domenica 11 novembre 2007

PREGHIERA DEL GOVERNATORE LOIERO: SIGNORE FAMMI SEMPRE TROVARE UN PARTITO CHE MI GARANTISCA LA POLTRONA

Agazio Loiero, eletto nel 2005, nella coalizione dell’Unione, Presidente della Giunta Regionale della Calabria, ha sempre avuto un solo credo politico, quello della “poltrona”, se è vero come è vero che ha fatto parte dei seguenti partiti: Democrazia Cristiana, Partito Popolare, Patto per l’Italia, Centro Cristiano Democratico, Cristiani Democratici per la Repubblica, Unione Democratica per la Repubblica, Unione dei Democratici per l’Europa, Democrazia e Libertà – La Margherita, Partito Democratico Meridionale(da lui fondato) ed oggi Partito Democratico.
In tutti questi passaggi è riuscito sempre a garantirsi qualche poltrona: consigliere comunale dal 1980; segretario provinciale della DC dal 1984; deputato nel 1987 e riconfermato, per il secondo mandato, nel 1992; senatore nel 1996; sottosegretario ai Beni Culturali nel 1998 con il primo Governo D’Alema; ministro per i Rapporti col Parlamento nel 1999 con il D’Alema bis; nel 2000 assume l’incarico di ministro per gli Affari regionali nel Governo Amato; nel 2001 nuovamente eletto deputato e nominato vicepresidente del gruppo parlamentare della Margherita. Da deputato viene eletto, nel 2005, Presidente della Giunta della Regione Calabria e con questa carica, solo un anno dopo, fonda il suo Partito Democratico Meridionale; oggi, sempre da Governatore calabrese, viene proposto quale Presidente dell’Assemblea costituente del cosiddetto nuovo PD regionale.
Il tutto, naturalmente, con buona grazia di Prodi e Minniti!
Dimenticavo di ricordare la sua ultima vicenda giudiziaria: richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed alla turbativa d’asta nel settore della sanità calabrese.
Ma c’è l’ultimissima chicca: Loiero si sta accingendo a varare ben la sua quarta Giunta regionale, designando persino un magistrato quale vice presidente, naturalmente per continuare a garantirsi la poltrona!
E domani dove troveremo Agazio Loiero? Certamente su una poltrona di un qualsiasi partito che continuerà a garantirgliela!
Ecco chi governa questa povera Regione!

On. Angela Napoli
Taurianova, 11 novembre 2007

9 commenti:

Anonimo ha detto...

La Mastellite sta invedendo tutta l'Italia e sarà fifficile trovare un rimedio per questo virus.
Immagino come saranno contenti i costruttori di poltrone e la loro vendita.
Agazio Loiero è come i gatti ha 9 vite e una faccia di S....Bronzo che hanno solo chi ha studiato a Ceppaloni University.

Antonio

Anonimo ha detto...

Come possono accettare i votanti di sinistra un Loiero che li rappresenti dopo tutte quelle e queste schifezze politiche di governo regionale?
Se Minniti propone Loiero forse queste sono le possibili ragioni:

1 - Non ha altri candidati che abbiano la capacità di Loiero di saper "gestire" gli uomini;

2 - Minniti e la nomina Loiero non spezza quei meccanismi strani della politica calabrese e dà continuità al malaffare;

3 -Minniti sa di essere alla frutta e nominare Loiero significherebbe fare il ruttino finale per poi digerire;

4 - Minniti è diventato il n.1 del PD ricattato da Loiero, che oggi si è messo da parte con la consapevolezza che sarebbe stato ripescato dal n.1.

Anonimo ha detto...

Salve On.Angela Napoli.Io sono un giovane sangiovannese che oggi l'ha sentita parlare grazie alla presentazione del libro "La società sparente".Sono rimasto entusiasmato dal vostro vigore e soprattutto dal vostro senso di lotta che condivido pienamente.Lei oggi a tutti noi che la stavamo ascoltando ci ha consigliato di andare sul suo blog e leggere l'articolo sulla "scalata" del signor Loiero...ebbene io l'ho fatto e dopo l'incontro di oggi guardo al domani non con rassegnazione ma bensi con un forte senso di indignazione e una voglia stupenda di lottare per la mia terra.Grazie...

Anonimo ha detto...

saluto affettuosamente l'on.le napoli,che come sempre nell'esercizio delle sue funzioni di parlamentare e di componente della commissione antimafia,non abbassa mai il livello della sua attenzione verso i fatti e le vicende della nostra Regione.
Su questo Consiglio Regionale e su questa Giunta on.le Napoli non abbiamo più nè parole nè argomentazioni per definirle.Sono sotto l'occhio di tutti,ma non solo a livello regionale,il che sarebbe una cosa relativamente meno drammatica,ma sono sotto l'occhio di tutto il Paese e vengono presi come il caso emblematico di come certa politica sia diventata "sfacciataggine" sia diventata "casta" sia diventata "irresponsabile" e di "cattivo esempio".
un Consiglio Regionale ed una Giunta di inquisiti,dal Presidente della Giunta al suo Vice alle decine di consiglieri sottoposti ad idagine perv reati gravissimi,imporrebbe una scelta netta da parte di chi disse in campagna elettorale che "la calabria è la Regione prediletta".
Ma siccome l'on.le Loiero,abile nel districarsi e tenere le mani in pasta tiene sotto scacco non solo la Regione ma anche il Governo nazionale col voticino di qualche senatore calabrese,ex forza itlia,dai Palazzi Romani,nessun passo può essere fatto per questa Regione,pena la caduta del Governo stesso.
E comunque,grazie a Dio,abbiamo ancora qualche baluardo di libertà e di costante e continua vigilanza sulle vicende.
continui on.le Napoli in questo perchè il popolo degli onesti ne ha veramente bisogno.

Anonimo ha detto...

Se veramente esiste una giustizia politica e divina allora il signor Loiero dovrebbe cominciare a pregare per altri motivi.Dovrebbe pregare per trovare una cella degna della sua sfacciataggine e dovrà abituarsi a stare seduto sulla sedia.
On.Napoli prima o poi riusciremo, ognuno con i propri mezzi, a far cadere questo governo calabrese di politici falliti e se cade questo, per effetto domino dovrà cadere quello nazionale.
Spero che tutto ciò non sia solo utopia.

Andrea Vecchio

Anonimo ha detto...

ON.le Napoli,
sono un professionista che lavora da anni a S. Giovanni in Fiore. Ho ascoltato con molto interesse e stima il suo intervento nel pomeriggio del 11.11.2007 in occasione del libro "La società Sparente". Volevo intervenire per sottoporle alcune domande ma purtroppo non mi è stato possibile. Apprezzo le sue parole. Ma volevo porle un quesito: è vero che i giovani calabresi devono svegliarsi per lottare contro questa società clientelare, ma non sarebbe meglio se gli stessi giovani siano incentivati dai loro rappresentanti politici? mi spiego. Se ci fosse un riferimento politico locale a cui i giovani possano fare riferimento, non crede che sia più facile per gli stessi ribellarsi e lottare per un cambiamento societario? Credo che manchi proprio un punto di riferimento tra i giovani (sfiduciati) ed il potere della politica (onesto e rispettoso della legalità come lei On.le). Credo che in caso contrario le manifestazioni di piazza rimangano delle mosche bianche destinate al dimenticatoio del tempo. Ne ho visti tanti di giovani vogliosi di un cambiamento che hanno lottato con tutte le loro forze ma si sono scontrati contro i muri di gomma della politica, "sparendo" dalla calabria sfiduciati.
Credo che questo sia il primo passo: avere come riferimento un politico, un amministratore su cui puntare.
Foglia

Anonimo ha detto...

La situazione politica della Giunta regionale calabrese è il simbolo del legame forte fra mafia e politica. E' giusto essere garantisti e noi lo siamo per storia, ci hanno portato ad esserlo a causa di una certa magistratura deviata colpevole della sfiducia nazionale che prova la popolazione per la giustizia, ma non si può essere garantisti verso chi oggi amministra la nostra regione. E' mortificante per un regione bella e vivace come la nostra. E chiunque ama un minimo la Calabria, chiunque senta dentro se l'appartenenza forte a questa terra, chiunque abbia un minimo senso dello Stato deve assolutamente fare il possibile affinchè ci sia giustizia! Anche questa amministrazione è una forma di mafia. La mafia dai colletti bianchi che non si macchia di sangue, ma che uccide la nostra società perchè la porta al collasso.Non permette alcuna forma si sviluppo, non lascia spazio a chi siede fuori dalle stanze dei bottoni, soffoca tutto quindi alimenta il degrado etico, politico, culturale, delle infrastrutture, che purtroppo oggi vige nella nostra amata terra! E' per fermare tutto questo che non possiamo più restare a guardare, noi che non siamo mai rimasti a guardare, accettando tutto ciò che ci venisse calato dall'alto! Ora basta, la Calabria non deve essere il feudo di nessuno, basta giochi di potere, basta frasi insinuose, forse qualcuno ha dimenticato le frecciatine fra Loiero e Crea all'indomani dell'omicidio fortugno, entrambi dello stesso partito, dove Loiero invita Crea a dimettersi per via delle indagini a suo carico e Crea ribatte molto tranquillamente invitandolo a dimettersi insieme a lui!E' scandaloso! e non voglio continuare...ora basta!

SE NULLA CAMBIERA' LOTTA DURA SARA'!

Angela

Anonimo ha detto...

Agazio Loiero, passato a suo tempo dall’ Udeur alla Margherita, ora si presenta con una sua lista indipendente alle elezioni del 9 aprile 2006. Presidente della Regione Calabria. Ex senatore, è stato ministro degli Affari regionali del secondo governo Amato; già sottosegretario e poi ministro nel primo e nel secondo governo D'Alema.

Sotto processo per due anni presso l'ottava sezione del Tribunale di Roma per abuso d'ufficio per la seguente vicenda:

Negli anni '90, quando era nella DC calabrese, e poi in Parlamento, ottenne dal Servizio Segreto Civile due "segretarie in appalto", Anna Maria Santaniello e Anna Maria Ferrante, che però utilizzava (spesate e stipendiate, ovviamente, dallo stesso Sisde) per battere a macchina e classificare il suo enorme schedario di richieste di raccomandazione. Le stesse segretarie hanno raccontato la vicenda con profusione di particolari. In qualità di ministro (prima dei Beni Culturali, poi degli Affari Regionali), Loiero riuscì a rimandare le udienze decine di volte, adducendo impedimenti di servizio: un antesignano del "metodo Previti".

Il 20 luglio 2000, nell'udienza che doveva essere dedicata alla requisitoria del pm Bruno, ci fu l'ennesimo rinvio di ben quattro mesi. Ma, nel frattempo, nel settembre del 2000, giunse la salvifica e tanto attesa prescrizione. (tratto dal libro: “Berlusconia: ultimo atto”, di G.Serra, M. Ottanelli, M. Sedda, D. De Jong).

Bravo Loiero Rappresenti degnamente questo paese italiano.Il tuo curriculum è adatto a qualsiasi poltrona istituzionale.Bravo!

Anonimo ha detto...

La figlia di Loiero alla corte di Saccà a Rai Fiction
14/12/07 - Catanzaro


PARENTOPOLI Tutti i retroscena dell’affaire tra il presidente della giunta e il numero uno di Rai fiction che ieri si è dimesso

La prima figlia, Valentina, gliel’ha s i s t e m a t a Berlusconi, la seconda, Francesca, lavora a stretto contatto con Agostino Saccà, il calabrese dop inquisito insieme al Cavaliere. Francesca Loiero è stata assunta a Rai Fiction da diversi mesi, anche se ancora il suo contratto non è definitivo. Fedele al centrosinistra da otto anni, ma grato (di fatto) al centrodestra, il governatore, questa seconda assunzione in famiglia, se la sarebbe costruita da solo. Contatti con Saccà, la location per Gente di Mare e, soprattutto, il grande, faraonico progetto di Lamezia Terme che aveva ricevuto l’assenso del Presidente. La Regione avrebbe partecipato (parteciperà, se l’operazione andrà in porto) con le più ampie risorse disponibili da parte di Catanzaro. Loiero e Saccà avevano un grande feeling, consolidato dagli interventi di Nicola Adamo, l’assessore regionale al turismo che a Roma andava spesso a trovare l’uomo che è stato per tanti anni il “deus ex machina” di viale Mazzini, più potente del cavallo che instrada nell’ingresso principale. Quanti soldi ha speso la Calabria fra film commission e contributi vari? Pochi, almeno apparentemente, tanti, invece, se proiettati nell’immaginario futuro. “Non vorrei che ci fosse un disegno per portare i soldi altrove” ha detto precipitoso, ieri, il portavoce di Loiero, Lullo Sergi. Sergi ha ricordato le visite di produttori tedeschi (ed i tedeschi, quando vengono da noi generalmente prendono i soldi e scappano) e le delegazioni nutrite che si univano ai canti ed ai suoni di sirene festanti. “Il presidente Loiero - ha detto ancora Sergi - ha sempre sostenuto in maniera pubblica e trasparente il progetto della città della fiction perchè è utile e può dare ricadute economiche alla Calabria”. Qual’era il finanziamento previsto dall’idea di Saccà? Da quello che si dice, almeno 7-8 milioni di euro in un quinquennio, solo di risorse pubbliche infrastrutturali a fondo perduto per costruire tutto il sistema delle location, per trasferire il concetto degli studios in Calabria e realizzare tutte le grandi produzioni industriali. L’assunzione della figlia di Loiero a Rai Fiction quando è avvenuta? Certo, in coincidenza con il suo mandato di governatore e, probabilmente, con l’avvio dei progetti di collaborazione fra i due soggetti istituzionali. Adesso qualcuno dirà, magari Sergi, che la figlia di Loiero è brava, che ha un curriculum prestigioso, che non si possono veramente mettere insieme, sullo stesso piano, fatti completamente diversi. Ma i fatti sono uguali, identici nella formulazione, ed il sospetto è tremendo.