Al Presidente del Consiglio dei Ministri, e ai Ministri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, delle Infrastrutture e Trasporti dell’Economia e delle Finanze del Lavoro, Salute e Politiche Sociali
– Per sapere – Premesso che:
- l’alluvione dei giorni scorsi si è abbattuta sulla Calabria provocando morti, danni enormi a strade, case, attività commerciali, imprese e servizi; numerosi fiumi e torrenti della Regione sono tracimati; ponti crollati, porti distrutti lungomari cancellati; le colture agrumicole ed olivicole, già in crisi, sono state flagellate;
- una frana si è abbattuta sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, nei pressi di Rogliano (CS), provocando due morti e cinque feriti, uno dei quali versa in gravi condizioni;

- una frana si è abbattuta sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, nei pressi di Rogliano (CS), provocando due morti e cinque feriti, uno dei quali versa in gravi condizioni;
- risultano a rischio numerosi monumenti storici, quale tra tutti l’antica Cattedrale di Gerace;
- la Giunta regionale della Calabria ha già chiesto al Governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza in seguito agli eventi alluvionali dei giorni scorsi;
- ancora una volta, come sempre in occasione di eventi calamitosi, la Calabria si rivela una Regione ad elevato rischio idrogeologico, a fronte del quale si registrano ingiustificabili ritardi da parte dei vari Governi regionali;
- nel 1996 l’alluvione ha causato 6 morti a Crotone, nel 2000, 13 vittime a Soverato, nel 2005 una frana ha distrutto buona parte del Comune di Cerzeto (CS), nel 2006 l’alluvione di fango a Bivona (VV), ha portato a 4 vittime: ferite ancora oggi aperte, aggravate dalle ultime 2 vittime sulla Salerno – Reggio Calabria;
- è decisamente individuabile l’uso dissennato ed incontrollato del territorio; non vi è stata un’oculata difesa del suolo; spesso è venuta meno la valutazione sull’impatto ambientale sia per la realizzazione delle infrastrutture sia per lo smaltimento dei materiali da riporto ; molte opere di difesa sono risultate inadeguate; fiumi e torrenti non sono mai stati messi in sicurezza;
- nessun piano contro il dissesto idrogeologico dell’intera Regione Calabria risulta essere mai stato attuato, nonostante gli allarmi più volte lanciati dall’Ordine dei geologi, da Legambiente e dalla Coldiretti della Calabria;
- nella mappa italiana del rischio alluvione redatta dal servizio geologico nazionale, la Calabria si colloca al terzo posto dopo Piemonte e Lombardia;
- puntualmente, dopo ogni alluvione vengono avviate le dovute richieste per lo stato di emergenza e per l’elargizione di adeguati finanziamenti, alle quali, però, non si dà mai seguito ad una corretta pianificazione né ad alcun riassetto idrogeologico del territorio:
- se non ritengano necessario ed urgente avviare, oltre alla decretazione dello stato di emergenza , le iniziative per chiedere alla Regione Calabria un accelerato monitoraggio utile a verificare i danni reali causati dall’ultima alluvione ed elargire gli adeguati finanziamenti su di una definita lista dei danni e su una programmazione di interventi;
- se non ritengano di relazionare al Parlamento in merito agli interventi fatti, in occasione di quest’ultimo evento calamitoso, da parte della Protezione Civile regionale calabrese e sulla efficacia della presenza di tale Dipartimento nelle varie occasioni anche in precedenza accadute;
- quali urgenti iniziative intendano assumere sia per portare la Regione Calabria alla definizione di un’oculata pianificazione del territorio e di un adeguato piano di riassetto idrogeologico del territorio.
On. Angela NAPOLI
Roma 27 gennaio 2009