Esprimo la mia sincera solidarietà alle Forze dell’Ordine, oggi costrette a manifestare contro la legge finanziaria 2008 e contro la riforma del Welfare, che non prevedono risorse adeguate per mantenere gli impegni assunti nel settore sicurezza e che mortificano i Tutori della stessa. Sarebbe dovere di qualsiasi Stato democratico garantire prioritariamente coloro che, con sacrifici, disagi ed a rischio della propria vita, si spendono quotidianamente per assicurare la tutela dei cittadini. Ed invece l’attuale Governo, certamente succube di ideologie staliniste, nonostante gli impegni assunti con il “Patto per la Sicurezza”, non prevede finanziamenti adeguati per il rinnovo contrattuale delle Forze di Polizia, per la specificità del loro lavoro, per il riordino delle carriere e per la stessa funzionalità dei vari comparti. Non solo, ma la riforma del Welfare richiederà ulteriori sacrifici ai Tutori dello Stato, giacché prevede l’innalzamento dei limiti d’età, un trattamento pensionistico corrisposto in misura inferiore, il blocco delle assunzioni ed il loro lavoro non verrà nemmeno considerato “usurante”. Il tutto nel mentre l’Italia ha sete di sicurezza!
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Taurianova, 1 dicembre 2007
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Taurianova, 1 dicembre 2007
4 commenti:
Non si può pretendere molto se alla Giustizia c'è Mastella e alla Difesa c'è Parisi.
Le forze dell'Ordine tutte, rappresentano garanzia e protezione per tutti i cittadini di destra e di sinistra, ma il governo continua a trattarli come se fossero semplici operai (con tutto il rispetto per l'operaio)con l'unica differenza che questi
difendono l'intero paese rischiando spesso la loro stessa vita.
Dò la mia solidarietà ma non basta perchè bisogna creare nuovi percorsi lavorativi e soprattutto ECONOMICI.
Ignazio Cardone (CZ)
Mi piacerebbe scambiare il mio posto di lavoro,in Polizia, per una settimana con quella del ministro della Difesa.Forse solo così si potrà rendersi conto di quella che è la nostra vita quotidiana,dei sacrifici che dobbiamo sopportare e i problemi economici da affrontare.
Pippo Iaria
POL) Csm, solo Md difende la Forleo: verso il trasferimento
Roma, 3 dic (Velino) - La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura vorrebbe aprire una pratica a carico del Gip di Milano Clementina Forleo per ottenere il suo trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale e la decisione dovrebbe essere presa domani. Dal dibattito e dalla relazione svolta dal presidente della commissione Antonio Patrono appare prevalente l'intenzione di trasferire il gip, che è difesa, comunque, da Magistratura democratica. Intanto è slittata ancora l'audizione del capo della procura di Milano Manlio Minale convocato dalla prima commissione in merito alle "pressioni" che avrebbe subito la Forleo, come lo stesso giudice ha rivelato alla procura della Repubblica di Brescia e al Csm. Altre a Patrono, per il trasferimento si è espressa la vicepresidente della prima commissione Letizia Vacca: "Domani dobbiamo precisare i capi di contestazione e votare". Consigliere laico in quota Pdci, Letizia Vacca è stata durissima nei confronti di Clementina Forleo. Non ha gradito che si parlasse di un complotto contro il giudice ed anzi, secondo le indagini e le audizioni svolte "le sue parole - quella della Forleo, ndr - sono risultate eccessive, forzate e gravissime ... hanno creato preoccupazione negli ambienti giudiziari e sono state lesive dell'immagine dei magistrati di Milano, che si sono sentiti offesi. La situazione appare completamente diversa da come è stata rappresentata da Forleo: non risulta nessun complotto e nessuna intimidazione".
Per questo il consigliere indicato dal partito di Oliviero Diliberto chiede che domani la commissione proceda e voti non soltanto per il trasferimento d'ufficio ma perché vengano cambiate le funzioni della Forleo e non le si affidino incarichi di giudice monocratico. "Lo spirito che ci muove non è persecutorio nei confronti di Forleo. Il nostro problema è riportare la serenità negli uffici giudiziari di Milano". Il vicepresidente della commissione nel corso del suo intervento ha anche attaccato il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi De Magistris: "...i magistrati non devono fare gli eroi, devono fare le inchieste. Altrimenti sono figure negative. E questo vale anche per De Magistris. Sono cattivi magistrati e non perché fanno il nome dei politici". Proprio su De Magistris la prima commissione dovrà decidere domani se continuare nell'istruttoria per l'eventuale trasferimento d'ufficio per incompatibilità o attendere le decisioni della procura generale della Cassazione - che ha aperto un'inchiesta disciplinare sul suo conto - e della commissione disciplinare del Csm.
E questo, come lo qualifichiamo?
In questa Italia l'unica difesa che dobbiamo chiedere è per quello che stiamo subendo da questo governo irresponsabile.Dobbiamo difenderci da Prodi,D'Alema,Mastella e company.
E' proprio vero chi tocca i poteri forti è rovinato,nella vita e nel lavoro.Non esistono più i ruoli e le competenze;non esistono più riferimenti nella giustizia.
VOGLIAMO SCENDERE DA QUESTO MONDO DI LADRI E OPPORTUNISTI....e ci dicono pure che in Italia va tutto bene ed è migliorata....!
Vergogna!
Vincenzo Papalia
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