Sento di dovere un sincero riconoscimento al prezioso lavoro svolto dalla DDA di Reggio Calabria, ed in particolare dal Sostituto Procuratore Roberto di Palma, e dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, col. Leonardo Alestra, e dai suoi uomini, e che ha portato ad assestare un duro colpo al rapporto tra politica e mafia nella Piana di Gioia Tauro.
Gli arresti di ieri degli amministratori del Comune di Seminara, accusati di associazione mafiosa, possono aver meravigliato solo coloro che ancora non hanno contezza della capacità con la quale la ‘ndrangheta è riuscita a penetrare nella Pubblica Amministrazione, al fine di diventare “potere decisionale” nella vita delle nostre Comunità.
Il consenso elettorale della mafia c’è sempre stato, ma mentre una volta avveniva in maniera riservata, oggi viene gestito in modo sfacciato ed aperto, non solo con l’ufficialità dell’esposizione in campagna elettorale, ma addirittura inserendo i propri rappresentanti nelle Amministrazione e nei Civici Consessi. Per tale motivo reputo più che mai necessaria ed improcrastinabile la conversione in legge della proposta del Centro Studi Lazzati, concernente il divieto di svolgimento di campagna elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione. Certamente questa proposta non risolverà il perverso intreccio tra malaffare e politica, tuttavia aiuterà i Partiti a prendere le distanze da coloro che ancora, purtroppo, pur di vincere ad ogni costo, accettano compromessi e consensi elettorali delle organizzazioni criminali.
Non posso, infine, nascondere la mia preoccupazione nell’apprendere la notizia del summit mafioso svoltosi a Polsi nello scorso mese di settembre, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna. Anche una parte dei rappresentanti della Chiesa di quel territorio avevano tranquillizzato tutti coloro che sono attenti ai fenomeni mafiosi, ed in particolare dopo la strage avvenuta a Duisburg nello scorso mese di agosto, che Polsi non rappresentava più l’antico “sito” dei summit mafiosi. Siamo, purtroppo, costretti ad apprendere che la ‘ndrangheta, pur avendo cambiato in parte le sue strategie, continua a ricorrere alle abitudini ed alle protezioni di sempre.
Gli arresti di ieri degli amministratori del Comune di Seminara, accusati di associazione mafiosa, possono aver meravigliato solo coloro che ancora non hanno contezza della capacità con la quale la ‘ndrangheta è riuscita a penetrare nella Pubblica Amministrazione, al fine di diventare “potere decisionale” nella vita delle nostre Comunità.
Il consenso elettorale della mafia c’è sempre stato, ma mentre una volta avveniva in maniera riservata, oggi viene gestito in modo sfacciato ed aperto, non solo con l’ufficialità dell’esposizione in campagna elettorale, ma addirittura inserendo i propri rappresentanti nelle Amministrazione e nei Civici Consessi. Per tale motivo reputo più che mai necessaria ed improcrastinabile la conversione in legge della proposta del Centro Studi Lazzati, concernente il divieto di svolgimento di campagna elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione. Certamente questa proposta non risolverà il perverso intreccio tra malaffare e politica, tuttavia aiuterà i Partiti a prendere le distanze da coloro che ancora, purtroppo, pur di vincere ad ogni costo, accettano compromessi e consensi elettorali delle organizzazioni criminali.
Non posso, infine, nascondere la mia preoccupazione nell’apprendere la notizia del summit mafioso svoltosi a Polsi nello scorso mese di settembre, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna. Anche una parte dei rappresentanti della Chiesa di quel territorio avevano tranquillizzato tutti coloro che sono attenti ai fenomeni mafiosi, ed in particolare dopo la strage avvenuta a Duisburg nello scorso mese di agosto, che Polsi non rappresentava più l’antico “sito” dei summit mafiosi. Siamo, purtroppo, costretti ad apprendere che la ‘ndrangheta, pur avendo cambiato in parte le sue strategie, continua a ricorrere alle abitudini ed alle protezioni di sempre.
On. Angela Napoli
Taurianova, 18 novembre 2007
3 commenti:
Quello che è avvenuto ieri a Seminara credo faccia tremare tutti quei paesi e tutte quelle persone che hanno utilizzato la discesa in campo politico, servendosi della famiglia di quello o questo territorio. Forse Seminaria è il primo tassello del domino e presto leggeremo sui quotidiani l'effetto del gioco: la caduta di altri tasselli(speriamo al più presto).
In Calabria si può vincere anche onestamente ma è molto raro perchè da noi esistono la presunzione,l'ignoranza,la prepotenza,la cattiveria,la slealtà,l'indifferenza,la supremazia e la voglia di emergere e di vincere ad ogni costo, anche unendosi a certe realtà territoriali.
Chi nasce onesto, muore onesto. L'essere integro nei propri valori morali alla fine di una candidatura è l'unica vittoria politica agli occhi della gente e sapere che hai vinto per questo o per quello che di morale non ha nemmeno l'ombra, puoi si gioire al momento, ma sai anche che prima o poi "tutti i nodi vengono al pettine" e il conto si paga sempre,anche quando pensi di essere invincibile.
On.Napoli vogliamo riprendere quella politica degli uomini onesti e sappiamo che è molto difficile,ma siamo armati di molta pazienza e con gente come lei sicuramente la svolta arriverà.
Continuieremo tutti a sostenerla.
Franco Taverna
Tremate politici tremate il freddo in Calabria è arrivato.
Urgente, ripeto Urgente!
1 milione di euro per il nuovo "portale turistico" della Regione Calabria...ne vale forse 30.000 euri
1) cominciamo dalla scelta del dominio: www.turiscalabria.it - no comment -
2) contenuti "copia incolla" da altri siti e dal defunto portale calabriaweb.it costato decine e decine di miliardi, adesso scomparso anche dalla cache di google, ma forse l'unico degno del nome "portale".
3) usabilità zero, non rispetta gli standard minimi previsti per i siti egli enti pubblici
4) navigabilità e grafica da principianti
5) committente ADAMO assessore al Turismo, indagato per le attività informatiche della moglie, Enza Bruno Bossio, la quale ha presieduto diversi consigli di amministrazione di aziende informatiche inquisite in varie truffe inerenti ai finanziamenti...in particolare Clic, un consorzio informatico che somiglia a una piccola bicamerale degli affari. Presidente, fino allo scorso anno, è proprio la moglie di Adamo, ma nel suo azionariato troviamo, oltre alla Compagnia delle Opere del famoso Saladino indagato eccellente del nostro De Magistris.
Qualcuno denuncia questa gente!!
Ripeto è urgente.
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