Sono affranta dal dolore per la triste notizia dell'avvenuta impiccagione della giovane pittrice DELARA DARABI. Non ho parole per esprimere ciò che continuano a provocare in me l'odio e la vendetta del regime dei mullah. E' davvero inaccettabile che integralismo e violenza possano continuare ad abbattere la vita di tante giovani donne, pur di fronte agli appelli della numerosissima gente che si batte davvero per il diritto alla sacralità della vita. Anche io mi unisco al dolore della famiglia di Delara ed a quello del sano popolo iraniano, augurando che il diritto alla vita possa entrare a far parte di coloro che quotidianamente provocano morte e dolore.
on. Angela Napoli
L'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia lancia un appello urgente al sindaco di Roma Gianni Alemanno per intitolare una piazza, una via oppure un museo a nome di Delara Darabi, impiccata all'alba di stamattina nella città di Rasht in Iran settentrionale. Questo fatto deve essere considerato un atto fortissimo di protesta e di condanna contro l'esecuzione della giovane pittrice iraniana per cui anche il sindaco di Roma aveva sottoscritto l'appello lanciato dall'Amnesty International. Per dimostrare il forte dolore del mondo civile, secondo noi , il mondo occidentale e in particolare la città di Roma, come culto della civiltà, deve dimostrare la sua vicinanza e solidarietà alla famiglia di Delara Darabi che, per amore del fidanzato, aveva rivendicata la responsabilità.
A chi vuole aderire al nostro appello chiediamo di mandare un email al sindaco di Roma e mandarne una copia al seguente email: irandemocratico@yahoo.it
E-mail del sindaco di Roma: ld.gabinetto@comune.roma.it
Karimi Davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Onorevole Sindaco,
mi associo all’appello lanciato dall’Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia, per far dare l’intitolazione ad una piazza o una via o una sala di qualche museo romano, alla giovane pittrice iraniana DELARA DARABI, fatta impiccare, questa mattina nella città di Rasht dal regime dei mullah, nonostante i numerosi appelli profusi per salvarle la vita. Conoscendo la Tua sensibilità so che troverai il modo per far sì che la città di Roma possa ricordare sempre questa giovane vita spezzata dall’odio e dalla vendetta.
On. Angela Napoli
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