giovedì 30 ottobre 2008

L'interrogazione sulla Sanità calabrese e sull'Azienda Sanitaria di Crotone

Al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, al Ministro dell'Economia e delle Finanze
– Per sapere – Premesso che:

- l’intero settore della Sanità calabrese versa in una pesantissima situazione di degrado economico – finanziario, che rende difficile garantire l’effettivo diritto alla salute per tutti i cittadini;

- ad avviso dell’interrogante si renderebbe indispensabile inviare ispezioni ai sensi dell'art. 28 della Finanziaria per il 1999 e dell'art. 28 della Finanziaria per il 2003, in particolare presso le ASP di Crotone e Vibo Valentia per accertare le cause e le responsabilità del degrado citato, riscontrabili sia sotto l’aspetto delle strutture, della sicurezza e della salubrità delle stesse, e nonché sulla validità dei titoli e dei requisiti del personale che svolge la propria opera all’interno;

- ad esempio l’ASP di Crotone, al 31 dicembre 2006, registrava una perdita di quasi 34 milioni di euro, per la quale il collegio sindacale nell’esprimere un giudizio negativo ha richiesto l’attenzione e l’intervento della Giunta Regionale;

- la perdita del 2006, accomunata con quella degli anni precedenti, ammonta a circa 200 milioni di euro;

- peraltro dalle documentazioni si evidenziano grosse discrasie tra le perdite individuate dalla Corte dei Conti regionale e quelle trasmesse nel conto economico alla Regione;

- naturalmente l’esosità della perdita in carico all’ASP di Crotone è frutto, ad avviso dell’interrogante, di una mancata oculata gestione amministrativa, supportata da un mancato controllo nel merito da parte della Regione Calabria sull’attuazione del piano per il rientro del disavanzo;

- nonostante la deficitaria situazione la ex ASL n. 5, oggi divenuta ASP di Crotone, ha indetto ed espletato alcuni concorsi interni riservati per titoli ed esami, per complessivi 14 posti di dirigenti (n. 10 dirigente amministrativo, n. 3 di dirigente avvocato e n. 1 di dirigente architetto) ed ha, altresì nominato i vincitori;

- l’Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con nota prot. n. 114424 del 3 ottobre 2008, indirizzata al Collegio sindacale dell’ASP di Crotone, ha evidenziato perplessità sul citato concorso a causa della mancanza dei requisiti (a norma dell’art. 70 del D.P.R. n. 483/97) di ammissione al bando da parte dei concorrenti, alcuni dei quali risultano vincitori;

- il segretario provinciale Cisal Sanità di Crotone ha, altresì segnalato che nell’ASP in questione “è divenuta quasi prassi costante, in contrasto con le normative vigenti, che il personale facente parte dell’ASP di Crotone accumula ferie maturate negli anni e mai godute per far si che al momento del collocamento a riposo detti giorni di ferie maturati vengano contabilizzati e liquidati, senza che le leggi in materia lo consentano”:

- se non ritenga necessario ed urgente monitorare, attraverso un’adeguata indagine ispettiva e contabile, la gravità della situazione esistente nell’ASP di Crotone;

- quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere per accompagnare l'opera di razionalizzazione della spesa sanitaria in Calabria e in particolare quali urgenti iniziative intendano assumere con riferimento alla pesante situazione che grava sull’ASP di Crotone.

On. Angela NAPOLI

Roma, 30 ottobre 2008

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi aspettavo, da un'ex insegnante, un commento sulle proteste studentesche, dei precari e dei baroni dell'Università.

Angela Napoli ha detto...

Gentile anonimo,
penso che, in questo momento, abbia priorità assoluta la situazione della sanità in Calabria. Di fronte allo sfascio dell'intero sistema sanitario calabrese, nel quale perdono la vita giovani vittime, dove le strutture sono fatiscenti, il personale che vi opera è entrato perchè ha avuto una determinata tessera di partito in tasca, il disavanzo finanziario fa rabbrividere anche i ben pensanti, ritengo che le proteste studentesche, peraltro decisamente strumentali, debbano passare in secondo ordine.Lo sfascio della sanità calabrese, è dovuto, oltre che ad una gestione improntata all'interesse personale, anche e, forse soprattutto, alla mancanza di meritocrazia.Ed è proprio il ripristino della meritocrazia che oggi in Italia è scomparsa e che il ministro Germini vorrebbe riportare nel nostro sistema d'istruzione, che sta preoccupando quei docenti e quegli studenti che fino ad oggi hanno guazzato, senza merito e senza professionalità, nella scuola italiana. Proprio perchè ho insegnato per ben 33 anni, e ritengo di averlo fatto con il massimo impegno, oggi non posso che condividere i provvedimenti per rendere una scuola seria e competiva in ambito europeo.Forse studenti più seri, più preparati, più consapevoli dei doveri e dei diritti, potranno contribuire a cambiare le sorti della nostra Regione!
on. Angela Napoli

Anonimo ha detto...

Ok Onorevole. Perfetto.
Proposta: estendere il criterio dell'ESCLUSIVITA' DEL PUBBLICO IMPIEGO ALLA SCUOLA ed in modo meno rigido anche all'Università.
Troppi avvocati, architetti, agronomi, ecc. usano la scuola pubblica come un salvadanaio x prendervi uno stipendio di base o di chiusura della propria attività privata.
Oggi, tra l'altro, la crisi di lavor impone di moltiplicare le possibilità: ciascuno potrà scegliere diandare al privato (autonomo o dipendente) e lasciare l'insegnamento a chi vuol dedicarsi totalmente.
E non raccontiamoci le barzellette sull'utilità dell'importazione dell'esperienza sul campo nelle strutture scolastiche: Le pare che i nostri studenti sono più bravi in diritto quando il prof. svolge la professione legale?
Altro discorso, ammetto possa farsi per l'Università; ma con molta cautela: lo spirito deve essere lo stesso.
Quanti soldi si risprmierebbero, quanta meritocrazia emergerebbe nell'insegnamento, quanti ragazzi uscirebbero meno ignoranti, quante persone entrerebbero nel mercato del lavoro (di insegnamento o privato).
Ci pensi Onorevole.
Anche se è chiaro che non si è finora fatto nulla perchè abbiamo davanti LA CASTA DEGLI INSEGNANTI e dei Sindacati che notoriamente difendono totalmente i lavoratori a scapito dei giovani e dei disoccupati o inoccupati.
Mi piacerebbe conoscere la Sua posizione e le Sue intenzioni. In concreto.
CORAGGIO ONOREVOLE. Grazie.