lunedì 20 ottobre 2008

L'interrogazione sulla notizia riservata della proroga della Commissione di Accesso al Comune di Gioia Tauro

Al Ministro dell’Interno
– Per sapere – premesso che:

- nella scorsa settimana è stata effettuata una importante operazione della DDA e della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria, contro l’asse politico-mafioso che avrebbe gestito alcuni Comuni della Piana di Gioia Tauro;
- nella citata operazione sono stati arrestati, insieme al boss Gioacchino Piromalli ed al suo omonimo nipote (entrambi considerati ai vertici di una delle più potenti cosche della ‘ndrangheta calabrese), l’ex sindaco del Comune di Gioia Tauro con il suo vice ed il sindaco di Rosarno, questi ultimi tre con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa;
- l’indagine che ha portato all’operazione in questione ha evidenziato lo strapotere della cosca Piromalli esercitato su quel territorio: dallo svincolo autostradale alle società di servizi nel Porto, dal controllo sugli appalti alle varianti al piano regolatore ed ai programmi di sviluppo economico ed urbano;
- il Comune di Gioia Tauro è stato sciolto per infiltrazione mafiosa il 24 aprile 2008 e nel relativo decreto di scioglimento si parla di ingerenza della criminalità organizzata con pressanti condizionamenti destinati a compromettere la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento della gestione del Comune; il sindaco arrestato, Giorgio Dal Torrione, era in carica al momento dello scioglimento;
- non è la prima volta che il Comune di Gioia Tauro viene sciolto per infiltrazioni mafiose, già nel 1993 si erano riscontrate gravi anomalie nella gestione dell’Amministrazione comunale;
- nell’inchiesta dei magistrati della DDA di Reggio Calabria l’ex sindaco del Comune di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, viene descritto come “uno dei più insidiosi e pericolosi tra quei tristi personaggi della politica” che ha messo “il mandato del popolo a disposizione delle cosche mafiose”;
- sempre dall’inchiesta in questione emerge una preoccupante sponda tra l’ex sindaco del Comune di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, e qualche parlamentare, nel tentativo di cercare di ritardare le risultanze della Commissione d’accesso inviata per accertare proprio le infiltrazioni mafiose in quel Comune;
- il 21 febbraio 2008, riferisce la Polizia ai Magistrati, Dal Torrione avrebbe ricevuto “buone notizie” da Fabio, fratello dell’on. Maria Grazia Laganà, e componente della sua segreteria politica, attraverso un telefono intestato alla stessa onorevole;
- Fabio avrebbe chiamato l’allora sindaco Dal Torrione per riferirgli dell’avvenuta proroga (la sera prima) della Commissione d’accesso nel Comune di Gioia Tauro, anche se non si sapeva per quanti giorni, aggiungendo, peraltro, “bisogna stare con gli occhi aperti, comunque è un dato positivo altrimenti avrebbero già chiuso il discorso”;
- Dal Torrione completava la frase aggiungendo “se no ci avrebbero già fatto il culo a cappello di prete”, facendo chiaramente comprendere la soddisfazione della notizia;
- non basta, sempre il Fabio, fratello dell’on. Maria Grazia Laganà, vedova del dott. Franco Fortugno, Vice presidente del Consiglio Regionale, ucciso il 16 ottobre 2005, chiede anche al Sindaco Dal Torrione il reintegro in Giunta dell’assessore Nicola Zagarella (a suo tempo componente della segreteria di Franco Fortugno); l’esecutivo comunale era da poco stato sciolto dal primo cittadino e questi risponde al Fabio di “aspettare che si chiarisca il problema”;
- Fabio Laganà, al tempo della telefonata in questione, era anche componente di una delle strutture speciali del Consiglio regionale calabrese, carica lasciata solo dopo la pubblicazione della notizia relativa al contenuto della telefonata;
- all’interrogante appare davvero grave che il fratello di un parlamentare, in questo caso anche componente della Commissione parlamentare antimafia della precedente legislatura, peraltro attraverso l’utenza dello stesso parlamentare, tranquillizzi un Sindaco, sospettato di collusioni mafiose con una delle più potenti cosche della ‘ndrangheta, circa l’avvenuta proroga della Commissione d’accesso e chieda, altresì, in un particolare momento di accertamenti, il reinserimento in Giunta di una persona:

- se non ritenga di dover avviare un’adeguata indagine interna al Ministero da Lei diretto per accertare chi ha fornito, ed a quale persona, la notizia riservata dell’avvenuta proroga (decretata solo la sera prima) della Commissione d’accesso nel Comune di Gioia Tauro.

On. Angela Napoli

Roma, 20 ottobre 2008

9 commenti:

Anonimo ha detto...

On. Presidente che coraggio e competenza c'è ne sono pochi come Lei nelle regioni meridionali. Complimenti.
Un suo ammiratore siciliano

Anonimo ha detto...

Ok. Ora aspettiamo di sapere cosa risponderà il Ministro e che tipo di accertamenti avvierà.
Anche perchè i cittadini sono piuttosto confusi.
Il Ministro La Russa, il Presidente Schifani, ecc., si sono precipitati a Locri per la commemorazione di Fortugno, quale simbolo di lotta alla Mafia.

Anonimo ha detto...

Cara On. Napoli, leggendo il suo articolo ha fatto una riflessione a "voce alta" che mi permetto di scriverle:
L'uomo possiede una coscienza, ma purtroppo spesso è la coscienza a non possedere l'uomo!

Non riesco a capire come possiamo dichiarare e soprattutto professare integrità morale e professionale, quando chi ci conosce veramente sa tutto della nostra vita passata.Per quanto tempo possiamo mentire a noi stessi e al mondo intero. Ma la cosa che più mi fa pensare è come possiamo utilizzare i propri drammi familiari per coprire le vere verità.
Meditate gente meditate!

Giuseppe( Locri)

Anonimo ha detto...

Segnalo questo sito molto interessante su Vibo Valentia:

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Marcello

Anonimo ha detto...

Gent.ma On.le, vorrei chiederle se è a conoscenza che il vice Sindaco di Gioia Tauro, arrestato anch'egli per mafia in quella operazione che lei cita nell'interrogazione parlamentare e del quale non fa neppure menzione delle generalità (svista o non conoscenza?), è stato fino a qualche mese fa Commissario unico del circolo di AN di Gioia Tauro, ossia il suo partito? e per di più, in quanto commissario nominato direttamente dai vertici di AN, con poteri assoluti?
Morale della favola: Perché si guarda la pagliuzza che è nell'occhio del fratello, e non ci si accorge della trave che è nel nostro?

Unknown ha detto...

Caro anonimo, si vede proprio che Lei non legge i miei interventi e non segue nè le mie interviste nè il mio lavoro, altrimenti sarebbe a conoscenza che la battaglia l'ho sempre fatta a 360°, non guardando mai in faccia l'appartenenza politica: questo è un riconoscimento che mi viene fatto da tutti e per questo motivo non ho mai avuto cariche governative.Così come Lei disconosce che Schiavone, a differenza della Laganà, è stato sospeso dal partito.Non sono mai stata reticente,soprattutto quando ci sono responsabilità di uomini del mio partito e quindi non accetto le Sue accuse. Se mi consente, però, ho il dovere di ricordarle che le telefonate alle quali faccio riferimento nella mia interrogazione, peraltro riportate su tutta la stampa, sono intercorse tra l'ex sindaco di Gioia Tauro ed il fratello di una parlamentare, che in quel momento era ancora componente della commissione parlamentare antimafia e con un telefono intestato alla stessa onorevole. Non mi sembra di aver letto che il fratello della Laganà abbia telefonato a Schiavone! Le ricordo ancora che l'omicidio del dottore Fortugno è stato sempre definito mafioso e lascio pertanto a Lei le valutazioni sull'oppotunità di certe telefonate! Capisco che alcune mie prese di posizione possono dare fastidio a chi non ha la coscienza a posto, ma in Calabria credo sia giunto il momento di far cadere le maschere che sono servite solo a coprire uomini e donne di quell'antimafia di facciata, utile ad incrementare la mafia. Senza alcun rancore, infine, Le dico che ho sempre assunto le posizioni firmandomi, il chè mi fa considerare "vigliacco" chi, pur libero di non condividerle, fa le proprie riflessioni nascondendosi dietro l'anonimato.
on. Angela Napoli

Anonimo ha detto...

Gent.ma on. Angela Napoli non è mia intenzione, mi creda, assolutamente fare polemica.
Se lo ritiene opportuno e senza astio nella risposta da parte sua le chiedo qualche chiarimento.
1) Perché la Laganà avrebbe dovuto essere sospesa dal suo Partito come il Vice Sindaco di Gioia Tauro? Mi sembra (ma mi corregga se sbaglio) che l’associazione esterna di stampo mafioso l’hanno contestata a quest’ultimo non alla Laganà. C’è una bella differenza o no? Perché altrimenti potrebbe sembrare che un reato comune sia lo stesso di un 416 bis o ter.
2) Io non ho mai detto che Lei è stata reticente.
3) Io no le ho fatto nessuna accusa, bensì le ho posto una semplice domanda: ossia se era a conoscenza ecc...e nella risposta ha implicitamente confermato di si (almeno per come la interpreto io).
4) Sulla telefonata tra il fratello della Laganà e il Sindaco di Gioia Tauro io non ho fatto cenno nel mio commento, cmq ritenerLa inopportuna e passibile di conseguenze politiche negative per lo stesso soggetto (il Laganà) e per la sorella mi sembra il minimo. Ma in un Parlamento con decine e decine di condannati con sentenza passata in giudicato, o addirittura nei partiti (tra i quali anche il suo) che ha contribuito ad eliminare la preferenza per proteggere la casta (o cmq attualmente al governo non fa nulla per cambiarla), cosa vuole che sia una telefonata, passerà nel dimenticatoio.
5) Sull’antimafia di facciata mi trova perfettamente d’accordo ci sono esponenti politici che hanno fatto la loro fortuna parlando solo genericamente contro la mafia (i c.d. professionisti dell’antimafia).
6) Non capisco la parte conclusiva della sua lettera, prima parla di non aver nessun rancore poi mi definisce vigliacco. Cmq l’anonimato era una opzione che dava il suo blog nel rispondere e sinceramente non ci ho fatto caso più di tanto. Certo, se Lei mi assale con risposte del genere così dirette e sotto certi aspetti offensive (vedi vigliacco) non so che fare.
Invero, Le riconosco nella sua risposta la schiettezza, il temperamento e soprattutto (anche se Lei l’ha posta in maniera negativa) la voglia di confrontarsi. Sperando non ci siano risposte al vetriolo la ringrazio del tempo che ha dedicato e le auguro buon lavoro parlamentare.

Unknown ha detto...

Rispondo volentieri ai suoi quesiti,sperando di non apparire polemica.
1) Concordo con lei:effettivamente un reato comune non è assimilibile in alcun modo a quello di associazione mafiosa e, quindi, la situazione della Laganà non è assimilabile a quella di Schiavone. La mia valutazione era solo dettata dal tipo di telefonata, dall'intestatario del telefono e dagli interlocutori.
2)Mi sono autoconsiderata "reticente", visto che mi era parso dal suo commento che il non aver citato Schiavone nella mia interrogazione, poteva apparire una tutela dello stesso da parte mia;
3)certo che ne ero a conoscenza e forse se Lei avesse avuto modo di seguire una trasmissione televisiva, alla quale ho partecipato quando si è saputo dell'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza, avrebbe sentito che ne ero perfettamente a conoscenza;
4)lei è padrone di ritenere quella telefonata di poca importanza, ma deve consentirmi di ritenerla personalmente "grave". Non si possono fare battaglie antimafia e poi non adeguare comportamenti ed azioni. Probabilmente lei disconosce che Dal Torrione era segretario del Comune dove risiedo e che, fin dall'inizio della nuova gestione amministrativa dello stesso comune, avevo pregato il sindaco di allontanarlo dall'incarico. Quanto ai parlamentari condannati, non credo che me lo si possa addebitare, se è vero come è vero, che non solo ho approvato, ma ne sono stata tra i promotori, il codice di autoregolamentazione per le candidature. Che poi i partiti non abbiano tutti preso in considerazione il codice, è altra cosa. Così come è bene che lei sappia, che sono la terza firmataria dell'emendamento con il quale chiedevo il mantenimento della preferenza per le elezioni europee; emendamento, grazie al quale, il provvedimento è ritornato alla discussione della Commissione. Ed ancora potrebbe divertirsi ad andare a spulciare tra gli atti parlamentari, l'espressione del mio voto quando sono state proposte richieste di autorizzazioni a procedere per molti deputati;
5) non dica nulla a me sull'antimafia di facciata, visto che ho sempre fatto la battaglia con nomi e cognomi e sull'intero territorio regionale e nazionale. Forse non è un caso se vivo blindata da 5 anni! Ma ci credo e quindi vado avanti, con il convincimento che ognuno debba rispondere alla propria coscienza e debba poter guardare negli occhi la gente;
6)la criminalità organizzata è cresciuta e la Calabria vive in un sistema di malaffare e corruzione, grazie, principalmente, all'omertà che ha coperto ogni cosa. Mi deve, quindi, perdonare se considero "vigliacco" chi non ha il coraggio di sottoscrivere il proprio pensiero, pur se questo è difforme da quello di altri.
Ma vedo che in ciò, lei si ostina!

on. Angela Napoli

Anonimo ha detto...

Esprimendo il mio rammarico per la mancata nomina a vice-pres della commissione antimafia, mi permetto però di sottoporre a Lei On, alcune riflessioni che la riguardano;
Negli anni è vero Lei ha dimostrato di combattere senza paura la criminalità organizzata, e di questo i calabresi onesti la ringraziano ma, in alcune situazioni forse i suoi attegiamenti sono risultati poco comprensibili, ne cito alcuni;
Lei e il suo partito avete fatto parte per tanti anni della maggioranza al comune di taurianova e il comportamento nelle diverse siutazioni anomale tipo passaggi strani dall'oppposizione alla maggioranza del consigliere Papalia, o del consigliere Bernava dove era chiaro a tutti che non si tratttava di scelte politiche, non hanno visto nessuna presa di posizione netta ne Sua ne tantomeno del suo partito;
Altra riflessione mi sovviene nel momento in cui Lei sostiene di aver chiesto l'allontanamento del dott Dal Torrione dal comune di Taurianova, ma perchè lo dice ora, perchè il suo ben noto coraggio non le ha fatto esternare questa affermazione alla cittadinanza o quantomeno ai partiti politici del suo paese? se mai non lo abbia fatto! Per adesso mi fermo qui, nella speranza che ciò che ho scritto venga da Lei intrpretato come un modo per chiarire alcune passaggi non chiari a tutti...
Garzie anticipatamente per le risposte che mi darà.
Antonio