Per sapere – Premesso che:
- lo svolgimento delle elezioni regionali in Calabria è stato preceduto da costanti richiami alla necessità sia di far rispettare a tutti i candidati il codice etico, approvato all’unanimità dalla Commissione Parlamentare Antimafia, sia di non avvalersi dei voti della ‘ndrangheta, sempre pronta a dirigere il proprio consenso per ottenere poi “favori” in cambio;
- per tutti i candidati, eletti e non, la Commissione Parlamentare Antimafia, dopo aver acquisito le notizie necessarie, farà adeguate valutazioni;
- nei giorni scorsi la stampa regionale calabrese ha riferito dei suffragi elettorali che la nota famiglia Tegano della ‘ndrangheta reggina avrebbe riservato sul candidato della lista “Federazione di Sinistra “nella circoscrizione di Reggio Calabria e provincia, Nino De Gaetano, consigliere regionale uscente e rieletto con 8.765 preferenze, delle quali ben 4.820 voti ottenuti nella sola Città di Reggio, quadruplicando addirittura le preferenze rispetto alla precedente tornata elettorale;
- a fare campagna elettorale per De Gaetano sarebbero stati in prima persona Bruno Tegano e la di lui moglie , donna che alcune settimane fa, davanti alla Questura, all’arresto del boss Giovanni Tegano (latitante da 17 anni e cognato della donna), ha urlato, vedendo uscire il boss in manette: “ è un uomo di pace”;
- sempre secondo fonti giornalistiche il consigliere Nino De Gaetano, che alla scorsa legislatura regionale calabrese ha anche avuto l’incarico di Presidente della Commissione Regionale Antimafia, oltre che dalla famiglia Tegano sarebbe stato elettoralmente aiutato anche da altre cosche della ‘ndrangheta reggina;
- la notizia dei voti mafiosi elargiti al Consigliere Regionale sembra sia nata dalla divulgazione di una lettera anonima che era stata sottovalutata dall’interrogante, ritenendo che il suo contenuto potesse rappresentare solo la volontà di offuscare l’immagine di un consigliere rieletto;
- l’allarme e la preoccupazione che, però, sulla notizia ha pervaso Rifondazione Comunista calabrese e lo stesso segretario nazionale, Paolo Ferrero, il quale si è affrettato a recarsi presso il Procuratore della DDA di Reggio Calabria, hanno imposto all’interrogante di chiedere, con il presente atto ispettivo, l’intervento dei Ministri competenti;
- gli uomini e le donne delle varie consorterie mafiose votano e fanno votare, così come sicuramente è avvenuto per l’ultima competizione regionale in Calabria, indirizzando il loro consenso anche su altri candidati del territorio regionale:
- se per le parti di competenza, non ritengano necessario ed urgente accertare se sono in atto adeguate indagini sulle elezioni regionali svoltesi in Calabria nell’ultima tornata, da parte della DDA di quella Regione;
- se il Ministro dell’interno non ritenga necessario ed urgente avviare un adeguato monitoraggio sulle candidature e sullo svolgimento delle elezioni regionali in Calabria;
- se non ritengano necessario ed urgente incoraggiare il Parlamento per il varo di norme legislative che, oltrepassando il vigente articolo 416 ter del c.p.p., possono individuare e colpire il “voto di scambio”.
On. Angela NAPOLI
Roma, 26 maggio 2010
2 commenti:
Preg.mo Onerovole, commenti e notizie come questa ritemprano il mio orgoglio di essere calabrese. Per questo Le dico grazie. Lei si batte con ammirevole coraggio per difendere la reputazione e l’onore di tanti bravissimi calabresi che in modo dignitoso e onesto, così nella propria terra cosi come in paese lontani, contribuiscono con il proprio impegno e il proprio lavoro alla crescita e al benessere dell’Italia intera. In questa terra, la quale reputazione è drammaticamente inquinata dalla odiosa presenza della ‘ndrangheta e dalla delinquenza organizzata, Lei rappresenta, dunque, una accesa fiammella di speranza. E di questa speranza i giovani calabresi e tutte quelle persone perbene e oneste hanno bisogno di nutrirsi. Ancora grazie
Con ammirazione
Avv. Emilio Manganaro
PRIMA DI MANDARE ACCUSE INFAMANTI ALL'ON. DE GAETANO SI DOVREBBE AVERE LA CERTEZZA DELLA VERIDICITA' DEI FATTI CHE SI VANNO A TRATTARE. E' FACILE SPARARE SULLA CROCE ROSSA
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