lunedì 15 settembre 2008

L'intervista all'On. Angela Napoli su Il Quotidiano della Calabria

12 settembre 2008

Parla Angela Napoli e attacca Stillitani
Il candidato del Pdl non va fatto in stile massonico


di DINO GRANATA

COSENZA - «La scelta del candidato alla regione, in una situazione grave come quella che sta vivendo la Calabria, non può avvenire attraverso accordi fatti in stile massonico».
E' durissima Angela Napoli, deputato di An ed ex componente della Commissione Antimafia, che al Quotidiano riferisce la sua posizione sul dibattito in corso per la scelta del candidato del Pdl alla presidenza della giunta regionale. E spiega che «la scelta dovrebbe invece essere discussa» per conseguire «una vittoria che segni una svolta reale per la Calabria».
Per la parlamentare «non c'è alcun dubbio» che il candidato ideale per la corsa alle regionali «debba essere» il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, perché, in fondo, «Cosenza ha avuto tanto». «Pino Gentile - osserva- è persona perbene che appartiene alla tradizione storica, Scopelliti è invece un giovane che ha dimostrato di saper amministrare bene Reggio Calabria».

Dichiarazione destinata a far discutere anche se chiarisce meglio il pensiero. «Non per campanilismo (la Napoli è di Taurianova, ndr), penso sia ora di finirla con questi discorsi. Voglio dire che nello stato emergenziale in cui ci troviamo abbiamo bisogno di uomini che siano capaci davvero di voltare pagina, e Scopelliti può rappresentare questa svolta». E' un fiume in piena Ia “pasionaria” di An.
Si schiera
apertamente con la “linea” del sindaco reggino e non risparmia bordate né ai suoi ambienti, né al centro né a sinistra. La prima contro i presunti inciuci consumati dal vecchio centrodestra a Cosenza e denunciati domenica scorsa a Figline Vegliaturo dal sindaco Scopelliti: «Apprendo dai giornali di certi trasversalismi. Posso dire che come deputazione calabrese non siamo mai venuti a conoscenza di certi fatti, ma se fossero veri sarebbe molto grave». Ma l'aspetto più' “preoccupante” registrato dalla Napoli «è che la discussione sulle prossime regionali ha fatto calare il silenzio sulle malefatte della giunta regionale e del consiglio. Ricordo che il presidente Berlusconi quando venne in Calabria ha garantito che uno dei primi atti del nuovo governo sarebbe stato quello di arrivare allo scioglimento del consiglio regionale. Non se ne parla più, l'opposizione non esiste e su questo non posso che dare ragione piena a Scopelliti, quando parla di inciuci, anche se io lo dico da molto tempo prima che lo dicesse il sindaco di Reggio», il quale a Cosenza aveva assegnato a Franco Morelli la medaglia di «unico consigliere che fa vera opposizione».
E se il più bravo è Morelli, appare abbastanza esplicito che I'arringa di Scopelliti, condivisa dalla NapoIi, mirava a presentare sbiadita I'azione politica di uomini come Pino Gentile, capogruppo di Fi e aspirante candidato a palazzo Alemanni, e Giovanni Dima, coordinatore regionale di An, passato definitivamente sui banchi di Montecitorio. «Devo ammettere, per onestà intellettuale, che quando c'era Roberto Occhiuto ha mostrato di fare opposizione». Anche qui nessun riferimento diretto, ma tra le righe scorre limpida la benzina sui già infuocati rapporti tra Dima e la Napoli, per nulla sanati dopo gli scontri interni preelettorali. Il coordinatore di An finora ha preferito il silenzio. Ed è probabilmente un silenzio che dice molte più cose di quanto si pensi. Angela Napoli non lo condivide e taglia corto: «E' una sua scelta. Io non ho preoccupazioni di fare scena muta. Sto dalla parte di Scopelliti, ossia dalla parte di quelle persone che hanno dimostrato e hanno la capacità di volere cambiare la nostra regione». Vuol dire che Dima non ha queste capacità?: «No, per carita! ha la capacità, ci mancherebbe altro. Ha fatto anche l'assessore regionale. Non è questo il punto. Dico che non è più il momento di nasconderci dietro accordi riservati. Ci vuole ufficialità e ci vuole anche coraggio nelle scelte». Poi l'esponente politico torna ancora sull'opposizione e lancia un fendente a entrambi gli schieramenti: «Che l'opposizione non c'è più l'abbiamo visto anche dalla nomina del vicepresidente del consiglio regionale, Stillitani». Cosa vuol dire?, «Che da una parte Confindustria Calabria assume finalmente decisioni sagge (espulsione dall'associazione, ndr) nei confronti degli imprenditori che pagano il pizzo. Allo stesso tempo, però maggioranza e opposizione nominano un vicepresidente che nell'operazione di Sant’Onofrio ha pagato fior di mazzette ai clan malavitosi del vibonese, e questo emerge dall'inchiesta “Uova del Drago”». La parlamentare di An sposa anche l'idea delle primarie, lanciata a fine agosto da Formigoni e ripresa in Calabria da Scopelliti, ma sulle liste bloccate è scettica.
«In una terra dominata dalla criminalità, e dalle commistioni, sarebbe la soluzione, ma ci vorrebbe responsabilità da parte dei partiti, nella composizione delle liste».
Responsabilità che la Napoli finora non vede nei soggetti politici presenti in Calabria.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come sempre incisiva e chiara. Non si nasconde, come gli altri, dietro un sipario di ipocrisia e inciuci. Per questo è ammirata dalla maggioranza dell'elettorato. d'accordo ancora una volta con Lei sulla scelta del candidato alla Regione. Peppe Scopelliti ha rappresentato il nuovo in occasione della sua elezione a Presidente del Consiglio Regionale facendo molto bene. Sicuramente rappresenterà il cambiamento alla Regione. Che sia Lui il candidato. antonino