martedì 16 settembre 2014

Mia intervista su Panorama - Il "tesoro" della 'Ndrangheta: gli analfabeti


Nei territori della ‘Ndrangheta niente scuola. A San Luca, Brancaleone, Locri, Siderno, Platì e in altre decine di comuni calabresi, centinaia di bambini e adolescenti non sono mai entrati all’interno di un’aula scolastica. Neppure nell’atrio dell’edificio. Invece di studiare vengono costretti dalle famiglie a lavorare o accudire i fratelli più piccoli. E tra analfabetismo e valori “deviati”, la N’drangheta coltiva il suo “tesoro umano”, quella manovalanza che poi viene utilizzata per spacciare o commettere delitti.
I carabinieri di Roccella Jonica, Locri e Bianco, hanno denunciato 87 genitori che , nell’anno scolastico 2012/13 non hanno mai iscritto i propri figli a scuola e altre 78 coppie per aver “saltato” l’anno 2013/2014. Tra i comuni maggiormente interessati spiccano Stilo, Riace,San Luca, Brancaleone, Antonimina, Careri, Locri, Siderno, Plati', Gioiosa, Stignano, Marina di Gioiosa Jonica, Monasterace e Roccella.
Tutti territori in cui la ‘Ndrangheta ha il dominio assoluto e i bunker dei capo ‘ndrine latitanti. 
Onorevole Angela Napoli, membro Commissione parlamentare Antimafia, che cosa significa in un territorio come quello calabrese non mandare i figli a scuola?
Significa non voler spezzare quella sub-cultura che vige nei territori calabresi e che permette di alimentare la micro criminalità e il dominio delle organizzazioni criminali, in questo territorio la ‘Ndrangheta. Spesso i bambini e i ragazzi che non frequentano le scuole sono appartenenti a famiglie criminali o colluse con la ‘ndrangheta che, proprio nell’organizzazione criminale , troveranno successivamente “occupazione”. Saranno chiamati a svolgere un “ruolo” all’interno delle ‘ndrine. Insomma, saranno i manovali della criminalità organizzata.
Con quali valori crescono questi ragazzi?
Non si possono chiamare “valori” ma sub-valori. E sono quelli contrari al vivere civile. Non dimentichiamo che questi ragazzi non si confronteranno mai, come invece accade quotidianamente a chi frequenta una scuola, una classe e un gruppo di coetanei. Questi giovani crescono con la sub-cultura dell’Io, del dominio e della prevaricazione. Crescono con l’odio inculcato dalla sub-cultura verso le Forze dell’Ordine e verso qualsiasi forma di Istituzione. 
Tra analfabetismo e violenza, come riescono ad inserirsi nella società? Come riescono a vivere?
In Calabria attraverso la ‘Ndrangheta. E’ l’organizzazione criminale che li “accoglie” e li addestra prima, fin da piccolissimi a rubare e poi li ricicla nel mondo della droga. Sono questi analfabeti o semianalfabeti, il tesoro umano delle organizzazioni mafiose. Combattendo l’analfabetismo e questa la sub-cultura ma soprattutto costringendo ad andare a scuola i bambini, si può sperare di contrastare la criminalità organizzata. In particolare in territorio calabrese dove l’organizzazione mafiosa è basata prevalentemente sui legami di sangue. 

di Nadia Brancalacci

Mia video-intervista sul "battibecco" tra il commissario straordinario Aldo Lombardo e alcuni politici taurianovesi

Scontro tra esponenti politici e commissione straordinaria a Taurianova, parla Angela Napoli

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martedì 9 settembre 2014

COMUNICATO STAMPA SU OPERAZIONE “LA MORSA SUGLI APPALTI PUBBLICI”



Fortunatamente nel mentre tutto il mondo politico calabrese, dico tutto, quindi anche quello ufficialmente indagato o condannato giudiziariamente, è impegnato solo ad assicurare carriere politiche nelle prossime competizioni elettorali regionali, provinciali e comunali previste in Calabria, la DDA di Reggio Calabria e le Forze di Polizia continuano nel lavoro di repressione contro la ‘ndrangheta e le sue collusioni.
L’odierna operazione, denominata “La Morsa sugli appalti pubblici” condotta dalla Polizia di Stato di Reggio Calabria, coordinata dalla DDA, assesta un nuovo e duro colpo alle potenti cosche Commisso e Aquino della ‘ndrangheta della fascia ionica reggina. E, ancora una volta, con l’arresto di Antonio Macrì, ex presidente del Consiglio comunale di Siderno, sciolto per infiltrazione mafiosa, viene evidenziato come i candidati vadano alla ricerca del voto mafioso e quale sia in Calabria il grado di collusione tra ‘ndrangheta e politica negli Enti locali.

                                           Angela Napoli
                       Presidente Associazione “Risveglio Ideale”
                    Consulente Commissione Parlamentare Antimafia

Taurianova, 09 settembre 2014


sull'Operazione antimafia che ha colpito il clan Commisso.



Mia audio-intervista 
rilasciata a 
Loredana Presta di 
Radio Azzurra