Risposta scritta pubblicata venerdì 27 marzo 2009
Risposta. - Nei mesi di dicembre e gennaio 2009 l'intera penisola è stata interessata da una diffusa ondata di maltempo e, in particolare, la Calabria è stata caratterizzata da precipitazioni persistenti che, seppure con intensità relativamente modeste, hanno riversato sul territorio ingenti volumi di pioggia.
Questi ultimi hanno aggravato il preoccupante stato in cui versa il territorio regionale, determinando problematiche costituite non tanto dall'esondazione dei bacini, in grado di determinare le piene più rovinose se sollecitati da impulsi brevi ed intensi, ma da un dissesto idrogeologico di versante.
Già dalla serata del 9 dicembre, una perturbazione di origine atlantica ha generato sull'Italia una rilevante fase di maltempo, caratterizzata da manifestazioni nevose al nord e da precipitazioni, anche temporalesche, accompagnate da forti venti e mareggiate, al centro sud.
Nelle giornate dal 10 al 13 dicembre si sono verificate piogge moderate, localmente molto elevate, sulla regione Calabria che hanno superato, diffusamente, i 200 mm e, localmente, i 300 mm.
I quantitativi delle precipitazioni hanno comportato un superamento, seppure locale, delle soglie pluviometriche relative a livelli di criticità elevata, con tempi di ritorno almeno ventennali.
L'entità delle piogge ha determinato l'attivazione di dissesti idrogeologici ed idraulici dovuti a fenomeni di instabilità dei versanti di tipo superficiale di limitate dimensioni, nonché il generarsi di deflussi superficiali in grado di impegnare significativamente il reticolo idrografico secondario e, in condizioni di media saturazione dei terreni, come in questo caso, anche il reticolo principale. A ciò si sono aggiunti altri fenomeni in atto, quali venti e mareggiate, che hanno ulteriormente aggravato gli effetti sul territorio.
Anche dalla metà del mese di gennaio la regione Calabria ha continuato ad essere interessata da fenomeni meteorologici abbastanza persistenti, caratterizzati da precipitazioni estremamente abbondanti, accompagnate da un'intensa attività elettrica e da venti di burrasca.
Dopo una breve pausa concessa dal maltempo, a partire dal pomeriggio del 20 gennaio è ripresa una nuova importante fase temporalesca, caratterizzata dal succedersi di diversi impulsi perturbati, di cui il più rilevante si è manifestato nei giorni 24 e 25 gennaio.
L'evento più grave che, purtroppo, ha causato la perdita di due vite umane ed il ferimento di persone, si è verificato la sera del 25 gennaio su un tratto dell'autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria), dove un fenomeno di dissesto, iniziato come soil slip (scivolamento del suolo), si è evoluto in movimento franoso di tipo complesso, provocando il conseguente cedimento del muro di contenimento in cemento armato e delle barriere paramassi sopra di esso installate. Tale fenomeno ha determinato il blocco della circolazione all'altezza del km 283 in direzione sud, tra gli svincoli di Rogliano e Altilia-Grimaldi, con la deviazione del traffico verso l'uscita Cosenza nord...... [Leggi tutto]
Questi ultimi hanno aggravato il preoccupante stato in cui versa il territorio regionale, determinando problematiche costituite non tanto dall'esondazione dei bacini, in grado di determinare le piene più rovinose se sollecitati da impulsi brevi ed intensi, ma da un dissesto idrogeologico di versante.
Già dalla serata del 9 dicembre, una perturbazione di origine atlantica ha generato sull'Italia una rilevante fase di maltempo, caratterizzata da manifestazioni nevose al nord e da precipitazioni, anche temporalesche, accompagnate da forti venti e mareggiate, al centro sud.
Nelle giornate dal 10 al 13 dicembre si sono verificate piogge moderate, localmente molto elevate, sulla regione Calabria che hanno superato, diffusamente, i 200 mm e, localmente, i 300 mm.
I quantitativi delle precipitazioni hanno comportato un superamento, seppure locale, delle soglie pluviometriche relative a livelli di criticità elevata, con tempi di ritorno almeno ventennali.
L'entità delle piogge ha determinato l'attivazione di dissesti idrogeologici ed idraulici dovuti a fenomeni di instabilità dei versanti di tipo superficiale di limitate dimensioni, nonché il generarsi di deflussi superficiali in grado di impegnare significativamente il reticolo idrografico secondario e, in condizioni di media saturazione dei terreni, come in questo caso, anche il reticolo principale. A ciò si sono aggiunti altri fenomeni in atto, quali venti e mareggiate, che hanno ulteriormente aggravato gli effetti sul territorio.
Anche dalla metà del mese di gennaio la regione Calabria ha continuato ad essere interessata da fenomeni meteorologici abbastanza persistenti, caratterizzati da precipitazioni estremamente abbondanti, accompagnate da un'intensa attività elettrica e da venti di burrasca.
Dopo una breve pausa concessa dal maltempo, a partire dal pomeriggio del 20 gennaio è ripresa una nuova importante fase temporalesca, caratterizzata dal succedersi di diversi impulsi perturbati, di cui il più rilevante si è manifestato nei giorni 24 e 25 gennaio.
L'evento più grave che, purtroppo, ha causato la perdita di due vite umane ed il ferimento di persone, si è verificato la sera del 25 gennaio su un tratto dell'autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria), dove un fenomeno di dissesto, iniziato come soil slip (scivolamento del suolo), si è evoluto in movimento franoso di tipo complesso, provocando il conseguente cedimento del muro di contenimento in cemento armato e delle barriere paramassi sopra di esso installate. Tale fenomeno ha determinato il blocco della circolazione all'altezza del km 283 in direzione sud, tra gli svincoli di Rogliano e Altilia-Grimaldi, con la deviazione del traffico verso l'uscita Cosenza nord...... [Leggi tutto]
Nessun commento:
Posta un commento