Dopo la mia seconda interrogazione parlamentare, presentata il 2 luglio 2008, relativa alle strane vicende legate alla costruzione del Porto di Paola, sono stata accusata, dalla locale Amministrazione Comunale, di irresponsabilità e comunque di palese volontà tendente a bloccare lo sviluppo di quella città.
Addirittura mi è stata lanciata la sfida con la convocazione, quale accusata, ad un Consiglio Comunale aperto sulla vicenda.
Oggi, leggo sulla stampa la conferma delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Paola, alla luce delle quali mi sembra di cogliere che le perplessità sull’intera vicenda non erano per nulla basate sulla volontà di creare inutili falsi allarmismi.
Non sta certo a me individuare eventuali responsabilità, ma non posso non ribadire le “stranezze” che hanno portato alla cessione delle quote dalla Sider Almagià, prima ad una società spagnola, rivelatasi poi fantasma, e successivamente alla Cinabro S.p.A., il cui capitale sociale iniziale era solo di diecimila euro.
Ritengo, quindi, lecito sapere, ma non mi sembra che l’Amministrazione Comunale di Paola lo abbia mai chiarito, se e chi può garantire che la società Cinabro, con il minimo capitale sociale, riuscirà a costruire un’opera importante come il Porto di Paola. Così come credo sia lecito dover conoscere quanti dei fondi stanziati a suo tempo dal CIPE per il Porto in questione siano stati fino ad oggi realmente spesi.
Quanto tempo ancora dovrà passare per far si che i calabresi non siano costretti ad individuare interessi di politici ed imprenditori dietro qualsiasi attività legata allo sviluppo del territorio?
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 10 febbraio 2009
Addirittura mi è stata lanciata la sfida con la convocazione, quale accusata, ad un Consiglio Comunale aperto sulla vicenda.
Oggi, leggo sulla stampa la conferma delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Paola, alla luce delle quali mi sembra di cogliere che le perplessità sull’intera vicenda non erano per nulla basate sulla volontà di creare inutili falsi allarmismi.
Non sta certo a me individuare eventuali responsabilità, ma non posso non ribadire le “stranezze” che hanno portato alla cessione delle quote dalla Sider Almagià, prima ad una società spagnola, rivelatasi poi fantasma, e successivamente alla Cinabro S.p.A., il cui capitale sociale iniziale era solo di diecimila euro.
Ritengo, quindi, lecito sapere, ma non mi sembra che l’Amministrazione Comunale di Paola lo abbia mai chiarito, se e chi può garantire che la società Cinabro, con il minimo capitale sociale, riuscirà a costruire un’opera importante come il Porto di Paola. Così come credo sia lecito dover conoscere quanti dei fondi stanziati a suo tempo dal CIPE per il Porto in questione siano stati fino ad oggi realmente spesi.
Quanto tempo ancora dovrà passare per far si che i calabresi non siano costretti ad individuare interessi di politici ed imprenditori dietro qualsiasi attività legata allo sviluppo del territorio?
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 10 febbraio 2009
4 commenti:
Cara on.Angela Napoli, sono un romano originario di Paola, non sapevo delle sue interrogazioni in merito alla scandalosa vicenda del porto, ha tutta la mia solidarietà ed ammirazione, è bello sapere che ci sono politici come lei, soprattutto perchè è anche dalla parte giusta(PDL).
Cari saluti
Al di là degli apprezzamenti all'on.Napoli, mi dissocio dal fatto che sia dalla parte giusta. Anche perchè questa pseudo parte giusta è quella che all'on. Napoli fa la guerra. Veda l'articolo sulla nomina alla commissione antimafia. La parte giusta non è dalla parte di gente che consente a situazioni anomale di stare insieme solo per averne i voti sporchi. La parte giusta è nella unica e vera destra italiana e non con i socialisti del PDL.
Nel ringraziare l'anonimo PDL, voglio controbbattere al secondo anonimo, dicendogli che, oggi come oggi, nessuno può pensare di avere l'esclusività. Nè al centro, nè a sinistra, nè a destra è pensabile trovare l'assenza di politicanti o di gente collusa. Ma guai se non ci fosse l'onestà degli elettori nel fare il distinguo. Credo che oggi, di fronte al pragmatismo di questo Governo, tutto il resto viene adombrato. Certo voglio avere l'orgoglio di affermare che, al di là del trattamento che gli uomini di AN mi hanno riservato, continuo a lavorare con onestà ed impegno, ritenendo che il mio compito principale sia quello di rappresentare le istanze dei cittadini. I rancori personali, che pur ci sono, non possono prevalere, nè può venir meno il mio credo politico, quello per il quale hanno combattuto i nostri "padri politici" e che mi ha vista impegnata, allorquando era difficile osare manifestare la propria ideologia politica.
on. Angela Napoli
Nell'esprimere la piu sincera ammirazione per l'onorevole A.Napoli, volevo farvi notare una cosa: Cinabro= Mosetti/Pirro...
Mosetti =D'Andria...
E non aggiungo altro...
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