In Sicilia vengono arrestati i nuovi vertici di cosa nostra e processati i collusi ed i fiancheggiatori, nel mentre in Calabria la ‘ndrangheta si consolida, con buona pace di una maggioranza politica che pensa solo ai giochi di potere.
Giustizia allo sfascio, sanità in ginocchio, costante emergenza ambientale, permanenza degli alti livelli di disoccupazione, elevata percentuale degli occupati in nero, imprese la cui vita non supera i 5 anni, mancanza di sicurezza, impunità della Pubblica Amministrazione, stallo dello sviluppo, sistema creditizio usuraio, truffe, illegalità diffusa: queste le drammaticità dell’odierna Calabria.
E dopo aver fatto incetta di suffragi elettorali in nome del cambiamento, coloro i quali attualmente governano questa Regione, garantiti nella loro staticità dagli alibi degli omicidi eccellenti e delle stragi, continuano a pesare esclusivamente a rinnovi di Giunte e spartizioni di poltrone.
Il Governatore Loiero è troppo impegnato a far quadrare i posti assessorili, per poter trovare il tempo di valutare una finanziaria nazionale dove il Mezzogiorno risulta “figlio abbandonato”.
Nella finanziaria, infatti, non si parla del Mezzogiorno se non relativamente alla fruibilità del credito d’imposta (con la vanificazione dello spirito della norma, visto che è prevista l’imposizione di un limite a 250 mila euro per la stessa fruizione) ed alla riallocazione dei fondi ex legge 488 non utilizzati (si tratta di circa 1, 5 miliardi di euro non utilizzati che vengono ridestinati a 5 nuove iniziative, nessuna delle quali ha specificità valide per il Sud).
Loiero non pensa forse che potrebbe avere ragione Ernesto Galli Della Loggia quando dichiara del suo “stupore per come una Regione abitata da tante persone perbene possa, però, sopportare condizioni generali di vita sconosciute ai paesi civili” ?
On. Angela NAPOLI
Roma 6 novembre 2007
Giustizia allo sfascio, sanità in ginocchio, costante emergenza ambientale, permanenza degli alti livelli di disoccupazione, elevata percentuale degli occupati in nero, imprese la cui vita non supera i 5 anni, mancanza di sicurezza, impunità della Pubblica Amministrazione, stallo dello sviluppo, sistema creditizio usuraio, truffe, illegalità diffusa: queste le drammaticità dell’odierna Calabria.
E dopo aver fatto incetta di suffragi elettorali in nome del cambiamento, coloro i quali attualmente governano questa Regione, garantiti nella loro staticità dagli alibi degli omicidi eccellenti e delle stragi, continuano a pesare esclusivamente a rinnovi di Giunte e spartizioni di poltrone.
Il Governatore Loiero è troppo impegnato a far quadrare i posti assessorili, per poter trovare il tempo di valutare una finanziaria nazionale dove il Mezzogiorno risulta “figlio abbandonato”.
Nella finanziaria, infatti, non si parla del Mezzogiorno se non relativamente alla fruibilità del credito d’imposta (con la vanificazione dello spirito della norma, visto che è prevista l’imposizione di un limite a 250 mila euro per la stessa fruizione) ed alla riallocazione dei fondi ex legge 488 non utilizzati (si tratta di circa 1, 5 miliardi di euro non utilizzati che vengono ridestinati a 5 nuove iniziative, nessuna delle quali ha specificità valide per il Sud).
Loiero non pensa forse che potrebbe avere ragione Ernesto Galli Della Loggia quando dichiara del suo “stupore per come una Regione abitata da tante persone perbene possa, però, sopportare condizioni generali di vita sconosciute ai paesi civili” ?
On. Angela NAPOLI
Roma 6 novembre 2007
3 commenti:
La rabbia di noi calabresi è vedere quello che gli altri non ammattono di vedere. Loiero e company continuano per la loro strada,continuano la spartizione delle poltrone,continuano ad insistere sul loro ruolo istituzionale, fregandosene della realtà che li circonda.
Mi vergogno di averli votati,perchè non hanno avuto e non hanno le palle per dimettersi e riconoscere un fallimento politico.
Guido (CZ)
Loiero non capisce cosa sta avvenendo in Calabria e perchè ci stanno isolando sempre più. Lo capirà soltanto se e quando darà le dimissioni.
In effetti è la chiusura nel palazzo che sorprende, la scarsa presenza per le strade, nei quartieri, tra la gente. Qualche apparizione fugace nei talk show piu' ovattati e viaggetti per lo shopping a Roma. Scorte, paura, minacce e poche iniziative legislative e amministrative nell'interesse della comunità. La mancanza di prospettiva nel risanamento e nella riqualificazione del sistema impressiona.
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