Lo scioglimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Reggio Calabria per accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata, decretato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta l’ulteriore macigno che cade sulla Calabria tutta. Con tale provvedimento, che per la verità si aspettava da tempo, ma che, guarda caso, viene decretato in piena campagna elettorale, risulta commissariato l’intero settore della sanità ricadente nella provincia di Reggio Calabria, nonostante varie inchieste, amministrative e giudiziarie, abbiano evidenziato interessi ed infiltrazioni della ‘ndrangheta in tutta la sanità calabrese. Ne è un esempio la mia pressante denunzia, fatta da tempo sia in Commissione Nazionale Antimafia che attraverso atti parlamentari ispettivi, con la quale ho richiamato l’attenzione del Governo Nazionale circa la necessità di scioglimento dell’A.S.P. di Vibo Valentia, alla luce di relazioni e inchieste.
Il Consiglio dei Ministri ha, invece, oggi ritenuto che la criminalità organizzata condizionerebbe la sanità nella sola provincia di Reggio Calabria.
Forse, anche alla luce dei provvedimenti giudiziari che, nella giornata odierna, hanno portato all’arresto del quarto consigliere regionale calabrese, sarebbe opportuno che il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, riuscisse ad attenzionare la situazione del nostro Consiglio regionale.
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Taurianova, 19 marzo 2008
Il Consiglio dei Ministri ha, invece, oggi ritenuto che la criminalità organizzata condizionerebbe la sanità nella sola provincia di Reggio Calabria.
Forse, anche alla luce dei provvedimenti giudiziari che, nella giornata odierna, hanno portato all’arresto del quarto consigliere regionale calabrese, sarebbe opportuno che il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, riuscisse ad attenzionare la situazione del nostro Consiglio regionale.
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Taurianova, 19 marzo 2008
3 commenti:
Non basta scioglire un'Azienda Sanitaria per fare giustizia.Bisogna colpire chi ha portato a tutto questo.Probabilmente chi sta dietro a questi malaffari sono politici intoccabili e queste azioni sono solo fumo negli occhi.
Se infiltrazioni mafiose ci sono state è perchè il politico di turno le ha assecondate.
On.Napoli, non è così che si ricostruisce una regione già martoriata.
La soluzione è una sola cambiare le regole della giustizia e della magistratura calabrese corrotta e così anche la faccia di quei politici anomali,che si nascondono dietro disgrazie familiari e senso di vittimismo.
Se non cambia tutto questo non abbiamo più alcuni riferimenti onesti.
calabrese demotivato
Caro calabrese demotivato,
concordo pienamente con il contenuto del Suo commento, non a caso il mio post è abbastanza critico sulllo scioglimento dell'ASP di Reggio Calabria. Pur tuttavia, se ciascuno di noi si demotivasse, non riusciremmo più a sperare in una svolta ed in una Calabria diversa. Lei non può immaginare con quanta amarezza sono costretta ad apprendere determinate notizie che deturpano quotidianamente l'immagine della nostra bella Terra; tuttavia, oggi più che mai, dobbiamo essere uniti per cambiare la situazione. Sono convinta che, nonostante tutto, qualcosa inizia a modificarsi, non foss'altro che l'acquisizione della consapevolezza della situazione nella quale ci hanno portati. La speranza, ma anche la certezza, di riuscire a cambiare la situazione deve essere la forza di noi tutti. Auguri di Buona Pasqua.
on. Angela Napoli
Auguri anche a Lei, onorevole, e stia sicura che, nonostante tutto..., alla Camera non avrò dubbi!
Con immutata stima e profondo rispetto.
Una calabrese che ancora spera...
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