La
due giorni di Pietrasanta, che ha radunato i vertici di Futuro e
Libertà provenienti da ogni parte d’Italia, è fondamentalmente
servita sia per effettuare un sano confronto e sia per tracciare il
percorso che si dipanerà dopo la tornata elettorale di Primavera.
Come
sempre il compito di trarre le conclusioni ed indicare la strada da
seguire è stato affidato a Gianfranco Fini il quale, oltre a
ricoprire un delicato incarico istituzionale, continua ad essere il
leader indiscusso di una comunità che lo ha seguito anche nel
momento in cui ha inteso sfidare il “gigante” onde evitare che la
nostra amata Italia potesse sprofondare in una pericolosa deriva
populista ed autoritaria.
Fini
ha inteso, ancora una volta, invitare la base ad essere sprezzante
del pericolo e, soprattutto, a mettere da parte qualsiasi tatticismo,
qualsiasi giochetto atto a portare vantaggi al singolo, magari con la
conquista di qualche “scranno”, a scapito dell’Italia e degli
Italiani. A scapito del bene comune!
Pertanto
chi oggi milita in Futuro e Libertà ha il precipuo “dovere di
rischiare” e di “navigare in mare aperto” sforzandosi di
interpretare i bisogni della società e, di conseguenza, rispondere
elaborando le proposte più adeguate ed appropriate. Naturalmente
solo un servo sciocco o un opportunista allo sbaraglio può
interpretare tale messaggio come la volontà di poter andare avanti a
briglie sciolte senza quella “organizzazione” e la presenza di
“quadri dirigenziali” cui la base militante dei tesserati ha
demandato la gestione secondo le regole della Democrazia.
“Movimento
aperto”, dunque, deve essere Futuro e Libertà ma sempre in
presenza di chiare regole onde evitare di sprofondare in una
pericolosa inversione delle parti fino a giungere al punto in cui le
linee giuda vengono dettate da una sparuta minoranza rumorosa
piuttosto che da una maggioranza silenziosa e responsabile.
Ma
se quanto richiesto dal Presidente
Fini risulta essere alquanto impegnativo per i quadri dirigenti
sparsi su tutto il territorio nazionale, la situazione, in Calabria,
si presenta decisamente più complicata. Nella’amara terra di
Corrado Alvaro e di Tommaso Campanella ma anche di Antonino
Scopelliti, Lea Garofalo ed Orsola Fallara, dove tutto viene
studiato e pianificato in modo tale da non urtare i gruppi di potere
e la borghesia mafiosa corroborata dai colletti bianchi, “navigare
in mare aperto” diventa un’impresa ancor più ardua e
pericolosa. E ciò accade perché
al Sud “navigare in mare aperto” significa calpestare i piedi
alla borghesia ‘ndranghetistico-mafiosa ed ai potentati, alle lobby
ed ai raccomandati
(che credono di poter bypassare tutto e tutti semplicemente
prenotando un posto in prima classe per raggiungere la Capitale ed
elemosinare incarichi). Tali soggetti appaiono agli occhi offuscati
di chi ragiona secondo gli schemi, oramai logori, della vecchia
politica come “persone che contano” ma agli occhi di chi ha come
unico metro la meritocrazia e la legalità vengono sonoramente
bollati come “il vecchio” che alza la coda prima di essere
soppiantato definitivamente.
Naturalmente
seguire fino in fondo il percorso tracciato dal nostro Presidente si
presenta come un’impresa ardua e pericolosa ma non per questo
impossibile. E, certamente, non è impossibile per il meraviglioso
gruppo il quale opera dietro la sapiente ed illuminata guida dell’on.
Angela Napoli che con coraggio, onore, dignità, abnegazione e
spirito di sacrificio ha da sempre navigato in mare aperto e
nonostante le procelle ha sapientemente saputo mantenere, con forza e
determinazione, il timone.
Tale
Gruppo, pertanto, con in testa l’on. Napoli e perfettamente in
sintonia con il messaggio lanciato dal Presidente Gianfranco Fini,
nonostante la presenza di qualche “guastatore” che mediante
interventi scomposti e fuori luogo tanto male sta facendo
all’immagine del movimento, soprattutto in un momento
pre-elettorale alquanto delicato, non si lascerà intimorire e
continuerà a “navigare in mare aperto” in modo tale da poter
tenere sempre acceso quel faro che serve alla Calabria per uscire dal
limbo e tornare, si spera al più presto, a rivedere la luce del
sole.
Taurianova,
lì 21 marzo 2012
UFFICIO
STAMPA REGIONALE
FUTURO
E LIBERTA’ – CALABRIA
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