martedì 25 settembre 2012

La "chiamata alle armi" del Sindaco Arena

Mi trovo in Germania con una delegazione della Commissione Parlamentare Antimafia Italiana e non sono rimasta indifferente allorquando e' rimbalzata la notizia della nuova "chiamata alle armi" rivolta dal Sindaco di Reggio Calabria. 
E' comprensibile che il Sindaco Arena trovandosi con l'acqua alla gola cerchi qualsiasi scialuppa di salvataggio, ma non posso accettare che il principale garante della città continui ad aiutarla a "sprofondare". 
Da tempo il Sindaco Arena ed il suo "contorno", sottraendosi alle proprie responsabilità, ribaltano accuse su giornalisti e politici i quali, alla luce delle note vicende giudiziarie e amministrative che hanno coinvolto il locale Ente comunale, fanno appello agli Organismi preposti al fine di ripristinare quella legalità necessaria a qualsiasi Comunità democratica e senza la quale viene abbattuta qualsiasi forma di convivenza civile.
 Le "bombe" sulla città di Reggio Calabria ormai sono state già gettate da tutti coloro che fino ad oggi hanno gestito la "cosa pubblica" all'insegna della illegalità, delle collusioni e del malaffare; da tutti coloro che hanno contribuito a definire il crollo del c.d. "modello Reggio". 
Sono sicura che la maggioranza dei cittadini reggini ha sete di giustizia e verità, senza le quali accrescerebbero solo la sfiducia nelle Istituzioni ed il rifugio nell'antipolitica! 

 on. Angela NAPOLI 
 Coordinatrice Regionale FLI Calabria 

 Berlino, 25 settembre 2012

giovedì 20 settembre 2012

Verità e Giustizia per Reggio Calabria


Le numerose inchieste giudiziarie, gli interventi delle Magistrature reggina e milanese, le delibere della Corte dei Conti, le relazioni del Ministero dell’Economia e della stessa Procura reggina sui conti del Comune, hanno conclamato responsabilità ben note e che, decisamente, hanno inciso sull’immagine dell’intera città di Reggio Calabria, la cui maggioranza degli abitanti è costituita da gente onesta e che nulla ha da “spartire” con la criminalità organizzata e con il malaffare.
Per tale motivo reputo strumentale demagogico ed offensivo dover apprendere che anzichè chiedere la sottoscrizione di un “manifesto di scuse” da parte di coloro che si sono resi responsabili dell’offuscamento della città, oggi ci sia qualcuno che si premura di far sottoscrivere un manifesto il cui contenuto, a mio avviso, non solo continua ad affossare l’immagine positiva di Reggio Calabria, ma tende a delegittimare il proficuo lavoro della Magistratura e degli Organismi inquirenti.
Non ho mai inteso diffamare o criminalizzare la Città di Reggio Calabria, dove ho trascorso i miei anni liceali, ho tuttavia sempre cercato di mettere in guardia i suoi abitanti rispetto a presenze, collusioni ed interessi che finiscono coll’annientare la libertà di tutti.
Oggi sento il dovere di fare appello alla massima collaborazione affinché si possa arrivare a definire la verità e la giustizia, senza le quali i cittadini reggini non riacquisteranno mai quella libertà dovuta a qualsiasi Comunità democratica.
Non è sicuramente con le pressioni esercitate per cercare di occultare le verità che si aiuta la città!

On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Parlamentare Antimafia

Roma, 20 settembre 2012