giovedì 24 maggio 2012

Il Governo Monti riveda i criteri per i crediti delle imprese dalla P.A.


Sono convinta che le Regioni del Mezzogiorno d’ Italia abbiano sempre sperperato i finanziamenti pubblici senza conseguire quello sviluppo utile a garantire economia e occupazione.
Gli effetti devastanti dei disavanzi nei diversi settori, in particolare in quelli della sanità, sono gravati solo sui cittadini, ma non hanno mai inciso sui responsabili degli stessi.
Il momento di crisi che investe tutto il Paese pesa maggiormente sulle Regioni Meridionali e mi appare, pertanto, inammissibile contribuire alla maggiore penalizzazione delle imprese del Sud, con il conseguente aumento del divario, già, purtroppo, esistente tra i territori Italiani.
Mi auguro, pertanto, pur recependo i criteri della premialita' che dovranno essere posti alla base del futuro buon superamento della crisi italiana, che il Governo Monti riveda oggi i criteri di ripartizione dei finanziamenti concessi alle imprese che vantano crediti dalla Pubblica Amministrazione e che operano in Regioni penalizzate.
Non ritengo concepibile che le responsabilità di altri si riversino sulle imprese che sono chiamate a contribuire alla crescita equa del Paese.

on. Angela Napoli (FLI)

Roma, 24 maggio 2012

mercoledì 23 maggio 2012

Anticorruzione rigorosa per onorare la memoria di Falcone e Borsellino


Finalmente il tanto sospirato e necessario provvedimento sull'anticorruzione arriverà in Aula, lunedì 28 p.v. Era luglio del 2011 quando con l'incarico di relatrice per la Commissione giustizia della Camera dei Deputati mi accingevo ad esaminare il relativo disegno di legge sul fenomeno, per la cui trattazione tutto il gruppo parlamentare di Futuro e Libertà si era speso da tempo.
Sono contenta che l'approvazione della proposta di legge anticorruzione in Commissione sia avvenuta nei giorni del ventennale della strage di Capaci, dove persero la vita il Magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre Agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Ho seguito il provvedimento con tenacia e caparbietà, non sottraendomi ad assumere, pur se relatrice, posizioni difformi da quelle volute dal precedente Governo, al fine di non far giungere in Aula il testo, almeno nella parte relativa alla repressione dell'anticorruzione, come desiderato dall'ex ministro Alfano.
"Semplice manifesto", infatti, avevo da subito considerato il testo pervenutoci dal Senato, sicuramente non idoneo a contrastare il dilagante fenomeno della corruzione che grava per 60 miliardi all'anno.
Assecondare o diventare parte di sistemi di malaffare e corruzione, mettersi a disposizione di contesti ambientali particolari, vuol dire accettare lucidamente la possibilità di farsi asservire agli interessi criminali mafiosi, che stanno alla base di tutte le stragi di mafia.
Il testo approvato in Commissione, necessita sicuramente di qualche ulteriore modifica. Futuro e Libertà presenterà emendamenti per cercare di introdurre il reato di concussione per induzione, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'incandidabilita' di persone colpite da reati contro la pubblica amministrazione, la valutazione delle responsabilità dell'incaricato di pubblico servizio, il reato di autoriciclaggio e la confisca dei patrimoni illecitamente costituiti.
E' il momento della responsabilità e del coraggio morale, la Politica ha il dovere di farli propri se vuole davvero onorare la memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle loro scorte.

on. Angela NAPOLI
Relatrice per la Commissione Giustizia del provvedimento anticorruzione


Roma, 23 maggio 2012

Fare chiarezza sui lodi arbitrali delle Aziende Sanitarie

Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze.



- Per sapere - premesso che:

con deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella seduta del 30 luglio 2010, il Presidente pro tempore della regione Calabria è stato nominato commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 1oottobre 2007 n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007 n. 222; 

il commissario ad acta, con decreto n. 48 del 26 aprile 2012, ha provveduto a bocciare il bilancio preventivo dell'azienda sanitaria provinciale (ASP) di Cosenza, trasmettendo nel contempo copia del provvedimento alla Corte dei Conti; 

martedì 22 maggio 2012

Contro la mafia la politica deve intervenire prima


L’operazione di ieri, denominata “Falsa politica”, condotta dalla Polizia di Stato su richiesta della DDA di Reggio Calabria, ha stroncato, ancora una volta, uomini della cosca Commiso della ‘ndrangheta di Siderno (R.C.). Ed ancora una volta, attraverso le persone colpite da questa operazione e la relativa inchiesta, emerge il forte e preoccupante connubio tra politica e ‘ndrangheta, e il relativo condizionamento del voto che c’è in Calabria e nella provincia di Reggio, in particolare.
Non so se riuscirà mai ad emergere la responsabilità della politica calabrese che porti a bandire il “….si dice, ma non è colpito dalla giustizia e comunque porta i voti….” nelle scelte delle candidature.
E’, infatti, il momento della scelta dei candidati e della formazione delle liste, quello nel quale si rinsalda il connubio tra politica e mafia ed è proprio quel momento che dovrebbe far pesare maggiormente “il sospetto” rispetto alla “vittoria elettorale” ad ogni costo.
Non è più sufficiente, solo dopo l’intervento della Magistratura, dire “gettiamo le chiavi” o “non immaginavo” o “prendo le distanze”: frasi ormai chiaramente definibili “di comodo”.
La ‘ndrangheta vota e fa votare per coloro che possono poi offrirle delle “garanzie” .
Se allontaniamo da noi la necessaria responsabilità non lamentiamoci poi se nel momento elettorale crescono l’astensionismo e l’antipolitica!
Oggi più che mai si rende indispensabile la sottoscrizione delle petizioni popolari “Liste Pulite” lanciate da Futuro e Libertà ed anche l’applicazione della c.d. “Legge Lazzati”.

On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Parlamentare Antimafia

Roma, 22 maggio 2012