venerdì 7 dicembre 2007

Interrogazione parlamentare sulla LOCRIDE

Al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri della Giustizia, dell’Interno e dell’Economia
– Per sapere – premesso che:
- nonostante le numerose promesse profuse all’indomani dell’omicidio del Vice Presidente del Consiglio regionale della Calabria, dottor Franco Fortugno, avvenuto il 16 ottobre 2005, la locride rimane a tutt’oggi estremamente penalizzata;
- in data 18 luglio 2007, con atto ispettivo n. 4-04411, privo di risposta, l’interrogante aveva già chiesto l’intervento al fine di garantire l’efficienza all’interno del Tribunale di Locri nonché la salvaguardia della dignità e dell’immagine dell’intera Amministrazione della Giustizia;
- è dei giorni scorsi l’intervista rilasciata dal Presidente del Tribunale di quella città. Domenico Ielasi, con la quale vengono ribadite le denunzie relative allo stato di degrado in cui versa quella struttura giudiziaria;
- il Presidente Ielasi ha evidenziato, accanto alle note difficoltà di organico, le carenze dell’edificio (cadono pezzi di intonaco e di cornicioni), il degrado dell’archivio storico, dove sono custoditi numerosi fascicoli e la distruzione di diverse pratiche a causa delle infiltrazioni d’acqua;
- anche nel corso della trasmissione “W l’Italia diretta”, andata in onda il 17 luglio 2007 su RAI3, era emersa la situazione, preoccupante ed allarmante, del Tribunale di Locri;
- in quel Tribunale è in corso l’importante processo relativo all’uccisione del dottore Fortugno e la stessa interrogante, chiamata a deporre, ha avuto la possibilità di verificare lo stato di assoluto degrado nel quale versa l’intera struttura;
- la costruzione della nuova sede del Tribunale di Locri, dopo un blocco causato da negative informative antimafia che hanno coinvolto la ditta aggiudicatrice dell’appalto, è ripresa da pochi giorni, ma, naturalmente i tempi non saranno brevissimi;
- non sono state neppure avviate le iniziative, sempre promesse all’indomani dell’omicidio Fortugno, necessarie a garantire lo sviluppo economico della locride;
- quel territorio rimane attraversato dalla statale 106 (definita “strada della morte”) ed a tutt’oggi non è dato sapere di alcun lotto di ammodernamento in quel tratto interessato;
- la vecchia linea ferroviaria ionica continua ad essere penalizzata a causa di una insana politica di mancato ammodernamento della stessa e di soppressione treni, posta in essere da Trenitalia;
- non sono state in alcun modo incentivate le risorse del territorio, tra le quali gli scavi archeologici di Locri;
- così come denunciato nei giorni scorsi dai Sindaci dei Comuni di Siderno e Locri, è stata persino esclusa l’area urbana delle due località dalla programmazione strategico – operativa della Regione Calabria;
- del tanto proclamato “pacchetto Sicurezza”, i cui contenuti sono ancora del tutto inattuati, non è dato conoscere in che modo lo stesso inciderà sul territorio della locride;
- il tutto nel mentre diventa preoccupante la pressione esercitata dalla ‘ndrangheta, caratterizzata dall’instabilità delle varie cosche e da faide che mirano all’acquisizione del dominio sul territorio e nei traffici illeciti;
- sempre nella locride, negli ultimi anni si sono verificati numerosi omicidi e casi di lupara bianca, quasi tutti privi dell’individuazione dei responsabili:
- quali urgenti iniziative intendono attuare al fine di garantire l’efficienza e la struttura del Tribunale di Locri;
- quali urgenti iniziative, non più a livello di mero impegno, intendono avviare per garantire la sicurezza e lo sviluppo economico della locride.

On. Angela Napoli

Roma, 7 dicembre 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' proprio così,queste immagini lo confermano: QUESTA GENTE PENSA TROPPO MENTRE IL PAESE VA ALLA DERIVA.

Antonio

Anonimo ha detto...

Alla luce di quanto oggi sta verificandosi, proponiamo una fiaccolata di solidarietà, da tenersi presso San Giovanni In Fiore nel periodo prenatalizio, invitando tutti i calabresi onesti, a favore dei Magistrati Forleo e De Magistris, nonché a favore degli autori del libro “La Società Sparente”, e anche contro il Consiglio Regionale che è per il 60% inquisito. Facciamo anche presente che un consigliere regionale originario di San Giovanni In Fiore in questi giorni va addirittura a rendicontare la falsa qualità e fattibilità delle leggi. Vergogna!

Un gruppo di giovani sangiovannesi.