martedì 31 dicembre 2013

BUON ANNO a tutti

E così anche quest'anno sta per lasciarci... stanno per essere archiviati tutti i momenti splendidi e non. Ora di quel che rimane nel nostro cuore e nella nostra mente lo decidiamo solo noi! Dopo di che possiamo proiettarci nel nuovo anno e sperare che l'anno nuovo porti la vera gioia nei cuori, la speranza di non soffrire, l'audacia nell'affrontare le piccole sfide di ogni giorno e che in tutto questo il Signore cammini al nostro fianco. BUON ANNO a tutti.



On. ANGELA  NAPOLI

(Presidente Ass. Risveglio Ideale)

sabato 21 dicembre 2013

HO ADERITO alla Lettera-appello alla RAI per “La bellezza contro le mafie”


Lettera-appello alla RAI per “La bellezza contro le mafie”

20 dicembre 2013



La Rai ha deciso di chiudere la trasmissione radiofonica “La bellezza contro le mafie”. Per questo, l’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia ha promosso un’iniziativa comune con altre associazioni, fondazioni e centri studio contro le mafie (le cui adesioni continuano ad arrivare). Di seguito il testo dell’appello che rivolgiamo alla RAI:
“La bellezza contro le mafie”, nota trasmissione radiofonica di Radio 1 Rai, da gennaio non andrà più in onda. I tagli, dicono. Si “abbatte”, quindi, un programma serio, che costa pochissimo e che, in soli 4 anni, grazie allo straordinario lavoro di una giornalista sensibile e preparata come Francesca Barra, ha saputo raccontare 2000 storie. Storie di mafia, di vittime innocenti, di giustizia, di speranza, di riscatto.
Francesca, con la sua trasmissione, è stata per noi un punto di riferimento impareggiabile. Ha saputo fare informazione e, nel contempo, è stata in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema difficile e complesso. Senza “La bellezza contro le mafie” molte delle storie di uomini e donne uccisi per la propria onestà e il proprio coraggio sarebbero rimaste nell’ombra, tra le quattro mura delle nostre case.
Operare questo taglio significa perciò lacerare ancora una volta la memoria delle vittime innocenti e infrangere le speranze dei loro familiari, impegnati quotidianamente a difenderne la dignità e il vissuto.
Abbiamo appreso con grande rammarico di questa decisione ma siamo certi che la Rai farà un passo indietro, consentendo a Francesca Barra di andare avanti nel suo esercizio di verità e di diffusione della migliore cultura antimafia.
Siamo venuti a conoscenza anche del fatto che il programma non avesse una redazione. Francesca lavorava da sola. Ci auguriamo che l’azienda voglia cogliere al volo pure l’opportunità di far crescere “La bellezza contro le mafie”, incoraggiando l’inserimento di nuovi aspiranti giornalisti, che tanto hanno da dare ad una trasmissione utile e gradevole, al servizio pubblico e all’intero Paese.
Hanno firmato:
Sonia Alfano
Don Luigi Ciotti
Angela Napoli

Salvatore Borsellino
Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia
Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Movimento Agende RosseCentro Studi Pio La TorreGiulio Francese
Umberto Di Maggio
Umberto Lucentini (Giornalista)
Angelo Meli (Giornalista)
Luca Ussia (Dir. editoriale Rizzoli)
La redazione di Antimafia Duemila
La redazione di Asud’Europa
Comitato Ventitré Maggio Centro Studi Paolo GiacconeCittadinanza per la MagistraturaFondazione Progetto LegalitàRadio 100 passiLuigi Furitano
Associazione Terranostra contro le mafie di Agrigento
Associazione S.O.L.E. Società Onesta Libera Etica

* Le associazioni, le fondazioni e i centri studio che volessero aderire all’iniziativa, possono inviare una mail all’indirizzo info@familiarivittimedimafia.com o info@soniaalfano.it

giovedì 12 dicembre 2013

Al bando tutti coloro che inquinano il nostro territorio navigando nell’illegalità!

                                  

Da tempo vado denunziando che la ‘ndrangheta ha assunto la veste del perbenismo e dell’antimafia parolaia al fine di poter continuare a pervadere tutti i gangli vitali delle nostre comunità.
Fortunatamente il Procuratore Cafiero De Raho, insieme agli altri Magistrati della DDA di Reggio Calabria, con i vari provvedimenti giudiziari stanno svelando cosa si celi effettivamente sotto la veste del perbenismo e dell’antimafia parolaia.
L’operazione “INSULA” condotta dalla DDA di Catanzaro che nei giorni scorsi ha coinvolto, insieme agli uomini della cosca Arena, Carolina Girasole, ex sindaco del Comune di Isola Capo Rizzuto, e l’odierna operazione “INGANNO”, condotta dalla DDA di Reggio Calabria, che ha coinvolto Sebastiano Giorgi, ex sindaco del Comune di San Luca e Rosy Canale, presidente del Movimento Donne di San Luca, rivelano come l’antimafia parolaia di fatto serva a creare quella coltre di “finta legalità” sotto la quale si agisce favorendo un sistema di malaffare che vede intrecciarsi la cattiva politica, l’economia illegale e la ‘ndrangheta.
Crea sofferenza dover assistere al crollo di figure che avevano infuso speranza sul contrasto alla criminalità organizzata; crea sofferenza e dolore vedere così annullato il tributo di sangue offerto dalle numerose vittime di mafia; crea sbigottimento pensare che diventa sempre più difficile dare fiducia a coloro che vanno ad amministrare le nostre comunità chiedendo il tributo dei malavitosi.
Basta con le targhe e le pillole antindrangheta! Basta con i finanziamenti elargiti per creare sviluppo, ma dirottati per il proprio benessere! Al bando tutti coloro che inquinano il nostro territorio navigando nell’illegalità! Diciamo basta a rappresentanti di pubbliche amministrazioni che partecipano a convegni o rilasciano pubbliche interviste cercando di sminuire la bontà di alcune norme antimafia, quale lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa. Teniamo lontani dalla politica tutti coloro che anche solo con atti amministrativi sono stati coinvolti nella cattiva gestione della cosa pubblica, favorendo il potere mafioso. Dubitiamo di quelle associazioni che nascono solo per attingere ai finanziamenti pubblici.
Serve legalità, trasparenza e responsabilità!
                                                         Angela Napoli
                                       Presidente Associazione “Risveglio Ideale”

Taurianova, 12 dicembre 2013

giovedì 5 dicembre 2013

Non servono a niente le targhe anti-ndrangheta


http://www.restoalsud.it/2013/12/05/non-servono-a-niente-le-targhe-anti-ndrangheta/

 | il 5 dicembre 2013 |
 
Già nei giorni scorsi la notizia della mancata costituzione di parte civile del Comune di Rosarno nel processo a carico del boss Rocco Pesce aveva destato in me alcune perplessità sull’uso dell’antimafia che, a volte, serve solo da “veste firmata” per la sfilata su podi sotto i quali si celano collusioni e corruzioni.
La notizia di pochi giorni fa scaturita dall’operazione “INSULA” che ha coinvolto, insieme agli uomini della cosca Arena, l’ex sindaco del Comune di Isola Capo Rizzuto e il di lei marito, mi ha davvero creato tanta amarezza giacché, ferma restando ogni forma di dovuto garantismo, vedo crollare ed offendere, giorno dopo giorno, la memoria delle numerose vittime di mafia.
Da tempo molti Magistrati denunziano il voto di scambio presente nelle varie tornate elettorali, numerose sono le inchieste e le operazioni giudiziarie che coinvolgono in Calabria politici con i boss della ‘ndrangheta, diversi sono i collaboratori di giustizia che svelano queste collusioni, pur tuttavia buona parte del mondo politico calabrese continua a fare antimafia di mera facciata, senza mostrare di prendere la medicina ottimale per abbattere il vero cancro che pervade questa Regione.
A cosa servono le targhe antindrangheta poste sugli ingressi delle varie sedi comunali se all’interno si lasciano operare indisturbati funzionari e amministratori parenti o collusi con noti boss? A cosa serve l’attività di prevenzione del sequestro e dei patrimoni illeciti se, per anni, gli stessi, grazie alle protezioni politiche, continuano a rimanere nelle mani degli illeciti proprietari? Che tipo di antimafia è quella che viene ostentata nelle pubbliche manifestazioni da quegli stessi politici e funzionari che poi all’interno delle pubbliche amministrazioni consentono, con provvedimenti apparentemente legittimi, che venga agevolato il tornaconto dei criminali? A cosa servono i messaggi di congratulazioni inviati dopo operazioni giudiziarie che coinvolgono pezzi della ‘ndrangheta? A cosa serve, soprattutto nelle piccole Comunità, fingere di ignorare chi sono i reali ‘ndranghetisti ed i relativi parenti?
Purtroppo senza una vera presa di coscienza da parte del mondo politico e senza una reale dimostrazione di assunzione di responsabilità, la gente onesta non verrà incoraggiata ad andare ad amministrare le collettività ed i posti saranno sempre occupati da coloro che in Calabria, ma non solo, foraggiano l’incremento del crimine organizzato e della corruzione!