Sottoscrivo l’emendamento n. 22.37 al decreto anticrisi, presentato dall’on. Roberto Occhiuto (UDC) alla Camera dei Deputati, e relativo ai criteri di nomina del commissario governativo per il ripiano dei debiti sanitari.
Di fatto ho da sempre chiesto al Governo nazionale, attraverso gli atti ispettivi, unitamente all’indispensabile commissariamento della sanità calabrese, che tale incarico non venisse attribuito al Governatore della Regione, corresponsabile dell’enorme disavanzo evidenziato in tale settore.
Il Governo nazionale e la maggioranza del PDL, a questo punto, dovranno spiegare ai calabresi “a che gioco stanno giocando” con Loiero.
Desta già grande perplessità la dilazione dei tempi con cui il Governo nazionale si appresterebbe a commissariare la sanità calabrese, per non parlare poi se tale incarico venisse affidato a chi in quattro anni non è riuscito ad invertire la tendenza in termini di disavanzo, mantenendo, peraltro, da molti mesi, anche la delega proprio nel settore della sanità e senza riuscire a far approvare il Piano Sanitario Regionale, senza il quale appare impossibile predisporre un qualsiasi piano di rientro del disavanzo.
Se è pur vero che l’enorme disavanzo della sanità calabrese, peraltro a tutt’oggi non esattamente quantificato, è addebitabile, in parte, anche alle precedenti Giunte Regionali, è altrettanto vero che nessuna controtendenza è stata manifestata dall’attuale Giunta, tanto che dall’ultimo rapporto di Bankitalia emerge che in Calabria, tra il 2006 ed il 2008, la spesa sanitaria è cresciuta in media del 5,1% con un aumento del 2,2% nell’ultimo anno.
Non penso nemmeno che siano frasi avventate quelle del ministro Sacconi allorquando afferma che “c’è una situazione di pericolosa esplosione incontrollata della spesa sanitaria, che coincide con situazioni di inefficienza e di carenza dei servizi ai cittadini”.
Appare davvero assurdo affidare incarichi a chi ha la corresponsabilità di avere calato la Calabria in una situazione così grave e pesante a danno dei cittadini.
Senza, peraltro, sottacere sul fatto che pur in presenza di una tale situazione, il Governatore Loiero ha gestito in Calabria le ultime elezioni europee ed amministrative avvalendosi proprio del supporto di ampie fasce della sanità, dove alcuni manager, dallo stesso nominati in tale incarico, hanno fatto addirittura “riunioni elettorali” all’interno delle strutture sanitarie.
Tale complessa situazione dovrebbe portare il Governo nazionale, non solo a commissariare la sanità calabrese con persona diversa dall’attuale Governatore, ma a commissariare anche le ASP di questa Regione.
Di fatto ho da sempre chiesto al Governo nazionale, attraverso gli atti ispettivi, unitamente all’indispensabile commissariamento della sanità calabrese, che tale incarico non venisse attribuito al Governatore della Regione, corresponsabile dell’enorme disavanzo evidenziato in tale settore.
Il Governo nazionale e la maggioranza del PDL, a questo punto, dovranno spiegare ai calabresi “a che gioco stanno giocando” con Loiero.
Desta già grande perplessità la dilazione dei tempi con cui il Governo nazionale si appresterebbe a commissariare la sanità calabrese, per non parlare poi se tale incarico venisse affidato a chi in quattro anni non è riuscito ad invertire la tendenza in termini di disavanzo, mantenendo, peraltro, da molti mesi, anche la delega proprio nel settore della sanità e senza riuscire a far approvare il Piano Sanitario Regionale, senza il quale appare impossibile predisporre un qualsiasi piano di rientro del disavanzo.
Se è pur vero che l’enorme disavanzo della sanità calabrese, peraltro a tutt’oggi non esattamente quantificato, è addebitabile, in parte, anche alle precedenti Giunte Regionali, è altrettanto vero che nessuna controtendenza è stata manifestata dall’attuale Giunta, tanto che dall’ultimo rapporto di Bankitalia emerge che in Calabria, tra il 2006 ed il 2008, la spesa sanitaria è cresciuta in media del 5,1% con un aumento del 2,2% nell’ultimo anno.
Non penso nemmeno che siano frasi avventate quelle del ministro Sacconi allorquando afferma che “c’è una situazione di pericolosa esplosione incontrollata della spesa sanitaria, che coincide con situazioni di inefficienza e di carenza dei servizi ai cittadini”.
Appare davvero assurdo affidare incarichi a chi ha la corresponsabilità di avere calato la Calabria in una situazione così grave e pesante a danno dei cittadini.
Senza, peraltro, sottacere sul fatto che pur in presenza di una tale situazione, il Governatore Loiero ha gestito in Calabria le ultime elezioni europee ed amministrative avvalendosi proprio del supporto di ampie fasce della sanità, dove alcuni manager, dallo stesso nominati in tale incarico, hanno fatto addirittura “riunioni elettorali” all’interno delle strutture sanitarie.
Tale complessa situazione dovrebbe portare il Governo nazionale, non solo a commissariare la sanità calabrese con persona diversa dall’attuale Governatore, ma a commissariare anche le ASP di questa Regione.
On. Angela Napoli (PDL)
Roma, 20 luglio 2009
3 commenti:
il C. dei M. ha appena commissariato la sanità della Campania e del Molise, proprio con i rispettivi governatori.
Ho sottoscritto con convinzione l'emendamento dell'on. Occhiuto per le morivazioni riportate nel post. Purtroppo la decisione odierna del Governo Berlusconi è la palese dimostrazione di quanto e come questo Governo stia proteggendo Loiero contro gli interessi della Calabria.
Oggi forse è individuabile anche il motivo per cui l'intera legislatura regionale corrente è stata attraversata da un trasversalismo imperante e da un'opposizione inesistente.
Da oggi le mie scelte sulla politica del Governo Berlusconi, anche in difformità, saranno ufficializzate, perchè voglio che la Calabria tutta abbia ben chiaro chi rema contro e chi, invece, lavora nell'interesse dei cittadini.
on. Angela Napoli
La ndrangheta e il malaffare non hanno colori politici, sono bipartizan, ma non stanno mai all'opposizione.
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