Alla luce della sentenza emessa in data odierna dalla Corte d’Assise di Locri, mi sembra che cada la tesi di tutti coloro i quali, fin dal primo momento ed ancora oggi, hanno individuato nell’omicidio Fortugno un segnale per impedire “il cambiamento”. E, fermo restando che mi appare comunque doveroso attendere la lettura delle motivazioni della sentenza odierna, personalmente ritengo che tale omicidio non possa più definirsi né “politico” né “mafioso”, bensì dettato da altro movente, sicuramente individuabile nelle motivazioni che hanno portato alle pene inflitte. Infine, se ho sempre creduto sulla necessità di individuare le responsabilità del “terzo livello”, che pensavo potessero celarsi dietro questo omicidio “eccellente”, oggi, alla luce della sentenza emessa, credo proprio che non si possa pensare ad altri intrecci, peraltro, sicuramente non più individuabili.
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 02 febbraio 2009
On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia
Roma, 02 febbraio 2009
2 commenti:
Cara On. vorrei lasciare più che un commento sulla vicenda, una riflessione che fa mi pensare, e anche molto.....
Innanzitutto dove erano i "cosiddetti" ragazzi di Locri che fino all'altro ieri chiedevano legalità al mondo intero (come se gli altri non la volessero); dove era la società civile al momento della sentenza; c'è stato silenzio assoluto da tutte le parti ad esclusione, giustamente, degli interessati.
Questa sensazione di abbandono (e non mi riferisco solo all' abbandono fisico, ma anche alla mancanza di volontà per far riprendere questo lembo di terra così martoriato) in cui versa Locri ed il suo comprensorio fa paura; i lavori di costruzione della nuova 106 procedono a rilento a causa di presunti e non specficati ritrovamenti archeologici; tutta la zona è tempestata di telecamere in ogni incrocio (sembra di stare al grande fratello); gli amministratori locali non fanno altro che litigare, anche in pubblici consessi, per accaparrarsi la candidatura alle regionali.
Cari saluti..... e speriamo bene
Gentile Anonimo,
fermo restando che condivido le drammaticità, da lei elencate, esistenti nella zona della locride, ritengo che le assenze durante la lettura della sentenza Fortugno, sia dovuta al fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini non crede alla "verità" emersa dal processo. D'altra parte, chi vive in Calabria lo sa bene, che questo omicidio non è, così come è stato definito, politico-mafioso, ma nasce da altri fatti che, ormai, diventa sempre più difficile scoprire.
on. Angela Napoli
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