–Per sapere – Premesso che:
- nei giorni scorsi un’ operazione della Polizia Penitenziaria di Vibo Valentia ha ritrovato due telefoni cellulari all’interno dell’Istituto penitenziario di quella Città;
- i due telefoni cellulari, completi di tre carica batterie, sono stati ritrovati nel reparto di media sicurezza, uno in un bagno e l’altro nella zona “aria”;
- i cellulari rinvenuti apparterrebbero a due detenuti napoletani;
- il ritrovamento dei due cellulari è avvenuto grazie al lavoro svolto dal personale di Polizia Penitenziaria, nonostante le difficoltà dovute alla notevole carenza di organico a fronte dell’elevato numero di detenuti;
- nell’Istituto penitenziario di Vibo Valentia rispetto a 210 posti disponibili, i detenuti sono 426, mentre gli Agenti penitenziari sono 175 (rispetto alle 201 unità previste in pianta organica) dei quali 40 distaccati a prestare servizio in altre sedi;
- nell’evidenziare la positività del lavoro della Polizia Penitenziaria, l’interrogante non può sottacere la preoccupazione sul rinvenimento dei due cellulari attraverso i quali i detenuti potevano tranquillamente scambiare notizie con l’esterno e probabilmente far utilizzare, con analogo scopo, gli stessi cellulari ad altri detenuti;
- tra l’altro sono di questi giorni le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Marino che hanno svelato la possibilità, anche nel carcere di Palmi (R.C.), di far arrivare messaggi all’esterno:
- quali urgenti iniziative intende attuare perché vengano garantiti adeguati controlli in tutti gli Istituti penitenziari italiani;
- se non ritenga indispensabile ed urgente impinguare gli organici della Polizia Penitenziaria, al fine di garantire la totale efficienza del personale; - quale la situazione del Piano Carceri.
On. Angela NAPOLI
Roma, 7 luglio 2010
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