Al Ministro della Giustizia – per sapere – premesso che:
- dopo la strage di Duisburg (Germania) si sono riaccesi i fari sulla Calabria e sulla necessità di contrastare le cosche della ‘ndrangheta;
- il Governo Nazionale ha annunciato alcuni provvedimenti tra i quali il rafforzamento degli organici della Magistratura e del personale negli uffici giudiziari;
- l’interrogante evidenzia, però, che da anni vengono assunti questi impegni ma che, puntualmente, gli stessi rimangono disattesi, a fronte di una sempre crescente e pervasiva potenzialità della criminalità organizzata calabrese;
- purtroppo non è solo la locride ad essere invasa da cosche mafiose, ma la Magistratura inquirente calabrese deve fare i conti anche con le altre cosche presenti sull’intero territorio regionale, non da ultime quelle che pervadono l’intera provincia di Vibo Valentia;
- negli ultimi anni la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ed in particolare la dottoressa Marisa Manzini competente per il territorio vibonese, ha condotto una forte attività di contrasto ai clan Mancuso di Limbadi, Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Lo bianco di Vibo Valentia e La Rosa di Tropea;
- a fronte di tutto ciò, da circa un anno, però la Distrettuale Antimafia di Catanzaro non ha un GIP di riferimento per quanto attiene i provvedimenti che riguardano il vibonese;
- i provvedimenti che vengono adottati dal magistrato di competenza sono costretti ad attendere un GIP di turno, con le conseguenze ben immaginabili;
- peraltro, il contrasto alle cosche della ‘ndrangheta vibonese, ha iniziato ad evidenziare le collusioni che insistono anche in quel territorio tra mafia, politica, imprenditoria e massoneria deviata e che, come tali, necessitano di essere colpite con celerità;
- le citate collusioni, già emerse nel processo di primo grado “Dinasty Affari di famiglia”, che ha sancito l’esistenza della cosca mafiosa dei Mancuso di Limbadi, sono riuscite ad essere comprovate solo in parte, a causa della mancata testimonianza di accusa da parte di alcuni imprenditori finiti nel ricatto dei boss locali;
- risultano del tutto insufficienti anche gli interventi che fino ad oggi sono stati attuati per i rifornimenti e le auto dei Magistrati della DDA di Catanzaro, le cui competenze abbracciano ben quattro delle cinque province calabresi:
- quali i tempi previsti per garantire l’effettiva attuazione degli impegni assunti per contrastare l’offensiva della ‘ndrangheta;
- se non ritenga necessario ed urgente sollecitare l’aumento dell’organico dell’Ufficio GIP della Procura di Catanzaro, in modo che venga garantita una unità di riferimento per i provvedimenti che riguardano il vibonese;
- quali gli interventi previsti per la DDA di Catanzaro nel pacchetto governativo di misure per contrastare l’offensiva della ‘ndrangheta.
Roma 13 settembre 2007
- dopo la strage di Duisburg (Germania) si sono riaccesi i fari sulla Calabria e sulla necessità di contrastare le cosche della ‘ndrangheta;
- il Governo Nazionale ha annunciato alcuni provvedimenti tra i quali il rafforzamento degli organici della Magistratura e del personale negli uffici giudiziari;
- l’interrogante evidenzia, però, che da anni vengono assunti questi impegni ma che, puntualmente, gli stessi rimangono disattesi, a fronte di una sempre crescente e pervasiva potenzialità della criminalità organizzata calabrese;
- purtroppo non è solo la locride ad essere invasa da cosche mafiose, ma la Magistratura inquirente calabrese deve fare i conti anche con le altre cosche presenti sull’intero territorio regionale, non da ultime quelle che pervadono l’intera provincia di Vibo Valentia;
- negli ultimi anni la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ed in particolare la dottoressa Marisa Manzini competente per il territorio vibonese, ha condotto una forte attività di contrasto ai clan Mancuso di Limbadi, Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Lo bianco di Vibo Valentia e La Rosa di Tropea;
- a fronte di tutto ciò, da circa un anno, però la Distrettuale Antimafia di Catanzaro non ha un GIP di riferimento per quanto attiene i provvedimenti che riguardano il vibonese;
- i provvedimenti che vengono adottati dal magistrato di competenza sono costretti ad attendere un GIP di turno, con le conseguenze ben immaginabili;
- peraltro, il contrasto alle cosche della ‘ndrangheta vibonese, ha iniziato ad evidenziare le collusioni che insistono anche in quel territorio tra mafia, politica, imprenditoria e massoneria deviata e che, come tali, necessitano di essere colpite con celerità;
- le citate collusioni, già emerse nel processo di primo grado “Dinasty Affari di famiglia”, che ha sancito l’esistenza della cosca mafiosa dei Mancuso di Limbadi, sono riuscite ad essere comprovate solo in parte, a causa della mancata testimonianza di accusa da parte di alcuni imprenditori finiti nel ricatto dei boss locali;
- risultano del tutto insufficienti anche gli interventi che fino ad oggi sono stati attuati per i rifornimenti e le auto dei Magistrati della DDA di Catanzaro, le cui competenze abbracciano ben quattro delle cinque province calabresi:
- quali i tempi previsti per garantire l’effettiva attuazione degli impegni assunti per contrastare l’offensiva della ‘ndrangheta;
- se non ritenga necessario ed urgente sollecitare l’aumento dell’organico dell’Ufficio GIP della Procura di Catanzaro, in modo che venga garantita una unità di riferimento per i provvedimenti che riguardano il vibonese;
- quali gli interventi previsti per la DDA di Catanzaro nel pacchetto governativo di misure per contrastare l’offensiva della ‘ndrangheta.
Roma 13 settembre 2007
5 commenti:
Complimenti on.Napoli,per il blog e per tutte quelle battaglie politiche che da sempre l'hanno contraddistinta.
Magari tutti gli altri parlamentari calabresi fossero come lei.Grazie.
Francesca Romeo (CZ)
Come vede,cara on.Napoli, il nostro Ministro Mastella si preoccupa dei nostri magistrati calabresi, a tal punto che, richiede il loro trasferimento in altra sede.
Ma una domanda nasce spontanea: Per chi o cosa � veramente preoccupato il nostro Ministro?
Noi calabresi siamo stanchi di subire queste violenze esterne e interne. Siamo pronti a reagire con i fatti, appoggiandola in ogni iniziativa, per il bene della nostra regione.
Elettore sfiduciato ma non rassegnato.
Bello il blog, complimenti, bello anche potersi confrontare con Lei.
Con affetto
Saveria Macrì
Carissima onorevole, forse è stato un bene non essere presente negli studi di Ballarò l'altra sera.Si è risparmiata,dal vivo, una pietosa performance del nostro Ministro Mastella che quasi quasi ha fatto commuovere l'intero paese.
Io vivo in un bilocale e sentire che la sua modesta casa ha solo 26 stanze mi ha spezzato il cuore, sentire poi, che poverino, paga il mutuo,chissà che tragedia ogni mese per l'andamento economico della sua famiglia ed infine sapere che suo figlio "ha avuto la fortuna" di lavorare al Ministero per solo 10.000 euro......mah!
E come i veri marpioni della vecchia politica,ha dribblato sulle questioni più spinose.
Sa che le dico, Lei non ha bisogno di vederlo in faccia per combatterlo, usi gli strumenti che ben conosce, noi ci saremo comunque.
Vittoria
On.Napoli ha mai incontrato il Ministro Mastella a Roma? Vi siete mai scambiati opinioni politiche al di là dei ruoli istituzionali?
Claudio
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