
L’odierna operazione, denominata “Autostrada”, attuata dai Ros e dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Catanzaro e Vibo Valentia e coordinata dal PM Marisa Manzini, della DDA di Catanzaro, porta alla luce un’ulteriore responsabilità che alcuni imprenditori calabresi hanno nelle collusioni con la ‘ndrangheta.
Da tempo è noto l’interesse delle cosche criminali calabresi sui lavori della Salerno – Reggio Calabria, così come sono conosciuti sia la ripartizione fatta dei tratti della stessa autostrada a favore delle cosche dominanti sul territorio, sia gli stretti rapporti esistenti fra loro.
Il coinvolgimento dell’imprenditore Salvatore Mazzei, titolare della nota cava, divenuta anche oggetto di una parte della relazione sullo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, oggi accusato di essere uno dei “rappresentanti della ‘ndrangheta nell’infiltrazione nei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria”, evidenzia come in Calabria alcuni “personaggi” riescono ad acquisire, per anni, la figura di “vittima” pur condividendo gli affari con la criminalità organizzata.
Il potere, poi, evidenziato, già plurinoto, della cosca Mancuso, nonché i metodi usati per infiltrarsi negli appalti, comporta l’assoluta necessità di rivisitare la normativa vigente sulla certificazione antimafia. E’, altresì, indispensabile attivare nuove forme investigative per contrastare la nuova attività di racket perpetrata dalla ‘ndrangheta con l’imposizione di ditte, di assunzioni, di guardianie e di forniture di materiali.
Da ultimo, voglio dare atto della bontà investigativa, supportata dall’uso delle intercettazioni, che ha portato all’operazione “Autostrada”
On. Angela Napoli
Taurianova, 27 febbraio 2009
Da tempo è noto l’interesse delle cosche criminali calabresi sui lavori della Salerno – Reggio Calabria, così come sono conosciuti sia la ripartizione fatta dei tratti della stessa autostrada a favore delle cosche dominanti sul territorio, sia gli stretti rapporti esistenti fra loro.
Il coinvolgimento dell’imprenditore Salvatore Mazzei, titolare della nota cava, divenuta anche oggetto di una parte della relazione sullo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, oggi accusato di essere uno dei “rappresentanti della ‘ndrangheta nell’infiltrazione nei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria”, evidenzia come in Calabria alcuni “personaggi” riescono ad acquisire, per anni, la figura di “vittima” pur condividendo gli affari con la criminalità organizzata.
Il potere, poi, evidenziato, già plurinoto, della cosca Mancuso, nonché i metodi usati per infiltrarsi negli appalti, comporta l’assoluta necessità di rivisitare la normativa vigente sulla certificazione antimafia. E’, altresì, indispensabile attivare nuove forme investigative per contrastare la nuova attività di racket perpetrata dalla ‘ndrangheta con l’imposizione di ditte, di assunzioni, di guardianie e di forniture di materiali.
Da ultimo, voglio dare atto della bontà investigativa, supportata dall’uso delle intercettazioni, che ha portato all’operazione “Autostrada”
On. Angela Napoli
Taurianova, 27 febbraio 2009