Domani ricorre il diciassettesimo anniversario della morte di Paolo Borsellino e voglio ricordarlo. Lo voglio ricordare come uomo che ha avuto un alto senso del dovere e dello Stato e che ha captato ciò che ha sempre aiutato gli uomini mafiosi: le loro collusioni con “pezzi” importanti delle Istituzioni.
Molti dei commenti che appaiono in queste ore sui vari blog, relativi alla strage di via D’Amelio, offendono, a mio avviso, la memoria di Paolo Borsellino: quella che è stata la sua ideologia politica può farmi sicuramente piacere, ma non è la catalogazione politica di appartenenza che ci aiuta davvero a rendere sacra la sua memoria. Quanti sono gli uomini di destra che hanno rinnegato la moralità, la legalità e la giustizia! Un uomo come Paolo Borsellino va ricordato per la sua vita, per il suo sacrificio, per il suo insegnamento, per quanto ha saputo lasciare in eredità a ciascuno di noi!
Accanto a Paolo Borsellino sento il dovere di non dimenticare i cinque uomini della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Sono personalmente convinta che buona parte della verità sulla strage di via D’Amelio sta scritta nelle pagine di quell’agenda rossa e che difficilmente potrà essere scoperta.
So bene cosa significa venire a conoscenza di determinate collusioni e cercare di infrangerle. So cosa potrebbe provare, se fosse ancora in vita, Paolo Borsellino nel vedersi isolato da coloro che invece avrebbero dovuto e potuto proteggerlo. So cosa si prova a dover affrontare i giorni della propria vita tirando fuori tutto il coraggio che si ha in corpo. So cosa si prova cercando “di amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”.
Proprio per questo voglio dire grazie a Paolo Borsellino: il suo insegnamento mi ha aiutata a camminare sulla strada “profumata della libertà” ed a riconoscere “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Mi inchino alla memoria di Paolo Borsellino e dei suoi cinque uomini di scorta!
Molti dei commenti che appaiono in queste ore sui vari blog, relativi alla strage di via D’Amelio, offendono, a mio avviso, la memoria di Paolo Borsellino: quella che è stata la sua ideologia politica può farmi sicuramente piacere, ma non è la catalogazione politica di appartenenza che ci aiuta davvero a rendere sacra la sua memoria. Quanti sono gli uomini di destra che hanno rinnegato la moralità, la legalità e la giustizia! Un uomo come Paolo Borsellino va ricordato per la sua vita, per il suo sacrificio, per il suo insegnamento, per quanto ha saputo lasciare in eredità a ciascuno di noi!
Accanto a Paolo Borsellino sento il dovere di non dimenticare i cinque uomini della scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Sono personalmente convinta che buona parte della verità sulla strage di via D’Amelio sta scritta nelle pagine di quell’agenda rossa e che difficilmente potrà essere scoperta.
So bene cosa significa venire a conoscenza di determinate collusioni e cercare di infrangerle. So cosa potrebbe provare, se fosse ancora in vita, Paolo Borsellino nel vedersi isolato da coloro che invece avrebbero dovuto e potuto proteggerlo. So cosa si prova a dover affrontare i giorni della propria vita tirando fuori tutto il coraggio che si ha in corpo. So cosa si prova cercando “di amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”.
Proprio per questo voglio dire grazie a Paolo Borsellino: il suo insegnamento mi ha aiutata a camminare sulla strada “profumata della libertà” ed a riconoscere “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Mi inchino alla memoria di Paolo Borsellino e dei suoi cinque uomini di scorta!
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Taurianova, 17 luglio 2009
Componente Commissione Parlamentare Antimafia
Taurianova, 17 luglio 2009
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