sabato 16 maggio 2009

E' necessario garantire la serenità nella campagna elettorale di Filandari (VV)

Nei giorni scorsi, con un atto ispettivo, ho cercato di richiamare l’attenzione del Ministro dell’Interno per garantire libertà e sicurezza a tutti i candidati per il rinnovo dell’Amministrazione nel Comune di Filandari. Alla luce, però, dell’accanimento criminale sull’intero territorio vibonese, credo sia necessario un immediato intervento delle Istituzioni preposte. Sette risultano già i Comuni della provincia di Vibo Valentia i cui Consigli sono stati sciolti per inquinamento mafioso e per altri due, Fabrizia e Nardodipace, le relazioni delle rispettive Commissioni d’accesso sono state trasmesse al Ministero dell’Interno, a dimostrazione della capacità della ‘ndrangheta di permeare la pubblica amministrazione. Atti intimidatori e pressioni vengono attuati, oltre che nel Comune di Filandari, in altri Comuni del vibonese, laddove è in corso la campagna elettorale per il rinnovo delle locali amministrazioni. Tra l’altro potrebbe essere il risultato di “pressioni varie” le situazioni dei Comuni di Zaccanopoli e Zambrone, laddove è in competizione un’unica lista elettorale. Non v’è dubbio che quanto sta accadendo sia attribuibile alla criminalità organizzata, ma anche a quella parte di amministratori e candidati che colludono con la stessa.
Per tale motivo, oltre agli interventi necessari ed urgenti da parte di coloro che sono preposti al controllo, alla sicurezza e alle indagini, occorre un’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini delle comunità vibonesi. Nessuno può più far finta di non sapere e di non conoscere, in particolare nei piccoli centri, ognuno non può più continuare ad eleggere all’amministrazione pubblica, personaggi imparentati o collusi con la criminalità. Ogni candidato, poi, dovrebbe trovare la forza di rigettare qualsiasi proposta di consenso che provenga da ambienti malavitosi, senza che ciò avvenga magari solo a parole.
Tra l’altro, proprio perché sicura del dominio in quel territorio della massoneria deviata, non posso che chiedere l’attenzione di contrasto anche su tale ambiente.
Solo così anche il territorio vibonese potrà aspirare ad un vero riscatto.

On. Angela Napoli
Componente Commissione Parlamentare Antimafia

Taurianova, 15 maggio 2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi complimento per l suo articolo.
Purtroppo nei piccoli paesi della provincia di Vibo Valentia e non solo, questa e' la magra realta'.
Ed e' deplorevole vedere questi personggi passeggiare in braccetto con sindaci, assessori e quantaltro.
Ora le vorrei porre una domanda :quando le commissioni d'accesso mandano i varbali all Ministero lo scioglimento dei comuni averrà oppure ancora non e' nulla di decisiovo.Le sarei grata di una risposta.GRAZIE