Al Ministro della giustizia
- Per sapere - premesso che:
- all'albo dell'Ordine dei dottori commercialisti di Locri (Reggio Calabria) con la qualifica di revisore contabile, risulta iscritta dal 31 ottobre 1997, al posto n. 157, la dottoressa Serafino Francesca, nata a Locri il 29 gennaio 1970;
- la dottoressa Serafino Francesca risulta all'INPS cieca assoluta fin dalla nascita, con pensione e con l'assegno di accompagnamento;
- la dottoressa Serafino Francesca è stata nominata, nel settembre del 1998, curatore del fallimento della ditta di Sergio Stefano di Bianco (Reggio Calabria), ed ha apposto la propria firma, priva di quella dell'accompagnatore (come peraltro previsto dalla legge 3 febbraio 1975, n. 18), sul documento di accettazione dell'incarico conferitole dal Tribunale di Locri;
- ad avviso dell'interrogante il Tribunale di Locri non avrebbe potuto affidare l'incarico di curatore fallimentare ad una persona non vedente, ne la stessa avrebbe potuto accettare tale incarico, affidabile solo a persone pienamente capaci dal punto di vista fisico;
- inoltre, così come si evince da perizia calligrafica, fatta fare da Sergio Stefano in numerose documentazioni della procedura fallimentare che lo riguarda, la firma non sembra sia stata apposta sempre direttamente dalla curatrice Serafino, che è persona non vedente; appare chiaro che, quale conseguenza del citato anomalo affidamento da parte del Tribunale di Locri ad una curatrice non vedente, dovrebbero risultare nulli tutti gli atti da questa prodotti nell'iter fallimentare del signor Sergio Stefano-:
- se non ritenga necessario ed urgente avviare un'adeguata indagine ispettiva presso il Tribunale di Locri al fine di accertare il motivo che ha portato all'affidamento dell'incarico di curatrice fallimentare alla dottoressa Serafino Francesca, cieca assoluta, con pensione ed indennità di accompagnamento;
- se non ritenga, altresì, di avviare un'adeguata indagine sulla Sezione Fallimentare sempre del Tribunale di Locri. (4-00857)
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