La sottoscritta chiede di interpellare i ministri dell’interno e della giustizia – per sapere – premesso che:
- a due anni di distanza dall’omicidio dell’ex Vice Presidente del Consiglio Regionale calabrese, dott. Francesco Fortugno, risultano ancora ignoti moventi e reali mandanti di un delitto, definito da subito “politico – mafioso” ;
- le attuali risultanze investigative, derivanti in gran parte dalle dichiarazioni di due pentiti, Bruno Piccolo e Domenico Novella, e oggetto della corrente fase processuale, hanno individuato presunti killer e mandante in uomini affiliati alla cosca Cordì della ‘ndrangheta locrese;
- le stesse citate risultanze investigative non hanno a tutt’oggi fatto trapelare, almeno all’esterno, alcun mandante o movente che richiamino responsabilità del mondo politico calabrese, lasciando apparire come esclusivamente mafioso l’omicidio del dottore Fortugno;
- nella giornata di lunedì 15 ottobre 2007, a due anni dal delitto Fortugno, si è suicidato Bruno Piccolo, il primo dei due pentiti che hanno portato al processo giudiziario in corso;
- il suicidio di Bruno Piccolo sarebbe avvenuto nel pomeriggio di lunedì 15 ottobre 2007 e stranamente la notizia è stata data in prima pagina, martedì 16 ottobre 2007 (giorno del secondo anniversario dell’uccisione del dottor Fortugno), da un solo quotidiano regionale calabrese, il cui direttore è originario di Locri (R.C.);
- Bruno Piccolo si sarebbe suicidato nella località segreta dove viveva, agli arresti domiciliari, da oltre un anno;
- nei due anni intercorsi dal delitto Fortugno sono accaduti alcuni fatti che, ad avviso dell’interrogante, risultano privi di reali motivazioni;
- la relazione d’accesso che ha portato al commissariamento dell’ASL di Locri, nonostante sia stata pubblicata in parte su qualche sito telematico e su qualche quotidiano calabrese, risulta a tutt’oggi segretata e non è dato sapere se nella stessa sono state monitorate le funzioni che all’interno dell’ASL in questione hanno i diversi parenti del dottore Fortugno;
- nonostante il commissariamento dell’ASL di Locri, conseguente alla citata relazione d’accesso, non si è registrato alcun intervento giudiziario nel merito;
- il giorno successivo all’arresto dei presunti mandante e basista del delitto Fortugno, il magistrato titolare della relativa inchiesta, Giuseppe Creazzo, è stato chiamato ad un alto incarico presso il Ministero della Giustizia;
- pressoché nello stesso periodo è stata trasferita in altra sede giudiziaria, Roberta Nunnari, il magistrato titolare dell’indagine sull’attentato a Saverio Zavettieri, ex assessore regionale alla cultura, nel mentre su qualche quotidiano si paventava un possibile collegamento tra questo attentato e l’omicidio Fortugno;
- la vedova Fortugno è stata oggetto di numerose lettere minatorie fattele pervenire stranamente sempre in prossimità di qualche udienza del processo in corso;
- in questi ultimi mesi sono stati trasferiti tutti i vertici istituzionali e delle Forze dell’ Ordine della provincia reggina che in questi due anni hanno contribuito alle indagini sull’omicidio Fortugno:
- la verità sul suicidio del pentito Bruno Piccolo;
- se non ritengano di dovere desecretare la relazione d’accesso che ha portato al commissariamento dell’ASL di Locri;
- il motivo che ha portato all’alto incarico affidato al giudice Giuseppe Creazzo, il giorno successivo all’arresto dei presunti mandante e basista dell’omicidio Fortugno;
- il motivo del contemporaneo trasferimento del giudice Roberta Nunnari;
- il motivo dei numerosi trasferimenti di vertici istituzionali e delle Forze dell’Ordine che hanno contribuito alle indagini sull’omicidio Fortugno.
On. Angela NAPOLI
Roma 17 ottobre 2007
- a due anni di distanza dall’omicidio dell’ex Vice Presidente del Consiglio Regionale calabrese, dott. Francesco Fortugno, risultano ancora ignoti moventi e reali mandanti di un delitto, definito da subito “politico – mafioso” ;
- le attuali risultanze investigative, derivanti in gran parte dalle dichiarazioni di due pentiti, Bruno Piccolo e Domenico Novella, e oggetto della corrente fase processuale, hanno individuato presunti killer e mandante in uomini affiliati alla cosca Cordì della ‘ndrangheta locrese;
- le stesse citate risultanze investigative non hanno a tutt’oggi fatto trapelare, almeno all’esterno, alcun mandante o movente che richiamino responsabilità del mondo politico calabrese, lasciando apparire come esclusivamente mafioso l’omicidio del dottore Fortugno;
- nella giornata di lunedì 15 ottobre 2007, a due anni dal delitto Fortugno, si è suicidato Bruno Piccolo, il primo dei due pentiti che hanno portato al processo giudiziario in corso;
- il suicidio di Bruno Piccolo sarebbe avvenuto nel pomeriggio di lunedì 15 ottobre 2007 e stranamente la notizia è stata data in prima pagina, martedì 16 ottobre 2007 (giorno del secondo anniversario dell’uccisione del dottor Fortugno), da un solo quotidiano regionale calabrese, il cui direttore è originario di Locri (R.C.);
- Bruno Piccolo si sarebbe suicidato nella località segreta dove viveva, agli arresti domiciliari, da oltre un anno;
- nei due anni intercorsi dal delitto Fortugno sono accaduti alcuni fatti che, ad avviso dell’interrogante, risultano privi di reali motivazioni;
- la relazione d’accesso che ha portato al commissariamento dell’ASL di Locri, nonostante sia stata pubblicata in parte su qualche sito telematico e su qualche quotidiano calabrese, risulta a tutt’oggi segretata e non è dato sapere se nella stessa sono state monitorate le funzioni che all’interno dell’ASL in questione hanno i diversi parenti del dottore Fortugno;
- nonostante il commissariamento dell’ASL di Locri, conseguente alla citata relazione d’accesso, non si è registrato alcun intervento giudiziario nel merito;
- il giorno successivo all’arresto dei presunti mandante e basista del delitto Fortugno, il magistrato titolare della relativa inchiesta, Giuseppe Creazzo, è stato chiamato ad un alto incarico presso il Ministero della Giustizia;
- pressoché nello stesso periodo è stata trasferita in altra sede giudiziaria, Roberta Nunnari, il magistrato titolare dell’indagine sull’attentato a Saverio Zavettieri, ex assessore regionale alla cultura, nel mentre su qualche quotidiano si paventava un possibile collegamento tra questo attentato e l’omicidio Fortugno;
- la vedova Fortugno è stata oggetto di numerose lettere minatorie fattele pervenire stranamente sempre in prossimità di qualche udienza del processo in corso;
- in questi ultimi mesi sono stati trasferiti tutti i vertici istituzionali e delle Forze dell’ Ordine della provincia reggina che in questi due anni hanno contribuito alle indagini sull’omicidio Fortugno:
- la verità sul suicidio del pentito Bruno Piccolo;
- se non ritengano di dovere desecretare la relazione d’accesso che ha portato al commissariamento dell’ASL di Locri;
- il motivo che ha portato all’alto incarico affidato al giudice Giuseppe Creazzo, il giorno successivo all’arresto dei presunti mandante e basista dell’omicidio Fortugno;
- il motivo del contemporaneo trasferimento del giudice Roberta Nunnari;
- il motivo dei numerosi trasferimenti di vertici istituzionali e delle Forze dell’Ordine che hanno contribuito alle indagini sull’omicidio Fortugno.
On. Angela NAPOLI
Roma 17 ottobre 2007
4 commenti:
Va bene tutto quello che fa, On Napoli, ma si accorga anche Lei che la libertà in Italia sta correndo un grave pericolo.
L'accanimento nei confronti del senatore Storace ne è un sempio.
Intervenga!!
1)POTERE E' VOLERE!
2)VOLERE E' POTERE!
Quale delle due è pertinente al "caso Fortugno"?
On.Napoli,ma lei crede davvero che il ministro Mastella possa preoccuparsi della nostra Calabria quando ha altri problemi a cui pensare?
Italo
On.Napoli, tiri fuori le unghie e attacchi il mastellone.Siamo con lei.
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