lunedì 27 febbraio 2012

La Coca Cola mette a rischio la fragile economia di Rosarno


E' un amaro destino quello riservato alla città di Rosarno, anno dopo anno richiamata sulle cronache, purtroppo, per problematiche pesanti!
Alla fine di una stagiona agrumicola che, a causa del prodotto sottopagato, ha portato i produttori di agrumi a lasciare i frutti sugli alberi, sta per essere messa a rischio la già fragile economia locale, a causa della disdetta del contratto ad una Azienda da parte della multinazionale Coca Cola.
Per una multinazionale la revoca di una cinquantina di posti di lavoro è una goccia nell'ambito occupazionale, ma per un territorio già costretto ad avere il più alto tasso di disoccupazione è davvero preoccupante.
Sarebbe troppo facile criticare le motivazioni che hanno indotto la Coca Cola a questa scelta, ma penso che sia più corretto invitare questa società a fare un monitoraggio nel mondo relativo alla raccolta degli agrumi usati dalla stessa; forse, e senza forse, le disdette dovrebbe farle in altri Paesi o in altre località.

on. Angela Napoli
Coordinatrice Regionale FLI Calabria

Taurianova, 26 febbraio 2012

martedì 21 febbraio 2012

Dedichiamo l'8 marzo a Giuseppina Pesce, Maria Concetta Cacciola e Lea Garofalo.


Non ritengo di essere in ritardo nel sottoscrivere la proposta, lanciata dal direttore de “Il Quotidiano”, tendente a dedicare la giornata dell’8 marzo a Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo e Giuseppina Pesce, considerato che fin dall’agosto del 2011 ho aderito al Comitato “Chi collabora non deve morire ingoiando acido”, proprio nel tentativo di rendere merito al sacrificio di tutte quelle donne che hanno inteso ribellarsi al potere della ‘ndrangheta.
E lo faccio oggi perché, negli ultimi giorni, sono stata costretta a leggere notizie che mi portano, purtroppo, a pensare che le morti di Maria Concetta Cacciola, Lea Garofalo e Tita Buccafusca non siano nemmeno servite ad aprire la coscienza di ciascuno di noi.

giovedì 16 febbraio 2012

Necessaria per l'Italia un'efficace legge anticorruzione


Alla luce delle dichiarazioni rese nella giornata di ieri dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e della relazione odierna del Procuratore Generale Aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, ritengo si renda indispensabile che l'Italia si doti di norme e di strumenti anticorruzione che gli organismi internazionali hanno da tempo già adottato.
Quest e' stato il mio iniziale convincimento, coadiuvato da analoga posizione dell'intero gruppo di Futuro e Liberta', dal momento in cui mi e' stato affidato l' incarico di relatrice per la Commissione Giustizia sul provvedimento relativo alla prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione in discussione da mesi presso le congiunte Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati.
Il testo pero', come pervenutoci dal Senato, e' stato da me considerato "puro manifesto"

I passi in avanti del Terzo Polo in Calabria


Nel precisare che solo il coordinatore regionale ed i coordinatori provinciali FLI Calabria, sentiti i relativi esecutivi, sono autorizzati a partecipare alle trattative con i Partiti del terzo Polo e con altre Forze Politiche o Associazioni, prendo atto favorevolmente dei passi in avanti che anche nella nostra regione il FLI sta facendo nel favorire la costituzione, insieme ad UDC, MPA e API della nuova aggregazione politica necessaria a rappresentare il punto di riferimento per tutti quei cittadini che hanno perso fiducia nelle Istituzioni e che vengono attratti dall’antipolitica.
Futuro e Libertà si augura che, a partire dalla citta' di Catanzaro, capoluogo di Regione, si possa affermare quanto ricercato al tavolo delle trattative regionale e provinciale del Terzo Polo, rispetto all' individuazione di un candidato a sindaco dell' UDC sul quale far convergere, eventualmente, anche altre forze politiche moderate.
Chi milita in Futuro e Libertà non ha certamente alcuno spirito carrieristico,

mercoledì 15 febbraio 2012

La politica deve estirpare collusione e malaffare

Ritengo non si possa rimanere silenti o impassibili innanzi all’ondata di scioglimento di consigli comunali per infiltrazioni mafiose che nelle ultime settimane sta coinvolgendo realtà delle province di Reggio Calabria e della Liguria, a dimostrazione delle collusioni che la ‘ndrangheta è riuscita a crearsi con gli Enti Locali, ma con le Istituzioni tutte. L’encomiabile lavoro profuso dalla Magistratura e Forze dell’Ordine reggine ha sicuramente intaccato l’area militare delle cosche della ‘ndrangheta, ma lo scioglimento di Enti Locali per infiltrazione mafiose e le commissioni d’accesso attualmente operanti in altri Enti, tra i quali il Comune di Reggio Calabria, sono sintomatici della nuova pericolosa capacità di mimetizzazione dell’organizzazione criminale calabrese. Fermo restando che non ci sottraiamo dall’immaginare che molte collusioni vengono attuate da funzionari e dipendenti e, quindi, dal personale amministrativo dei vari Enti, non possiamo concepire una politica “sorda, cieca e muta”, risveglia, solo a parole, quando arrivano gli interventi giudiziari o amministrativi, per poi ripiombare nel “sonno” utile ad acquisire posizioni di potere. Credo sia giunto il momento di sollecitare le singole comunità alla “partecipazione attiva” utile a spronare il mondo politico verso quella responsabilità, finora pressoché assente, ma necessaria ad estirpare collusioni e malaffare. 

On. Angela NAPOLI 
Capo Gruppo FLI Commissione Parlamentare Antimafia 

Roma, 15 febbraio 2012

Ferma condanna per l'attentato al Sindaco di Taurianova (RC)


La contrapposizione politica non può esimersi dall’esprimere ferma condanna contro il vile attentato che ha colpito il sindaco del Comune di Taurianova, Domenico Romeo.
Il nuovo atto intimidatorio intacca ancora una volta l’intera Città che non riesce a mutare l’immagine che la vuole costantemente indicata nella sua negatività.
Anche questo attentato è indicativo di come la criminalità locale intenda evidenziare le sue volontà che dovranno essere spente attraverso l’individuazione e la repressione dei responsabili.

On. Angela NAPOLI
Capo Gruppo FLI Commissione Parlamentare Antimafia

15 febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

L'UDC calabrese mantenga gli impegni per il Terzo Polo


Prendo atto, dalle notizie apparse sulla odierna stampa regionale, della inaspettata “fuga in avanti” attuata dall’UDC Calabria, con la proposta di avallare larghe intese per la prossima competizione elettorale amministrativa, ancor prima di definire scelte interne al Terzo Polo, così come concordato al tavolo politico dello stesso.
La “fuga in avanti” dell’UDC e la dilatazione dei tempi di scelta portano il FLI Calabria a non sentirsi più vincolato alle trattative in corso quale componente del Terzo Polo, con conseguente libertà di scelte politiche che saranno deliberate dal Coordinamento regionale del FLI, già convocato per venerdì 10 febbraio 2012.
Va, infatti, ricordato all’opinione pubblica che gli impegni assunti dai quattro Partiti (UDC- FLI – API - MPA) calabresi del Terzo Polo andavano verso l’individuazione di candidature interne sulle quali eventualmente far convergere altri consensi. Prendiamo atto che nell’UDC calabrese prevalgono i vincoli con il PDL, partito dal quale Futuro e Libertà non può che mantenere la dissociazione per cui è nato.
Sento, infine, il dovere di chiarire inequivocabilmente che il FLI associato con il PDL Calabria avvalorerebbe il “modello Reggio”, rilevatosi fallimentare, innanzitutto sotto quell’aspetto legalitario posto a base dei valori costitutivi di Futuro e Libertà per l’Italia.

On. Angela NAPOLI
Roma, 07 febbraio 2012

mercoledì 1 febbraio 2012

Non serve più l’antimafia parolaia...


Partecipo sempre all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria non solo per un doveroso riguardo alla Magistratura, ma anche per conoscere lo status della lotta alla ‘ndrangheta dopo l’encomiabile attività di contrasto profusa da Magistrati e Forze dell’Ordine.

Nessuna sorpresa nell’ascoltare della “colonizzazione” della ‘ndrangheta in Lombardia; grande amarezza, invece, nel dover prendere atto delle allarmanti cifre evidenziate nella relazione del Procuratore della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, dalle quali si evince che la densità pervasiva della ‘ndrangheta nella provincia reggina non trova riscontro in altre parti