Per sapere – Premesso che:
- gli elementi di risposta all’atto ispettivo n. 4-02406 del 21 luglio 2009 avevano già destato grandi perplessità all’interrogante non ritenendoli assolutamente esaustivi ed, in parte, poco veritieri, rispetto alle decisioni assunte da Trenitalia, costantemente penalizzanti per la Calabria;
- ancora negli ultimi mesi Trenitalia ha continuato ad assumere decisioni che portano la regione Calabria ad una sicura emarginazione;
- infatti, oltre alla soppressione di ben 12 treni a lunga percorrenza dalla Calabria verso Milano e Torino e al conseguente isolamento di Reggio e della fascia ionica calabrese, sono stati dismessi alcuni impianti produttivi a Paola e smantellati la Divisione Cargo ed il Polo di Gioia Tauro, bloccando, quindi, qualsiasi progetto di rilancio del traffico merci;
- il piano aziendale di Trenitalia giustifica la soppressione dei treni in Calabria sulla base dei “costi eccessivi”, non considerando sulla stessa base i collegamenti nel Nord d’Italia;
- le decisioni assunte da Trenitalia hanno pesanti ricadute in negativo sul piano occupazionale ma anche sull’offerta di mobilità per i cittadini;
- nonostante gli appelli lanciati dalle organizzazioni sindacali di categoria, Trenitalia ha continuato ad attuare le proprie decisioni;
- il Cipe ha varato lo stanziamento, per il triennio 2009-2011, di 330 milioni di euro, l’85% dei quali Trenitalia avrebbe dovuto destinarlo alle aree svantaggiate e tra queste la Calabria;
- il Ministro dei Trasporti è venuto in Calabria, peraltro in un piccolo Comune del territorio reggino, a presentare il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, opera sicuramente positiva, ma assolutamente inutile se non vengono garantiti i piani di trasporto e di viabilità utili ad unire la Regione;
- lo smantellamento del Polo di Gioia Tauro avverrebbe, peraltro, all’indomani della decisione assunta dal Comitato dell’Autorità Portuale, di ridurre la tassa di ancoraggio per le navi, al fine di favorire il ritardato sviluppo di quella struttura portuale;
- ma non basta, Trenitalia “sopprime”, aumenta le tariffe e peggiora la qualità del servizio, nel mentre i Nas di Catanzaro avrebbero addirittura rilevato condizioni igienico - sanitarie precarie dei treni che circolano in, per e dalla Calabria:un passeggero è stato costretto a sottoporsi a cure mediche per la puntura di una zecca, sono state omesse le verifiche semestrali degli estintori, in qualche carrozza è stata riscontrata la mancata chiusura della porta automatica durante la marcia del treno, vagoni sporchi e fatiscenti, eccessiva usura degli arredi e dei rivestimenti dei compartimenti e dei servizi;
- stante le note condizioni dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria e quelle della statale 106 ionica sulla quale, quotidianamente, continuano a registrarsi incidenti mortali, la riduzione e le condizioni delle corse ferroviarie penalizzano pesantemente la viabilità dei cittadini calabresi:
- quali gli urgenti interventi per dare le dovute risposte ai cittadini della Calabria;
- se non ritenga necessario ed urgente stanare l’assordante silenzio di Trenitalia rispetto alle richieste avanzate da sindacati e cittadini della Calabria, regione fino ad oggi costantemente penalizzata anche sul piano dei trasporti.
On. Angela NAPOLI
Roma, 8 giugno 2010
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