giovedì 12 marzo 2009

Antonio Nicolò: "la sanità calabrese va commissariata"

Perdincibacco, anche uno stupido capirebbe che la sanità calabrese và commissariata.
A fronte di una situazione disastrosa, ad un deficit di 2 miliardi di euro, vicino alla bancarotta, ad una gestione (a voler essere benevoli) “allegra”, alla commistione politico-mafiosa ed alla mancanza di adeguati controlli contabili, viene difficile capire cosa aspetta il Governo a mandare un commissario in Calabria.
Se si vuole, si può continuare a perdere tempo (tatticismo politico ?) ma sono certo che altra soluzione non può esserci.
Naturalmente (passatemi questa assurdità), do per scontato che, il commissario non dovrebbe essere Loiero !
Perché il commissariamento ? Risposta facile, logica e soprattutto scontata: i “nostri cari” politici passati-presenti (e forse anche futuri !?) non hanno alcuna credibilità ormai.
Se alla “mensa della sanità”, si sono seduti tutti “banchettando dionisiacamente” e consumando l’ “orrendo pasto” incuranti della salute altrui, se la “fame bulimica” non si sazia mai, ne consegue che dobbiamo allontanarli al più presto, prima che si “pappano” anche le ultime briciole
Analisi questa non fantasiosa ma reale, anzi, a tratti, surreale.
Consentitemi un garbato scetticismo verso chi manifesta e propone soluzioni adeguate (leggasi piano di rientro) e verso chi, dall’altra parte, si indigna (abbiano almeno il pudore di stare zitti !).
I musicanti sono cambiati la musica (purtroppo) è rimasta la stessa.
E già, perché in questa “orgia “ nessuno (destra e sinistra) ha disdegnato l’invito ! Neanche quelli che hanno avuto il ruolo di spettatori passivi.
E’ tempo di voltare pagina, di cambiare registro, di mettersi la mano sulla coscienza (Coscienza ? Chi è costei ?) e lasciare fare ad altri ciò che nessuno, sino ad oggi, è stato in grado di fare.
Perdonatemi, volevo dire che hanno fatto: danni ed anche enormi !
Gli ospedali “ad personam” (per usare un termine caro alla sinistra) quale fonte di serbatoio-voti sono un esempio tangibile.
Oggi questi ospedali hanno le sembianze di zombie se non di fantasmi.
Su cosa bisogna incidere (prestazioni ospedaliere, farmaceutica, beni e personale) e su cosa bisogna impegnarsi (garanzia di gestione, miglioramento dei servizi e “frattaglie varie”) è notorio a tutti e pertanto non continuate a “ciarlare”!
Ma se si sa come agire, sorge spontaneo chiedersi: perché non lo si è fatto prima, considerato che il disastro era già noto ?
Altrettanto spontaneo viene da chiedersi: se non lo si è fatto sino ad oggi, chi ci garantisce che in futuro ciò verrà fatto ?
La risposta è sempre la stessa: non certo questa classe politico- digerente (non dirigente).
Ci vuole una bonifica, una “derattizzazione” nella sanità, ed a farlo non possono essere certo gli artefici di questo disastro.
I Calabresi, oggi, sono privati dei servizi essenziali in linea con gli standard nazionali: non è più neanche sufficiente rivolgersi a Camillo de Lellis o ad altro santo similare.
Si è stufi di vedere delineare le linee, concertare le concertazioni, programmare la programmazione, invocare il rigore, minacciare le sanzioni per poi….. essere trattati da coglioni !
Ed a farlo in questo caso (la beffa del destino) sono degli eunuchi !
Ci vogliono risposte chiare, rapide, semplici, efficaci e soprattutto risposte i cui effetti siano immediatamente visibili: in primis commissariamento.
So anche che con il commissariamento, toglieremmo la patata bollente dalle mani di Loiero, ma una ustione palmare e poca cosa rispetto alla “carbonizzazione” cui è sottoposto il povero cristo di ammalato.
Sono certo che, lo stesso Loiero sarebbe felicissimo di disfarsi di questo “cadavere della sanità”, in avanzato stato di decomposizione, e che comincia ad emanare un odore nauseabondo.
A proposito di nausea, credo (se non lo si è ancora capito) che i cittadini siano stra-nauseati nel vedersi trattati (nella migliore delle ipotesi), come ospiti indesiderati della sanità: se non ci fossero gli ammalati a rompere, lor signori potrebbero lavorare (si fa per dire) indisturbati.
Cari amici miei, se non lo avete capito, siamo arrivati al capolinea: oltre non si può andare.
Azzeriamo tutto ! Ripartiamo, facendoci aiutare da chi non ha interessi (particolarti) da difendere se non quelli della salute del cittadino, selezioniamo personale qualificato (concorsi per i manager e non appendici del politico di turno), ridiamo vita alla meritocrazia, responsabilizziamo il personale, qualifichiamolo, incentiviamolo e gratifichiamolo, mettiamolo in condizioni di dare il meglio di se e soprattutto ……non badiamo a spese !
Almeno in questo (nelle spese) avete già dato ampia dimostrazione di essere bravi !
Antonio Nicolò
Capogruppo di Alleanza Nazionale al Comune di Reggio Calabria

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