venerdì 29 maggio 2015

Ancora una volta buona parte del mondo politico preferisce continuare a “delegare” alla Magistratura la “pulizia” al proprio interno

COMUNICATO  STAMPA
In queste ore gli strateghi demagoghi politici stanno dando la caccia alla Commissione Parlamentare Antimafia, cercando di impedire l’attuazione di uno dei suoi compiti principali, ossia quello di indagine sul rapporto tra mafia e politica, circa l’infiltrazione negli organi amministrativi e riguardo la selezione delle candidature.
Naturalmente sono quegli stessi strateghi demagoghi politici che, al solo fine di ottenere cospicui consensi elettorali, ignorano sia il codice di autoregolamentazione in materia di formazione delle liste dei candidati, predisposto anche dall’attuale Commissione Parlamentare Antimafia, sia la legge Severino (legge anticorruzione).
Con rammarico, sono costretta a prendere atto che, ancora una volta, buona parte del mondo politico preferisce continuare a “delegare” alla Magistratura  la “pulizia” al proprio interno, nonché quella degli Enti chiamati a gestire la vita amministrativa delle nostre Comunità.
Così come non posso che prendere atto che in Comuni calabresi sottoposti, anche in passato, allo scioglimento dei Civici Consessi per infiltrazione mafiosa, in occasione delle prossime amministrative, continuano a ruotare candidati o parenti di coloro che sono stati causa dei provvedimenti amministrativi in questione.
Sinceramente credo sia ormai divenuto inutile il richiamo alla necessità del ripristino dell’ etica pubblica, preferisco augurarmi che, almeno, i vari responsabili dei Partiti politici richiamino i propri eletti in Parlamento, nelle Regioni, Province e Comuni, al rispetto del secondo comma dell’articolo 54 della nostra Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.
                              
Presidente Associazione “Risveglio Ideale”
Angela Napoli


Taurianova, 29 maggio 2015

sabato 23 maggio 2015

Intervista- La Calabria e i suoi problemi, il neo governo e i giovani





La Calabria e i suoi problemi, il neo governo e i giovani, ne parliamo con Angela Napoli
Susanna Camoli maggio 23, 2015 





L’ On. Angela Napoli, già parlamentare della Camera dei deputati della Repubblica Italiana e Vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, presidente di Risveglio Ideale, da sempre attiva nella lotta alle mafie, ha parlato con noi in questa intervista dei vari problemi che affliggono la nostra terra, come sempre con chiarezza e forte senso di legalità, spingendosi laddove non tutti oggi riescono. Proponiamo questa preziosa intervista a ridosso dell’ evento di oggi, presso Altomonte (CS) dove sarà presentato il volume:”L’antimafia dei fatti”, libro intervista a cura di Orfeo Notaristefano.

Com'è essere donna nella lotta alle mafie?
Il ruolo della donna non è facile, non è semplice già di per sé, poi quando una donna si mette a contrastare le mafie con atti concreti, è molto più determinata degli uomini. Non è sicuramente facile anche perché in questo contesto e in questa battaglia la donna spesso è costretta ad individuare collusioni del potere mafioso e a volte anche degli uomini della sua stessa coalizione politica e naturalmente questo non è gradito agli uomini. Gli uomini, quelli delle organizzazione mafiose hanno sempre visto la donna come l’ elemento debole della società, come una persona da asservire al potere, quindi quando c’è un’iniziativa di contrasto da parte di una donna la si deve o isolare o addirittura “eliminare”.
Come ha reagito al caso dell’ ex ministro Lanzetta, alla rinuncia al suo incarico in Regione per la poca chiarezza sul caso De Gaetano?
Ho da subito sostenuto e espresso sincera solidarietà all’ ex ministro Lanzetta, perché ho condiviso la sua fermezza nella scelta di non andare a condividere un’ amministrazione regionale nella quale era stato designato un assessore ad un ramo di non poco conto, come quello dei lavori pubblici e dei trasporti, il dott. De Gaetano, il quale era stato coinvolto in un ‘inchiesta riguardante famiglie della ‘ndrangheta reggina e proprio per questo motivo non era stato candidato alle elezioni regionali precedenti. Io stessa feci un’ interrogazione parlamentare nel 2010 e da me era già stato attenzionato, anche se al momento non risulterebbe indagato, penso che sia una questione di etica e moralità. Penso che se una volta per tutte la politica non apre gli occhi e non mette da parte personaggi tanto discussi, da questa situazione sarà difficile uscirne e non dobbiamo meravigliarci se poi in determinate inchieste escono fuori nomi insospettabili, poi è troppo tardi. A mio avviso la prima pulizia da fare è quella delle liste. L’ ex ministro Lanzetta proprio per la sua storia, che l’ aveva vista protagonista di numerosi attentati, quando era sindaco del comune di Monasterace, non poteva mettere da parte questa storia per unirsi ad una giunta all’interno della quale risiedono determinati personaggi.
Restando sul tema Regione Calabria, lo scenario che ad oggi si presenta non è dei migliori, quali sono le sue considerazioni?
Devo dire che lo scenario è molto negativo e deludente. Dopo la precedente consigliatura regionale che aveva visto coinvolti diversi personaggi, tra i quali lo stesso ex presidente Scopelliti, ci si aspettava che i nuovi arrivati fossero all'altezza, indipendentemente dalla coalizione politica di appartenenza, di dare segnali di positività, segnali che fino ad oggi sono tutt’altro che positivi, a cominciare dalla nomina dell’ assessore De Gaetano ma anche di altri due assessori che allo stato attuale risultano indagati. Sono esempi che potremmo vedere giudiziariamente coinvolti. Non solo queste presenze sono negative, ma anche le nomine che stanno facendo non sono per niente nomine positive. Ad esempio è di questa mattina la nomina che è stata fatta all’autista del capogruppo PD, un autista al 50%, altra nomina di un personaggio molto discusso e questo solo per citare l’ ultima. Non si fa pulizia ma si punta ad un’ attività di riciclaggio tanto per mandare via quelli che erano designati dalla vecchia amministrazione e si fa un discorso di parte. Senza guardare il fattore etico e morale non si va da nessuna parte, questo per quanto riguarda l’ eticità e la moralità, ma segnali negativi sono anche rispetto ai grandi problemi che investono la nostra Calabria, non c’è allo stato attuale una sola problematica che sia stata presa in esame e risolta a livello regionale. Viviamo in una regione che purtroppo è in stato emergenziale in ogni settore, dall'ambiente alla sanità, i trasporti, la viabilità,l’ occupazione. Fino ad oggi questa “mini” giunta, mini perché tra l’altro non è stata nemmeno completata, si sono occupati solo di nomine e di salvaguardia di determinati posti di potere. Prendiamo ad esempio il grave problema della sanità, intanto bisognerebbe anche capire quale sia il rapporto tra l’ attuale governo nazionale e quello regionale, perché la nomina del Commissario alla sanità non è stata concretamente accettata dal governatore della Calabria. Se già si parte in questo modo non so come si possa risolvere il problema del diritto alla salute dei cittadini calabresi, quindi ci sono delle partenze, a pochi mesi dalle elezioni, pochi per modo di dire, perché una regione come la Calabria ha bisogno di urgenze, che non son state positive.
Pensa che sia possibile la caduta di questa neo giunta?
C’è anche la situazione di questa nuova sentenza della consulta che mette in forse la legge elettorale con la quale si è andati a votare, quindi sorge anche questa problematica che aggiunta a quelle esistenti porta molti rischi, certo io non sono tra coloro che vorrebbero vedere rivalse politiche di altro genere, ma appartengo ai comuni cittadini calabresi che vorrebbero vedere questa regione governata come tante altre regioni, in modo tale da farle assumere il passo che le è dovuto rispetto alle altre regioni. Sta di fatto che ad oggi la Calabria è la regione peggiore in termini di sviluppo, sembrerebbe quasi che questa nostra regione, a volte, non faccia parte del contesto nazionale. Sembrerebbe quasi che la Calabria meriti di essere ignorata, ma questo dipende da chi amministra. La cosa pubblica regionale che dovrebbe attirare l’ attenzione dovuta, capisco che la regione abbia bisogno di supporti, ma quando la gestione, ad esempio, dei fondi comunitari è stata lasciata confermata dall’ attuale governatore Oliverio, allo stesso dirigente della precedente giunta, il quale era riuscito a spendere neanche il 50% dei fondi, e che per questo era stato fortemente criticato dall’attuale governatore, qui mi rendo conto che non si vuole realmente cambiare, di dare sviluppo e aiuto alla nostra Calabria, anche se quest’ aiuto viene dall’esterno, come appunto i fondi comunitari, allora si resta perplessi.
Qual’ è il consiglio che si sente di dare ai giovani calabresi, sempre più scoraggiati, disinteressati o facilmente “corruttibili”?
I giovani calabresi purtroppo, in questo momento attraversano una fase di grande smarrimento perché non hanno certezze sul loro futuro e non intravedono dalle programmazioni utili prospettive. Purtroppo in questa regione, oltre al discorso occupazionale, la Calabria è la regione che evidenzia il più alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, è stato abbattuto il criterio della meritocrazia e quindi molti nostri giovani, che a mio avviso costituiscono una risorsa fondamentale per la nostra terra, sono costretti ad andar via per trovare spazi che vengono loro riconosciuti. Quando gli incarichi vengono dati, nei vari enti nelle varie istituzioni, non per meriti concorsuali, ma solo per appartenenza politica, quando si abbatte in genere, la meritocrazia è chiaro che i giovani perdano le speranze e la fiducia. A mio avviso vengono anche demotivati, perché non hanno punti di riferimento e quando questi giovani valgono, e avrebbero la volontà di dare qualcosa alla nostra comunità e vengono magari messi da parte, discriminati, è chiaro che ciò scoraggia. Io però sono del parere che in questo momento occorrerebbe recepire l’ appello che pochi giorni fa ha fatto Papa Francesco, che rivolgendosi ai giovani ha detto:” Fate in modo che non vengano uccise le vostre speranze”, quindi mi sentirei di dire di non demordere, di non perdere fiducia, di continuare a combattere per aiutare la nostra terra affinché risorga e non uccidere le speranze del loro stesso futuro.





lunedì 18 maggio 2015

A TAURIANOVA L’ANTIMAFIA DEI FATTI

Si è svolta sabato 16 maggio nel salone dell’ex palazzo municipale di Radicena a cura della Consulta delle Associazioni di Taurianova, nel contesto per gli appuntamenti letterari de” Il Maggio dei libri”, la presentazione del volume  ANGELA NAPOLI. L’ANTIMAFIA DEI FATTI (Falco Editore).
Il volume  scritto dal giornalista scrittore Orfeo Notaristefano parte da una lunga intervista con la quale la Parlamentare del centrodestra  è oggi promotrice  e animatrice dell’Associazione culturale “Risveglio Ideale” racconta parte della sua vita contrassegnata dalla attività didattica e politica in seno al movimento sociale italiano  destra nazionale  (MSI) e poi  (AN) nella Taurianova degli anni ‘70 caratterizzata dalla guida  e dalla gestione  dirigistica della DC rappresentata dalla potente famiglia Macrì contro la quale più volte  da consigliere comunale di opposizione andò a confrontarsi .
L’elezione alla Camera dei Deputati diviene la pietra miliare del successivo impegno  esclusivamente politico della Prof.ssa  Napoli costretta a scegliere  fra l’impegno politico  a tempo pieno e l’insegnamento.
La sua coerenza la porta così ad iniziare  un’attività intensa durata praticamente venti anni   con una presenza  e una produzione imponente  in termini di interpellanze  mozioni  interrogazioni e proposte di legge  che, rilette come Notaristefano organicamente le classifica  nel volume  fanno scoprire  una persona  che la stampa troppo facilmente aveva bollato  come un’inflessibile  fustigatrice di amministrazioni locali  sospettate di collusione  con il malaffare.
In realtà  l’azione  della Napoli si dirama su un arco  di orizzonti molto più ampio occupandosi di problematiche diversissime  quali la tutela ambientale, la difesa del lavoro, i diritti fondamentali, la cultura.
Il tutto con uno stile
  rigoroso  e personalissimo  di una persona  che dimostra di essersi voluta muovere nel rispetto della legalità  e in difesa della legalità.
La seconda parte del libro, di fatto  una riproposizione di atti della sua attività parlamentare, grazie alla  bravura di Notaristefano diventa un viaggio per l’Italia degli anni 90 vista attraverso il filtro  del parlamentare  che analizza dei problemi   ponendo domande, chiedendo risposte  proponendo soluzioni.
Fatti, dunque  per  contrastare e debellare  il malaffare  e indolenza .
Dopo l’introduzione del Giornalista Luigi Mamone  che ha  sottolineato al numerosissimo pubblico  il valore  storico documentale e di testimonianza del volume vi sono stati  il saluto del Presidente della Consulta delle Associazioni di Taurianova Fabio Scionti che ha sottolineato il proficuo rapporto  di esperienza e di collaborazione  che  l’onorevole Napoli  anche attraverso la sua Associazione sta offrendo alla Consulta  per qualificare e dinamicizzare il percorso di crescita  verso la rinascita di Taurianova; Filippo Andreacchio Presidente dell’Associazione Mammalucco che, dopo aver sottolineato l’originaria distanza  sotto il profilo politico  fra la sua militanza di sinistra  e l’On. Napoli, ha riconosciuto  con molta obiettività  come i valori di crescita civile e culturale  che l’On. Napoli ha dimostrato di aver sempre perseguito  con ” schiena diritta”  rendano il volume  una guida preziosa per comprendere le dinamiche  di molti dei mali  che ancora oggi affliggono la Calabria.
Ha preso quindi la parola Orfeo Notaristefano  che con un intervento articolato e affabulante  ha ricostruito  le tappe  di un rapporto di conoscenza  e di  reciproca stima  da cui è derivata  l’idea  del libro.
Antimafia dei fatti da contrapporre  all’Antimafia delle parole  e   ai parolai dell’Antimafia  che nulla fanno in concreto  al di fuori di manifestazioni sterili di effetti utili solo a porsi in maniera farisaica  quali paladini di una legalità  che invece la Napoli, in maniera meno appariscente e più vissuta dimostra con la sua storia personale di Parlamentare  di aver voluto praticare e difendere spesso scontrandosi  anche  contro le dinamiche  di un Parlamento fatto di nominati  e contro  un sempre  ricorrente  senso di prevenzione  anticalabrese  alimentato  talvolta strumentalmente talvolta  pappagallescamente  dagli araldi di una stampa filonordista e anticalabrese.
Subito dopo l’On Napoli prendeva la parola e ribadendo  di essere sempre  al servizio della legalità  non più attualmente come parlamentare ma come promotrice culturale  e ribadendo il suo costante impegno  contro il malaffare, le forme di collusione  e le incapacità di uno Stato troppo spesso inefficiente.
Seguivano  numerosi interventi che evidenziavano l’apprezzamento verso la scoperta  di una pluralità di azione  che collocano l’attività Parlamentare della Napoli  in una dimensione  unica e pregevolissima rispetto  a quella delle tantissime meteore  che gli attuali sistemi elettorali  hanno eletto  al Parlamento e al Senato  per un mandato elettorale  rimasto quasi sempre  non tracciato ne altrimenti valutabile.



Ufficio Stampa RISVEGLIO IDEALE

Taurianova, lì 18 maggio 2015 

venerdì 15 maggio 2015

a Telemia, LINEAPERTA, a parlare di PLATI'




ospite dell’emittente televisiva TELEMIA nella trasmissione “LINEAPERTA”,

condotta dalla giornalista Maria Teresa CRINITI. Puntata su PLATI’ .

link 
https://www.youtube.com/watch?v=BhwWuEkjMEw 


venerdì 8 maggio 2015

Inaugurazione dell'Ostello della Gioventù di LOCRI

 Al minuto 2:22 circa                             mia intervista rilasciata a Locri in occasione dell’inaugurazione dell’Ostello della Gioventù, realizzato in un bene confiscato alla mafia.

Il primo ad essere diventato patrimonio dei locresi.

Link