore impegno da parte del Saladino….nell’ assumere in attività lavorative, in società da lui controllate, soggetti segnalati dall’on. Loiero una volta questi eletto, in quanto suoi elettori o comunque dallo stesso voluti”. In cambio dell’erogazione elettorale e delle assunzioni, sempre secondo l’accusa, “l’on. Loiero si obbligava a favorire il dott. Saladino ed il Gatto, nonché le società ad essi riconducibili attraverso erogazioni pubbliche”.
La verifica dell’effettivo “scambio elettorale e di favoreggiamento” è ora al vaglio degli inquirenti. Non posso però esimermi dal ricordare una mia lettera aperta, indirizzata a Presidente e Vice Presidente di Giunta ed al Presidente del Consiglio della Calabria, il 25 febbraio 2006 (quindi in tempi non sospetti), il cui contenuto era relativo alla denunzia di quanto avvenuto come conseguenza del comma 2, dell’articolo 29, della L.R. n.1/2006 e che, a mio avviso, non poteva essere esente da indagini di pertinenza della Magistratura inquirente. Quel citato comma 2, e del quale chiedevo l’immediata abrogazione, aveva portato a favorire alcune Società del settore della Grande Distribuzione, tutte riconducibili ad un “unico gruppo societario”, che, guarda caso, faceva capo ad Antonino Gatto. Mi appare inutile segnalare che, naturalmente, la mia lettera aperta non è stata degnata di alcuna risposta da parte dei destinatari, così come il “favoreggiamento” in questione è passato del tutto inosservato dall’attuale opposizione politica regionale.
Qualcuno mi ha considerata “untore” e, come tale, da “dare addosso”, quando il 5 settembre 2007 ho osato avviare un petizione popolare per chiedere lo scioglimento del Consiglio regionale calabrese e, conseguentemente, la caduta di Loiero. Eppure da allora la situazione di questa Regione è notevolmente peggiorata. Il Governatore ha rinnovato e successivamente rimpastato la Giunta Regionale, nominando persino suo Vice un non eletto e riuscendo a diventare il “padrone politico assoluto” della Calabria.
Non è apparso sufficiente al Governatore Loiero assistere alla proclamazione ufficiale dello stato di emergenza sanitaria per una Regione nella quale lo stato emergenziale era già riscontrabile in ogni altro settore. Non è apparso sufficiente l’arresto di un consigliere regionale, il quale, insieme ad un altro consigliere regionale condannato e sospeso con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha contribuito a supportare elettoralmente l’attuale maggioranza politica regionale. Non è apparso neppure sufficiente al Governatore Loiero ritrovarsi penultimo per consenso tra i suoi colleghi italiani. Né sembra aver intaccato la sicurezza di Loiero il siluramento della Stazione Regionale Unica Appaltante, decretato tra gli ultimi atti del Governo, presieduto dal suo amico Prodi.
Men che meno, infine, quanto accaduto nella giornata di ieri: Loiero prosegue! Non ha importanza alcuna la dichiarata “paralisi amministrativa”, tanto quella è vigente fin dal giorno del delitto Fortugno! Né ha senso alcuno il richiamo all’eticità e alla moralità.
Fino a quando? Fino a quando la Calabria dovrà assistere alla guerra fredda in atto tra logge massoniche deviate?
On. Angela Napoli
Taurianova, 07 febbraio 2008
E’ del mese di dicembre dello scorso anno la preoccupante rivelazione del sostituto procuratore Le Donne in Commissione Nazionale Antimafia, in base alla quale “la ricchezza in Calabria si concentra soprattutto su tre o quattro società domiciliate presso un unico indirizzo della città (Cosenza!)”. Centinaia di milioni di euro finiti nelle mani di pochissimi uomini; milioni di euro dei quali a tutt’oggi non è dato conoscere la provenienza, sia essa legale o criminale. Subito dopo tale rivelazione sui giornali calabresi è apparso l’ipotetico nome dell’imprenditore Antonino Gatto, quale titolare di una delle “fortunate” società.
E’, invece, di ieri il nuovo intervento giudiziario nei confronti del Governatore calabrese Agazio Loiero, coinvolto nell’inchiesta “Why Not”, con l’accusa di corruzione semplice e corruzione elettorale. Il filone d’inchiesta è quello relativo ad un presunto finanziamento di 100.000 euro, che sarebbero stati versati da società riconducibili ad Antonio Saladino (principale indiziato nell’inchiesta in questione) e dall’imprenditore Antonino Gatto, in occasione della campagna elettorale delle regionali del 2005. “Tutti contributi elettorali rendicontati”, si è affrettato a comunicare il portavoce del Presidente Loiero e, come tali, non porterebbero ad alcuna responsabilità penale. Il portavoce di Loiero non ha però fatto alcun riferimento alla seconda parte dell’accusa che ha colpito il Presidente calabrese, in base alla quale l’erogazione economica elettorale da parte di Saladino e Gatto sarebbe stata supportata da “un ulteriore impegno da parte del Saladino….nell’ assumere in attività lavorative, in società da lui controllate, soggetti segnalati dall’on. Loiero una volta questi eletto, in quanto suoi elettori o comunque dallo stesso voluti”. In cambio dell’erogazione elettorale e delle assunzioni, sempre secondo l’accusa, “l’on. Loiero si obbligava a favorire il dott. Saladino ed il Gatto, nonché le società ad essi riconducibili attraverso erogazioni pubbliche”.
La verifica dell’effettivo “scambio elettorale e di favoreggiamento” è ora al vaglio degli inquirenti. Non posso però esimermi dal ricordare una mia lettera aperta, indirizzata a Presidente e Vice Presidente di Giunta ed al Presidente del Consiglio della Calabria, il 25 febbraio 2006 (quindi in tempi non sospetti), il cui contenuto era relativo alla denunzia di quanto avvenuto come conseguenza del comma 2, dell’articolo 29, della L.R. n.1/2006 e che, a mio avviso, non poteva essere esente da indagini di pertinenza della Magistratura inquirente. Quel citato comma 2, e del quale chiedevo l’immediata abrogazione, aveva portato a favorire alcune Società del settore della Grande Distribuzione, tutte riconducibili ad un “unico gruppo societario”, che, guarda caso, faceva capo ad Antonino Gatto. Mi appare inutile segnalare che, naturalmente, la mia lettera aperta non è stata degnata di alcuna risposta da parte dei destinatari, così come il “favoreggiamento” in questione è passato del tutto inosservato dall’attuale opposizione politica regionale.
Qualcuno mi ha considerata “untore” e, come tale, da “dare addosso”, quando il 5 settembre 2007 ho osato avviare un petizione popolare per chiedere lo scioglimento del Consiglio regionale calabrese e, conseguentemente, la caduta di Loiero. Eppure da allora la situazione di questa Regione è notevolmente peggiorata. Il Governatore ha rinnovato e successivamente rimpastato la Giunta Regionale, nominando persino suo Vice un non eletto e riuscendo a diventare il “padrone politico assoluto” della Calabria.
Non è apparso sufficiente al Governatore Loiero assistere alla proclamazione ufficiale dello stato di emergenza sanitaria per una Regione nella quale lo stato emergenziale era già riscontrabile in ogni altro settore. Non è apparso sufficiente l’arresto di un consigliere regionale, il quale, insieme ad un altro consigliere regionale condannato e sospeso con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha contribuito a supportare elettoralmente l’attuale maggioranza politica regionale. Non è apparso neppure sufficiente al Governatore Loiero ritrovarsi penultimo per consenso tra i suoi colleghi italiani. Né sembra aver intaccato la sicurezza di Loiero il siluramento della Stazione Regionale Unica Appaltante, decretato tra gli ultimi atti del Governo, presieduto dal suo amico Prodi.
Men che meno, infine, quanto accaduto nella giornata di ieri: Loiero prosegue! Non ha importanza alcuna la dichiarata “paralisi amministrativa”, tanto quella è vigente fin dal giorno del delitto Fortugno! Né ha senso alcuno il richiamo all’eticità e alla moralità.
Fino a quando? Fino a quando la Calabria dovrà assistere alla guerra fredda in atto tra logge massoniche deviate?
On. Angela Napoli
Taurianova, 07 febbraio 2008
7 commenti:
Fino a quando questa giustizia non farà la sua parte.
Fino a quando i processi, le indagini, le sentenze non saranno deviate da fattori esterni.
Fino a quando la magistratura,i magistrati, i giudici non copriranno i loro amici.
Fino a quando la gente di Calabria scenderà in piazza per chiedere lo scioglimento di questo ridicolo governo.
Firmiamo tutti la petizione dell'on.Napoli, servirà a liberarci di una identità vergognosa che non è veritiera, perchè in Calabria esistono anche politici sani.
Pasquale Romeo
Anche gli elettori di Alleanza Nazionale non ne possono più di vedere candidati alcuni approfittatori della politica calabrese che sino ad oggi si sono solo arricchiti, utilizzando la politica per il bene proprio e quello familiare.
Ho letto stamane su un quotidiano locale i possibili candidati calabresi di AN e devo dire che come sempre questa politica non lascia mai sorpresi i suoi elettori.
On.Napoli, spero tanto che il nostro Presidente Fini si metta la mano sulla coscienza e riconosca i veri politici calabresi, quelli che con il malaffare non hanno avuto mai alcun contatto.
On.Napoli, la sua presenza alle prossime elezioni è fondamentale per il bene del nostra Italia, la nostra Calabria, il nostro Partito.
On.Fini, non ci tolga l'unica persona che con serietà combatte con armi leali e trasparenti l'opposizione e la politica corrotta.
Forza on.Napoli siamo tutti (o quasi) con lei!
Giuseppe Lacava (RC)
Da oggi potere smetterla di dire che siete di Allenza Nazionale..il Berlusconi vi ha fagocitato nel pdl, senza che Fini vi chiedesse neanche il permesso...
E tutti insieme, appassionatamente, correrete incontro all'agognata vittoria in un abbraccio mortale con il partito del piduista, di dell'utri mafioso e del ceppalonico pluriarrestato contro il quale avete sputato per 20 mesi. Auguri ma non alla Calabria.
Da oggi finalmente ci sentiamo liberi di essere rappresentati. I partiti non ci appartenevano più, quello che era rimasto erano soltanto i simboli e alcuni uomini (troppi) che facevano tutto tranne che politica.
Spero tanto di vedere candidati i giovani e le donne.
In Alleanza Nazionale i giovani bisogna saperli selezionare più per meriti che per amicizie di partito e di donne c'è lei, on.Napoli che ci rappresenta a pieno titolo.
La grande ammucchiata del PD di Prodi non è immune dalla presenza di "uomini particolari",non bisogna dire sporco al nemico se prima non si fa pulizia nelle propria casa che ospita ladri,truffaldini,condannati e conflitti di interessi.
Cerchiamo questa volta di assistere ad una campagna elettorale senza lotta all'ultimo sangue....e soprattutto avere il piacere di vedere in Tv la libertà di esprimersi nei "duelli" politici senza regole e costrizioni.La politica è naturalezza e semplicità come lo sono gli italiani normali.
Auguroni On.Napoli!
Stefania
Mi dispiace molto per la scelta di Peppe Scopelliti di rimanere nel suo ruolo di sindaco della città, perchè credevamo di avere individuato un'accoppiata vincente nelle persone dell'on.Napoli e del sindaco Scopelliti.
Si può amare una città e portarle del bene anche da Roma e forse sarebbe stata l'occasione giusta per dimostrarlo, perchè già in città lo ha fatto.
Avremmo preferito leggere sui quotidiani non sdolcinati ringraziamenti per l'essere rimasto, ma un forte sostegno e un totale appoggio per rappresentare la nostra città in altre vesti. Adesso più che mai sarebbe stato il momento di crescere politicamente. Più che sacrificarsi per la città mi sembra un salvataggio per tutti coloro che oggi siedono dietro e davanti ai banchi comunali.Vorrei vedere oggi,quanti degli stessi uomini avrebbero ottenuto gli stessi voti.
Spero tanto che lei on.Napoli possa ancora rappresentare la nostra città e la Calabria tutta e spero anche che assieme a lei, ci sia il nome di una persona che abbia i suoi stessi valori (non riesco ad individuarne altri...al momento).
Mi dispiace per la scelta del nostro sindaco e per tutti coloro che non lo hanno aiutato in tal senso.
Forse le strategie politiche lo hanno fermato, ma credo che chi parte dalla gavetta, merita di arrivare in alto senza, per l'ennesima volta, sacrificarsi per il "bene" degli altri.
On. Napoli tifiamo tutti per lei e solo per lei andremo a votare.
Anna,Carlo,Pino,Stefania e
Vittorio (RC)
Cara on.Napoli, purtroppo dobbiamo convivere a lungo con il fatto che la nostra Calabria e la sua mala- politica primeggia nei mass-media nazionali, perchè se oggi si è scoperto il pentolone degli affari sporchi, ne vedremo sicuramente ancora delle belle.
Tutto questo mi dispiace per la mia terra, ma nello stesso tempo gioisco di fronte a tutti coloro che hanno sempre negato e a tutti coloro che come lei ha sempre denunciato la politica del malaffare.
Solo così possiamo liberarci di questa gente che sicuramente avrebbe avuto la faccia tosta di ricandidarsi e mi auguro che la stessa pulizia la si faccia al più presto anche in casa AN.
Quando ci sono interessi non esistono colori politici.
On. Napoli tutto quello che sta avvenendo in Calabria può solo rafforzare tutte quelle tesi che lei e chi come lei, in altre vesti, ha predicato senza mai stancarsi.
E si ricordi sempre che nel tempo chi ha seminato bene raccoglierà i suoi buoni frutti....FORSE QUESTA E' L'ORA DEL RACCOLTO!
Forza on. Napoli!
Francesca Romeo
MA QUANTA PAZIENZA DOBBIAMO AVERE PER QUESTO TSUNAMI POLITICO?
On.Napoli chi ha operato male oggi trema e verrà finalmente il giorno che qualcuno potrà finalmente dire: IO LO AVEVO DETTO!
Auguri per la sua futura e certa candidatura rappresentante della politica onesta calabrese!
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