mercoledì 25 luglio 2012

Certezza della pena per i boss della criminalità organizzata


Al ministro della Giustizia 
– Per sapere – Premesso che:
  • La Corte d’Assise d’Appello di Messina nei giorni scorsi ha emesso la sentenza di scarcerazione di Luigi Mancuso, boss del “locale di Limbadi”, tra i più potenti della ‘ndrangheta su scala nazionale ed internazionale;
  • Luigi Mancuso, detenuto dal 1993, avrebbe dovuto scontare una pena di 30 anni di reclusione, ma la Corte d’Appello di Messina, grazie alle maglie larghe del nostro ordinamento giudiziario, lo ha reso libero con 11 anni di anticipo:
    Se non ritenga necessario ed urgente avviare adeguate iniziative legislative affinché vengano soppressi tutti i benefici utili ad alleggerire le pene detentive inflitte ai noti boss della criminalità organizzata.
On Angela NAPOLI
Roma, 25 luglio 2012

Garantire le strutture e la Polizia penitenziaria in Calabria


Al ministro della Giustizia

– Per sapere – premesso che:
  • l’ interrogante ha più volte evidenziato il grande disagio con il quale opera la Polizia penitenziaria in Calabria, a causa delle inaccettabili carenze di mezzi e personale;
  • è ormai recidiva l’impossibilità dei Magistrati a svolgere le udienze processuali giacché la Polizia penitenziaria non può trasferire i detenuti presso le Aule giudiziarie;
  • ed è ancor più inaccettabile che questo accada per processi contro uomini della ‘ndrangheta, la cui pervasività è divenuta in Calabria davvero preoccupante;

mercoledì 18 luglio 2012

Porto di Gioia Tauro: risorse a MCT solo con garanzie occupazionali


La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali 

- Per sapere - premesso che:

- il porto di Gioia Tauro, nato nel 1994, ha rappresentato il più grande terminal per il transhipment del Mediterraneo; oggi e' lo scalo italiano che ha la maggiore attività di transhipment, e' il terzo porto in Europa nella classifica dei "porti contenitori" ed e' il principale scalo commerciale marittimo dell'area metropolitana di Reggio Calabria;

- la gestione del porto di Gioia Tauro e' stata sempre organizzata in un quadro di incertezze che non hanno mai garantito l'effettuazione della polifunzionalità dello stesso: ritardi nei finanziamenti, scarsa attenzione sulla rivalità nata da parte di altri porti italiani e mediterranei, lentezza nel completamento delle infrastrutture portuali, marginalità dell'obiettivo della polifunzionalita', mancanza dell' istituzione di una zona franca produttiva;

- la MCT, società terminalista che gestisce il porto di Gioia Tauro, concessionaria per ben 99 anni, dopo anni di successo, nel luglio del 2011, considerata la preoccupante crisi occupazionale che aveva investito lo scalo marittimo in questione, ha chiesto e sottoscritto l'accordo per porre in cassa integrazione 416 lavoratori

giovedì 5 luglio 2012

Risanare la Calabria dalle troppe truffe


Il Rapporto 2011 dell’Olaf, l’Agenzia antifrode comunitaria, presentato nei giorni scorsi a Bruxelles, ha certificato che ben 382 milioni di euro sono finiti in appalti irregolari e le attività investigative hanno fatto emergere che gli appalti sui quali gravano le “moltissime irregolarità” sono legate alla tratta calabrese della Salerno – Reggio Calabria.

Lo scorso martedì 3 luglio l’operazione “Dura lex”, condotta dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, che ha portato