mercoledì 28 novembre 2007

La solidarietà per gli autori del Libro "La società sparente"

Appaiono gravi e preoccupanti gli atti intimidatori subiti da Emiliano Morrone (giornalista, regista e autore teatrale) e Francesco Saverio Alessio (architetto), autori del libro “La società sparente”. Il libro racconta l’obbligata fuga dalla terra d’origine, causata, quasi sempre, dal mondo politico calabrese colluso ed affaristico, e non certamente garante delle esigenze della collettività. Nel libro, con grande coraggio, gli autori denunciano ciò che, a partire da San Giovanni in Fiore, sta avvenendo in Calabria in termini di malaffare, corruzione, traffici illeciti e di rapporti tra ‘ndrangheta e politica. Vengono analizzate parte delle cause che hanno contribuito a rendere la ‘ndrangheta l’organizzazione criminale più potente e più pericolosa.
Probabilmente le storie ed i fatti descritti nel libro non sono piaciuti a qualche “protagonista”, il quale ha pensato bene di mettere in atto tentativi per scoraggiare ed isolare coloro che sentono il dovere morale di abbattere quel muro, dietro il quale si intrecciano e si proteggono i vari interessi.
Non ama certo il proprio Paese chi ha paura delle verità,anche e soprattutto di quelle che fanno maggiormente male!
Nell’esprimere la mia sincera solidarietà ad Emiliano Morrone ed a Francesco Saverio Alessio, li sollecito a continuare nella loro meritoria opera, al fine di contribuire a quella rivoluzione culturale necessaria a creare un futuro di speranza per i nostri giovani.

On. Angela Napoli

Roma, 27 novembre 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La gente onesta è sempre solidale con chi denuncia realtà difficili.
Mi ritengo fortunato e sono orgoglioso di avere in Calabria persone che utilizzano vari mezzi per gridare ad alta voce questa schifosa politica calabrese.
Speriamo che il prossimo libro sia titolato "Giustizia è fatta".

Vincenzo Carlini

Anonimo ha detto...

esprimo piena solidarietà agli autori del libro vittime di atti intimidatori.
come familiare di una vittima innociente della criminalità organizzata di stampo mafioso,o meglio di stampo 'ndranghetistico',non posso che invitare i due autori a continuare nella loro opera di denuncia del malaffare,delle collusioni tra mafia e politica,dei giochi di potere della politica calabrese, finalizzati solo ed esclusivamente ad avvantaggiare le cosche per il perseguimento delle loro finalità criminose e criminali.
la nostra è una terra che ha bisogno di essere totalmente per intero,dal pollino allo stretto,di essere arata e preparata per una nuova semina.
e tutte queste iniziative di denuncia e di sensibilizzazione,l'aratro appunto,servono e sono indispensabili,per la semina,cioè il risveglio delle coscienze,il ripristino di principi di legalità e trasparenza, la presa di coscienza da parte dei calabrese della necessità di alzare la testa,mettersi a schiena dritta,non asservirsi alla politica dei fannulloni perchè la politica,come dice la frase che indroduce a questo blog,la politica è totale servizio alla collettività,e non la collettività al totale servizio del politico o dei politici.
si continui a denunziare le collusioni,si continui a scoperchiare i legami tra politica e massoneria deviata,tra politica e 'ndrangheta,tra eletti e criminali.
è l'unica strada per il risveglio sociale,per il riscatto totate,per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
un saluto alla gent.ma on.le angela che come sempre instancabile nella sua missione di contrasto alle cosche ed alle collusioni mafia-politica.