Da TGR Calabria del 18 luglio 2009
Ci risiamo, da quattro anni, puntualmente ad ogni inizio di stagione estiva, si apre in Calabria la questione “mare” ed altrettanto puntualmente il Governatore della Regione scarica le responsabilità dello scempio sui governanti periferici, sull’informazione e su chi osa denunziare il tutto.
Tutti ricorderanno le scuse per lo stato del mare e delle coste, chieste da Loiero all’inizio della sua legislatura, garantendo che le cose sarebbero cambiate. Fino ad oggi, purtroppo, quelle garanzie non sono state rispettate, nonostante il cambio dell’assessore al ramo e nonostante la proroga del commissariamento regionale all’ambiente. E non può essere sicuramente giustificabile il “cullarsi” sulla presenza di punti delle coste calabresi dove le acque risultano splendide.
Né serve continuare a scaricare le colpe su incivili comportamenti o su giustificate immagini televisive, senza rendere conto del perché in Calabria, nonostante l’ingente quantitativo di fondi disponibili, non sia stato varato un adeguato sistema di depurazione. Occorrerebbe dimostrare quale sia stata fino ad oggi la funzione delle Ato, se non quella di affidamento di incarichi a questo o quel “personaggio” di comodo.
Ed anche l’ultimo assessore regionale all’ambiente, Silvio Greco, nel denunziare che “l’ecosistema in Calabria è vicino al tracollo”, si copre di alibi scaricando le responsabilità. Sono sicura che l’assessore Greco, considerato anche il ruolo assunto di recente, non abbia grosse responsabilità, ma se non erro fu proprio Greco il tecnico di cui si servì Loiero, nel luglio del 2008, per essere aiutato a rispondere alle accuse che gli venivano mosse sullo stato del mare e delle coste calabresi. Ed anche allora Greco, così come oggi, ebbe a parlare della necessità di un’adeguata programmazione per risolvere il problema. Ma è impensabile parlare di programmazione ad ogni inizio di stagione estiva e poi non predisporla né tantomeno attuarla.
Come sempre la politica in Calabria, anche in questo settore, continua a delegare gli interventi alla Magistratura, vedi inchiesta “Poseidone”, vedi i recenti sequestri di depuratori mal funzionanti nel cosentino.
Il risultato è che i cittadini calabresi ed i turisti anche per l’estate corrente dovranno fare i conti con questo stato del mare e delle coste, allarmante anche per Goletta Verde, e, addirittura, senza mai essere posti a conoscenza di dove siano finiti gli ingenti finanziamenti che da 12 anni a questa parte sono giunti in Calabria grazie al commissariamento ambientale, saranno costretti ad apprendere che l’Ato di Cosenza ha bisogno, ancora, di altri 129 milioni per rendere il mare più pulito.
E dopo tutto questo come non dare la solidarietà al dottor Pino Nano ed a RAI3 regionale per i gratuiti attacchi mossi dal Presidente Loiero per il solo fatto che sono stati riportati servizi televisivi che fotografano solamente la verità.
Taurianova, 20 luglio 2009
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