IL CASO COSENZA – Dito puntato contro
gli intrecci tra crimine e massoneria deviata.
«Città malata, i magistrati si sveglino».
Angela Napoli li invita ad essere più
rapidi nelle indagini sui politici.
«Lo
vado ripetendo da anni: a Cosenza c’è un fuoco che cova sotto la cenere. Sono molto
preoCcupata».
Parola di Angela Napoli, pasionaria
della destra calabrese, più volte
deputata e membro della commissione Antimafia. Interpellata per commentare le
vicissitudini politiche cosentine, affronta l’argomento di petto, come di
consueto, concependo un vero e proprio atto d’accusa contro la città e le forze
che governano a ogni livello.
Onorevole, qual è esattamente il problema?
«è
che qui è stato sempre occultato tutto. ed è stato fatto volutamente».
Anche per colpa delle istituzioni?
«NON
C’è DUBBIO. COSENZA è OSTAGGIO DI UN SISTEMA MALATO, CORROTTO, INQUINATO, IN
CUI GLI INTERESSI DELLA POLITICA, DELLA CRIMINALITà, DELLA MASSONERIA DEVIATA
SI INTRECCIANO PER GESTIRE A PROPRIO USO E CONSUMO IL POTERE».
L’opposizione ha addotto motivazioni analoghe per disarcionare Occhiuto.
«ma
anche loro fanno parte di questo sistema. io faccio fatica, a cosenza, a
individuare maggioranza e opposizione che si formano e si sfasciano in base
alle esigenze del momento».
A uscirne sfasciato, oggi, è il centrodestra cosentino che, per anni, ha
avuto Mancini, Gentile e Morrone come principali interpreti.
«queste
persone non sono mai state di destra, ma il problema in questo caso non è solo
cosentino, bensì calabrese e addirittura nazionale. non esiste al momento una
destra, ma solo imitazioni nate per gestire potere e occupare poltrone. ecco perché,
tornando a occhiuto, non posso condividerlo dal punto di vista politico. gli
riconosco, però, il merito di aver lavorato bene come sindaco e di aver fatto
moltissimo per la sua città».
Le vere ragioni della sua caduta?
«la
caduta è frutto di una volontà politica. che traspare, poi, alla luce della
nuova coalizione che si sta andando a formare. credo che un ruolo decisivo lo
abbiano giocato anche le indiscrezioni sulle presunte inchieste giudiziarIe in
corso. credo che in molti siano andati un po’ in fibrillazione».
La magistratura cosentina è stata tirata in ballo molto spesso negli
ultimi mesi. Non si corre il rischio di strumentalizzarne l’operato?
«la
magistratura in questa città dovrebbe svegliarsi un po’: non è possibile
attendere anni per conoscere i risultati di determinate inchieste. i cittadini
hanno il diritto di sapere chi sono davvero alcuni politici che governano le
sorti della comunità ».
Che accadrà alla prossime elezioni?
«due
scenari possibili e mi preoccupano entrambi. il primo: una crescita dell’astensionismo.
ma ancor più grave sarebbe una concentrazioNe di voti sul movimento cinque
stelle. quello mi preoccupa ancor di più: non li ritengo capaci di gOvernare».
Come se ne esce?
«tocca
ai partiti ora. devono prendersi la responsabilità di escludere tutte quelle
persone che hanno inquinato la politica cosentina. tutto qua».
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