venerdì 29 febbraio 2008

VERITA' e GIUSTIZIA per la CALABRIA

Mi appare davvero preoccupante il tempismo con il quale parte della Magistratura calabrese sta definendo alcuni procedimenti giudiziari, in atto da tempo, nei confronti di uomini politici.
Per carità, dal punto di vista umano, non posso che definirmi contenta delle sentenze giudiziarie di questi giorni, ma, contemporaneamente, non ritengo debba passare inosservato il particolare che le sentenze in questione vengono promulgate in piena campagna elettorale: fatto mai accaduto! Le archiviazioni dei procedimenti a carico di due consiglieri regionali ed il proscioglimento del Presidente della Giunta, provvedimenti tutti pendenti da tempo, ma deliberati solo nell’ultima settimana, non possono non destare sospetto!
Il “nuovo” (si fa per dire!) PD calabrese vorrebbe tentare di presentarsi alle elezioni all’insegna delle apparenti “carte in regola”.
Eppure il capogruppo regionale del PD, Nicola Adamo, ha dichiarato, nei giorni scorsi, che “non si può dire che non esiste alcun problema e che si possa andare avanti come se nulla fosse”. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Bova, ha affermato che non “ si possono affidare le proprie sorti a poteri speciali e monocratici esterni alla Regione”, in riferimento alle vicende giudiziarie che hanno colpito il civico consesso regionale: dichiarazioni pesanti nei confronti di quella Magistratura, considerata “brava” se colpisce uomini politici del centro-destra, ma “potere speciale” se tenta di far luce in quella parte politica di centro-sinistra che è sempre riuscita a far credere di essere unica detentrice del vessillo della legalità e dell’antimafia.
Il Presidente Loiero, uscito nella giornata di ieri, più che indenne da una parte delle sue vicende giudiziarie e dalla crisi regionale, oggi, quasi mette in dubbio che in questa Regione possa esserci del “marcio”.
Ma come mai, a questo punto, il PD non candida Loiero?
Come mai, visto che in Calabria tutto sembrerebbe gestito all’insegna della legalità, il PD scomoda addirittura il prefetto De Sena?
Come mai a distanza di 28 mesi dall’omicidio Fortugno, per il quale è stato ormai volutamente decretato l’inabissamento della verità, la Giunta e la maggioranza consiliare regionale, continuano a servirsene da alibi per giustificare il fallimento della loro politica? Come mai se in Calabria non c’è nulla di “marcio”, le imprese aggiudicatarie di importanti appalti e note attività commerciali sono sottoposte quotidianamente ai vili attacchi della criminalità organizzata? Come mai continuano a ritenersi necessarie le “entusiastiche”marce antimafia? Come mai non si ha chiarezza sulla destinazione e sull’utilizzo degli ingenti finanziamenti pubblici pervenuti e il tasso di disoccupazione rimane tra i più alti d’Italia? Come mai la Calabria è divenuta la Regione dell’emergenza in ogni settore? Come mai si osa “andare avanti” come se nulla fosse?
E’ di oggi la relazione dei Servizi segreti presentata al Parlamento, dove si legge che “La ‘ndrangheta, nonostante i duri colpi subiti, resta nel panorama della criminalità organizzata nostrana, la componente più pericolosa in grado di esprimere valenza eversiva”, ed ancora “La ’ndrangheta continua ad insinuarsi in settori economici come la costruzione di strade, la sanità, il turismo e l’agroalimentare e le attività imprenditoriali nell’area di Gioia Tauro, uno dei maggiori porti di smistamento container nel Mediterraneo”.
D’altra parte, quanto riferito nella relazione dei servizi era stato già scritto nel documento sulla ‘ndrangheta, approvato nei giorni scorsi dalla Commissione Parlamentare Nazionale Antimafia.
Ma se è vero, come è vero, che la ‘ndrangheta continua ad insinuarsi nei settori economici, è altrettanto vero che tale possibilità le viene garantita da parti della politica, dell’imprenditoria e delle istituzioni.
Ed allora, come mai in Calabria nessuno paga? Chi copre tutto e tutti? Quali i “potenti” che riescono a tenere in mano le sorti di una Calabria dove il cittadino è portato a fare di “tutta l’erba un fascio”, non riuscendo più a distinguere il corrotto dalla persona onesta?
Come mai….? Come mai…? Come mai…?
Le risposte si potranno avere solo se coloro che sono chiamati a gestire la “cosa pubblica” ed a garantire la “giustizia”, individueranno nell’etica comportamentale e nella moralità i punti cardine per il riscatto della Calabria.
On. Angela Napoli
Taurianova, 29 febbraio 2008

7 commenti:

Anonimo ha detto...

La vera faccia della 'ndrangheta calabrese è questa strana magistratura, che si sveglia per colpire soltanto quando qualcuno centra il bersaglio della politica corrotta.
On.Napoli,da grande voglio fare il politico calabrese e specifico la regione di provenienza perchè in questa terra, più che in altre realtà territoriali, i politici si salvano sempre in calcio d'angolo.
Quanti soldi buttati per indagini e processi, altro che sanità. Anni di lavoro per sentenze sempre uguali,sia a destra che a sinistra ed è per questo che noi cittadini abbiamo capito che in questo governo regionale sono tutti uniti per rimanere seduti su queste poltrone ormai infettate dalla corruzione.
On. Napoli,ma quale opposizione e opposizione abbiamo in Calabria......

ANCHE QUESTA VOLTA LA MAGISTRATURA HA CALPESTATO LA DIGNITA' E L'ONESTA' DI TUTTI I CALABRESI.

Carmine Parisi (CZ)

Anonimo ha detto...

A tutte le istituzioni che rappresentano la legalità vorrei domandare:
Come può, un cittadino fidarsi di voi tutti, quando lo stesso non vede risultati che dimostrino che la legge è uguale per tutti?
Anche le pietre sanno chi sono i politici collusi con il malaffare,saranno anche voci di corridoio e di piazza, ma una cosa certa è che non vediamo mai puniti chi veramente ruba.
L'arresto di un boss ci fa piacere, ma quando non è accompagnato da "altri" arresti lascia il tempo che trova. Tolto un boss, c'è sempre chi è pronto a sostituirlo.
On.Napoli, condivido tutto quello che lei scrive, soprattutto quando si dice che se esistono inflirtrazioni esistono anche i colletti bianchi che facilitano questo operato.
Gli unici a non dimostrarlo con il proprio lavoro sono le istituzioni della legalità.
"Se lo conosci bene,non perdere tempo.....arrestalo!".
Questo deve essere il motto per chi combatte i disonesti.

Buona Giornata on.Napoli
Luigi P.

Anonimo ha detto...

Non avevamo dubbi,Bassolino come Loiero. Ha deciso di rimanere, perchè qualche politico dall'alto ha già parlato con il magistrato di turno, che lo dovrà giudicare e
dire che ...il fatto non sussiste!
Il PD è il partito che l'assoluzione certa dei suoi rappresentanti politici.
Prima Loiero in Calabria e domani Bassolino in Campania.
Ma non si vergogna Veltroni di difendere questi rifiuti umani?

Francesco P.

Anonimo ha detto...

Salvato dalla giustizia, mazziato dalla politica. Questo ha avuto Loiero in questi ultimi giorni.
Propongo al caro Presidente Agazio di ripresentarsi nuovamente davanti al video e rilasciare una dichiarazione-bis ai suoi calabresi che lo "amano tanto",ma soprattutto far conoscere l'esito del suo appello-richiesta,far conoscere la vera volontà dei calabresi sulla sua permanenza al palazzo regionale.
Cara on.Napoli,se fossi stato Loiero,all'indomani della sbattuta porta in faccia dei suoi amici politici,mi sarei dimesso subito contro le decisioni di Veltroni e Minniti.
Loiero svegliati,Mastella insegna...fai cadere questo governo calabrese,quel governo che hai dovuto difendere sempre e che oggi ti ha rubato la scena politica.
Loiero mandali a casa, TUTTI.

On.Napoli prepariamoci a vincere!

Fausto C.

Anonimo ha detto...

La lista dei candidati del PD in Italia mi sembra essere la raccolta dei magistrati.
Candidare un magistrato non significa dimostrare legalità, trasparenza e rinnovamento.
Spero tanto,on.Napoli,di vederla candidata in Calabria per dimostrare a tutti, anche ai colleghi di partito,come si fa la vera politica. Lei, rappresenta quella parte di Calabria che ancora spera e non averla come referente politico calabrese nei palazzi romani, per noi significherebbe un grande indebolimento di tutte quelle battaglie che fino ad oggi stiamo portando avanti.

On.Napoli insieme vinceremo!

Carlo

Anonimo ha detto...

On.Napoli, non avevamo dubbi sulla candidatura di una donna che è stata sempre al servizio dell'elettore e mai ha utilizzato l'elettore al suo servizio, come è uso fare da alcuni suoi "amici" di partito.
La più grande soddisfazione che un politico può avere non è la collocazione numerica all'interno di una lista, ma sapere che il presidente
nazionale del proprio partito l'ha voluta fortemente perchè consapevole della sua onestà e della sua operatività instancabile.
Al giorno d'oggi fare politica è facile, se per politica s'intende apparire in TV e sui quotidiani con interviste e dichiarazioni di comodo. Sono i fatti che contano,quella concretezza operativa che l'ha sempre differenziata dal contesto politico nazionale e calabrese.
Noi calabresi (quasi tutti),siamo orgogliosi della sua presenza nella lista del PDL ed è la sua presenza che ci spinge a sperare ancora.
BRAVO FINI! Finalmente hai capito che dovevi fare pulizia, anche se qualcosa ancora hai lasciato...ma va bene così.
On.Napoli, rimbocchiamoci tutti le maniche ed iniziamo a lavorare per vincere.
L'onestà prima o poi viene ripagata, anche se ci sono
sempre gli uccelli di malaugurio!

Auguri!

Carlo

Marko ha detto...

Tra i tanti modi per sconfiggere la mafia il migliore è conoscere la verità e raccontarla a chi è annebbiato dalla tv/giornali e non riesce a vederla.
Berlusconi è diventato quello che è grazie all'appoggio della mafia e con i soldi della mafia.
Date un'occhiata a cosa scrivevano negli anni 90 quelli della Lega Nord (oggi alleati di Berlusconi) sui loro giornali
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/politica/berlusconi_mafioso_lega_2001feb16.htm
Dovreste anche dare un'occhiata a tutti i processi e le accuse dai gip che ha avuto Silvio Berlusconi.
Qua li trovate quasi tutti
http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/berlusconi/processi.html
Infine vorrei che guardaste l'ultima intervista fatta a Paolo Borsellino, 48h prima che venisse ucciso il giudice Giovanni Falcone dove parla di Berlusconi e dice espressamente che è un mafioso. http://www.youtube.com/watch?v=YVQ1kmOOBrw
Marcello dell'Utri è il fondatore del partito "Forza Italia" di cui Silvio Berlusconi è il leader
Marcello dell'Utri ha commesso i seguenti reati:
frode fiscale, tentata estorsione con l'appoggio della mafia, concorso esterno in associazione mafiosa.
i suoi rapporti con i boss della mafia sono ampiamente stati documentati.
Marcello Dell'Utri alla vigilia delle elezioni del 2008 sarà (insieme a tanti altri mafiosi) nella lista dei candidati del "Circolo della libertà".