venerdì 22 febbraio 2008

Ecco l'ultima bravata di Prodi per la Calabria

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, si ritira dalla politica, ma mantiene il suo dominio sul Porto di Gioia Tauro. E’, infatti, dell’altro ieri l’approvazione, da parte della Camera dei Deputati, del famoso decreto “Mille Proroghe”. Tale decreto, all’articolo 22sexies, prevede la “Istituzione, durata e compiti del Commissario delegato alla gestione del piano di sviluppo per il Porto di Gioia Tauro”. Il Presidente Prodi, quindi, trasforma il suo Commissario straordinario, ing. Rodolfo De Dominicis, di cui ad D.P.R. 23 maggio 2007, in Commissario delegato alla gestione del piano di sviluppo per il Porto di Gioia. La carica del Commissario delegato durerà, addirittura, sino al 31 dicembre 2009, con una previsione di spesa di ben 600.000 euro per l’anno 2008 e di 750.000 euro per l’anno 2009, da prelevare sul capitolo 1096 dello stato di previsione del Ministero dei Trasporti.
Il Presidente Prodi non ha mai risposto alla mia interpellanza parlamentare con la quale chiedevo chiarezza sulla sovrapposizione delle competenze da lui stesso incaricate, appunto con mandato “commissariale”, per “governare” a vario titolo il Porto di Gioia Tauro. E oggi, il Presidente del Consiglio, prima di lasciare Palazzo Chigi, anziché verificare se l’attività dell’ing. De Dominicis, rappresentata, dopo un anno dalla sua nomina, solo da uno “Studio di fattibilità” di 78 pagine di copia/incolla di atti e piani prodotti a vario titolo in questi anni per il Porto calabrese, possa considerarsi produttiva per lo sviluppo del territorio, preferisce continuare a proteggere la confusione delle competenze, attraverso inutile sperpero di denaro pubblico. E nel frattempo continua a porre a rischio la polifunzionalità della stessa area portuale.
Già nel 1998 Prodi, sempre nella sua qualità di Presidente del Consiglio del tempo, con il varo del famigerato “Masterplan”, aveva di fatto messo a rischio la polifunzionalità del porto di Gioia. Oggi, in chiusura della sua attività politica, decide di porre un macigno su quella che potrebbe essere una delle aree maggiormente produttiva della Calabria.
Ma non basta! Il Presidente del Consiglio dei Ministri, peraltro sfiduciato dal Parlamento, non contento del citato ulteriore suo atto, certamente penalizzante per la Calabria, decide, contemporaneamente, di far impugnare dal Governo la legge regionale n. 27 del 28 dicembre 2007, con la quale la Regione aveva inteso bloccare il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro. Il destino di questa area sarà quello di divenire la “pattumiera” dell’intera Calabria.
Altro che Regione “Prediletta!”

On. Angela Napoli

Taurianova, 22 febbraio 2008

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Gent.ma on. Angela Napoli, vorrei segnalarle anche questo: l'art. 16 bis inserito (nottetempo)nel decreto milleproroghe in esame alla Camera.
Cordiali saluti.
B.C.

CAMERA DEI DEPUTATI - XV LEGISLATURA
Commissioni Riunite I e V - Martedì 19 febbraio 2008

Resoconto delle Commissioni riunite
I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) e V (Bilancio, tesoro e programmazione)

ALLEGATO

DL 248/07: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria (C. 3324-A Governo).

EMENDAMENTI PRESENTATI E APPROVATI

ART. 16.
Dopo l'articolo 16, inserire il seguente:

«Art. 16-bis.
(Responsabilità degli amministratori di società quotate partecipate da amministrazioni pubbliche).
1. Per le società quotate in mercati regolamentati, con partecipazione anche indiretta dello Stato o di altre amministrazioni o di enti pubblici, inferiore al 50 per cento, nonché per le loro controllate, la responsabilità degli amministratori e dei dipendenti è regolata dalle norme del diritto civile e le relative controversie sono devolute esclusivamente alla giurisdizione del giudice ordinario. Le disposizioni di cui al precedente periodo non si applicano ai giudizi in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto».
16. 0100. I Relatori. (Piazza-Soc.Rad.Rnp e Piro - Partito Democratico)

http://www.camera.it/_dati/lavori/bollet/frsmcdin_wai.asp?percboll=/_dati/lavori/bollet/200802/0219/html/0105/&pagpro=13n1&all=on&commis=0105

Anonimo ha detto...

Gent.ma On. Angela Napoli, mi faccia sapere quando sarà dalle nostre parti in Calabria. Vorrei vederla prima che si vada al voto, per il mio Comune.
La ringrazio e le rinnovo la mia stima. b.c.

Anonimo ha detto...

Continuiamo ancora a credere alle favole ma la realtà è tutt'altro.
I sinistroidi si sono sempre aiutati e coperti, aiutati dai giudici e dai magistrati.......
E non mi venite a dire che non è vero, perchè in Calabria ci sono più politici indagati che l'intera popolazione e la cosa più strana è quella di non vedere mai portata a termine un'indagine e finalmente arrestare i politici collusi.
Spiegatemi perchè succede questo?

Paolino

Anonimo ha detto...

Gent.ma Angela Napoli,
scrivo per segnalarle l'articolo apparso su "Calabria Ora" del 22/02/2008 a pag. 34:

>>"Cinque posti, cinque domande.
Il singolare caso dell’Eco-Sportello in un territorio col 30% di disoccupati".

E' una vergognosa constatazione del livello di indecenza morale, civile ed etica in cui versa la provincia di Vibo Valentia così costretta da un'amministrazione in odor di clientelismo e di malaffare.

L'articolo mette alla luce la storia di un omesso avviso pubblico per il conferimento di cinque posti presso l'Eco-sportello della provincia di Vibo Valentia.

Lei sa qual'è stata la dinamica che ha portato all'assunzione degli esperti? Cinque posti disponibili, cinque domande pervenute, cinque incarichi.

Si sente odore di malaffare, cara On. Napoli, viviamo in una città dove non c'è mai limite al degrado sociale e morale.

Legga l'articolo, se non l'ha già fatto, e se può, intervenga.

Con Stima,
Erasmo R.

Anonimo ha detto...

Gent.ma On.Angela Napoli, apprezzo molto il suo impegno per la legalità e la sua lotta contro le connivenze tra politica, massoneria deviata e mafia. Ma proprio per questo mi sorge spontaneo chiedermi come lei possa militare in un partito che prima si è alleato, poi è addirittura confluito nel partito delle libertà, ex forza italia, su cui, come sappiamo, si allungano le ombre della P2 e della mafia. Spero in una sua risposta.
Cordiali saluti
P.C.