martedì 19 febbraio 2008

Le congratulazioni per la cattura del boss Pasquale Condello

La cattura di Pasquale Condello, superboss della ‘ndrangheta reggina e latitante da 18 anni, avvenuta ieri sera, segna certamente un altro duro colpo alla criminalità organizzata calabrese. Nell’esprimere viva soddisfazione per questa importantissima operazione, formulo sincere congratulazioni ai Ros ed al Goc dei Carabinieri ed ai Magistrati della DDA di Reggio Calabria, la cui attività d’intelligence ha prodotto tale risultato.
La cattura dello storico boss, Pasquale Condello, scovato nella periferia di Reggio Calabria, evidenzia, ancora una volta, i grossi favoreggiamenti dei quali godono questi criminali e le loro potenzialità nel continuare a gestire, pur da quello “status”, le attività illecite ed il dominio del loro stesso territorio di residenza. Occorre adesso continuare ad essere ben vigili sulle “nuove leve” che sicuramente aspirano ad occupare i posti di “potere” all’interno delle varie cosche della ‘ndrangheta, alla luce anche degli importanti flussi di denaro, derivanti sia dai finanziamenti pubblici che dalle varie attività illecite.

On. Angela Napoli
Componente Commissione Nazionale Antimafia

Roma, 19 febbraio 2008

7 commenti:

mario congiusta ha detto...

Gent.ma On. Angela Napoli,
Condivido le Sue congratulazioni alle Forze dell'Ordine ed ai Magistrati della DDA di Reggio Calabria.
Mi pongo però alcune domande:
Cosa ci faceva un condannato a quattro ergastoli fuori dal carcere?
Ergastolo non significa più carcere a vita?
Come è possibile che un pedofilo già condannato per questo reato era libero di commetterne altri sulla propria nipote di soli quattro anni?
Di chi la colpa?
Non certamente sua o di altri pochi Parlamentari che a correggere
tali fenomeni ci hanno provato senza incontrare tanti consensi.
Non è uno dei primi doveri di Deputati e Senatori emanare Giuste Leggi o correggere quelle garantiste solo per i delinquenti?
Noi cittadini elettori chiediamo sempre stesse cose,PENE CERTE, e non 4 o 5 ergastoli ma UNO SOLO e chi è condannato lo sconti tutto.
Chi ha ucciso non può essere lasciato libero di uccidere ancora e chi ha commesso atti di pedofilia su bambini non può essere libero di farlo ancora.
Ma nulla di nuovo ci sarà nella prossima legislatura perchè non vedo alcun partito che abbia inserito nei suoi programmi questi temi di vitale importanza,non vedo alcun partito che propone di inserire nella Carta costituzionale "L'Italia ripudia le mafie e si impegna a combatterle con tutti i propri mezzi".
Buon lavoro Onorevole.
Le auguro e mi auguro che alle Sue battaglie si uniscano tanti Parlamentari di destra di centro e di sinistra perchè le mafie non hanno colore.
Mario Congiusta papà di Gianluca ucciso dai mafiosi(che non vorrei vedere a passeggio) il 24 maggio 2005

Anonimo ha detto...

Tanti, all'indomani della cattura del boss Condello,sono i dubbi e le domande che non hanno risposta. Ogni cosa avviene per un perchè,la cosa drammatica è che quel perchè non si saprà mai.
La verità spesso tocca poteri che non sono solo le "famiglie" e quando un soggetto ricercato riesce a rimanere sul territorio così tanto tempo, sicuramente le sue protezioni variano nella loro natura.
Quando si dimora in un centro abitato (e non è la prima volta che è capita ad un ricercato) non si può passare inosservato per così tanto tempo. Le voci di paese,la vicina che guarda dietro la tenda della finestra, il vai e vieni nel palazzo e tutto quello che dà movimento in una città o meglio ancora in un paese, non può far resistere così tanto una latitanza.
Ed allora le domande nascono spontanee : Quale è la vera verità per tutti questi anni di nascondiglio?
La gente del posto era conoscenza di quella presenza? Se è stata accertata la politica collusa con la 'ndrangheta e la presenza dei voti di scambio, quali politici erano legati a Pasquale Condello?
Mi viene da ricordare una notizia di tempo fa che nella stessa zona avevano trovato una casa d'appuntamento, oggi penso proprio che la vera casa d'appuntamento era quella del boss Condello.
Mi piacerebbe tanto sapere chi la frequentava.
Ma queste risposte sono quelle verità nascoste e che forse mai verranno svelate.
On. Napoli, è vero, questi sono ottimi risultati per il nostro territorio,l'importante però è che non rimangano isolati e che si faccia la vera pulizia per non permettere più a tutta questa gente di gestire, attraverso i canali forti,la vita di ognuno di noi.

Marco

Anonimo ha detto...

....In Calabria la 'ndrangheta non può essere sconfitta "senza la ricostruzione di un'etica pubblica" e l'affermarsi di "un processo di riforma radicale della politica, a partire dalla selezione delle classi dirigenti dei partiti e delle loro rappresentanze istituzionali, sulla cui trasparenza e moralità pubblica non deve esistere alcuna ombra"....

Ora più che mai, bisogna selezionare le candidature.
On.Napoli, purtroppo in politica, per vincere si sono sempre identificati uomini che portano valanghe di voti e non importa se questi sono voti di scambio o voti legati alla mala vita. Per cambiamento elettorale,non significa non poter ricandidare le persone oneste, ma eliminare dalle liste tutti coloro che sono legati, in un modo o nell'altro in situazioni poco chiare.
Essere prosciolto dalle accuse, non significa essere onesti o non aver commesso illeciti amministrativi,perchè oggi con quello che vediamo e ascoltiamo niente è più nascosto. Conosciamo bene le nostre realtà e i nostri uomini e soprattutto quello che sino ad oggi hanno fatto. Le sentenze dei giudici lasciano il tempo che trovano.
Spero tanto che l'on.Gianfranco Fini non venga deviato,come è spesso accaduto nelle passate liste elettorali,da chi accanto a lui consiglia nomi e soprannomi. Se deve esserci una "ricandidatura" quella deve essere la sua....e non è uno del partito che la richiede, ma la gente di Calabria, quella che sa riconoscere l'onestà politica di un proprio rappresentante.
Basta solo far sapere al nostro caro Presidente Fini, che lei, on.Napoli è stimata da tutti (tranne qualche invidioso ),anche da chi non rappresenta i suoi colori politici.

Auguri on.Napoli speriamo tanto nella certa candidatura, altrimenti andremo in altri lidi di destra.

Elettori onesti della Calabria onesta.

Anonimo ha detto...

porgo le mie congratulazioni alle forze dell'ordine per la brillante operazione che ha portato all'arresto del latitante Condello.
e mi unisco al coro di quanti chiedono a gran voce al presidente Gianfranco FINI la candidatura certa ed in posizione utile di Angela NAPOLI nella lista per le elezioni politiche.
la Calabria in questo momento non può permettersi il lusso di restare senza una rappresentante a livello Parlamentare e di Commissione Antimafia come l'on.le NAPOLI.Anzi,aggiungo e spero vivamente ed invito tutti i visitatori del blog,a proporre ai massimi livelli nazionali del partito del popolo delle libertà,in caso di vittoria elettorale,la nomina dell'on.le Napoli a Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
una nomina di alto profilo ad una persona che in questi anni ha dimostrato nei fatti la vera lotta alla 'ndrangheta!
perchè se da un lato giustamente tutti ringraziamo le forze di polizia per le brillanti operazioni compiute in questi mesi in Calabria,dall'altra dobbiamo riconoscere e dire un vero e sentito grazie all'on.le Napoli che instancabile in questi anni ha dato voce alle richieste di giustizia e legalità avanzate dai cittadini onesti della nostra regione denunziando fatti e circostanze che in molti casi sono stati l'inizio di brillanti operazioni antimafia.
un saluto al sig.congiusta,lo saluto qui virtualmente,ma lo saluterò con immenso piacerte a Bari dove ci ritroveremo per la giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime di mafia.
un abbraccio all'on.le napoli!!

Anonimo ha detto...

Fini: ragioniamo sull'opportunità di non candidare chi ha pendenze con la giustizia.

Con queste dichiarazioni non può che essere candidata ad occhi chiusi, cara onorevole Napoli.

Anonimo ha detto...

".....Nella relazione dell'Antimafia si parla anche dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia subappaltati alla ditta Ediltrasporti dei fratelli Evalto, figli di Domenico Evalto, appartenente alla cosca Anello-Fiumara. La sanità calabrese, secondo l'Antimafia, è la "metafora dello scambio politico-mafioso". Una situazione che riguarda il settore privato e pubblico. "E' storia di oggi - si afferma nella relazione - ma anche storia di ieri, mai interrotta. A conferma di rapporti mafiosi che durano nel tempo."

On. Napoli, leggo questo e altro sulla sanità calabrese e su quella di Locri. " Rapporti mafiosi che durano nel tempo, così come le assunzioni", mi viene da riflettere e pensare e la cosa che più mi fa paura è l'essermi ricordato di avere letto o sentito, che l'on.Laganà ed il marito sono stati nel tempo figure istituzionali all'interno dell'ospedale di Locri. Come è possibile che non si sono accorti mai di nulla?
Ogni giorno che passa una sorpresa per questa martoriata Calabria.
Cosa altro ancora ci aspetta ancora?


Andrea (CZ)

Anonimo ha detto...

DA OGGI DE MAGISTRIS NON PUO' FARE IL MAGISTRATO (ultima ORA) E ALLORA LO ASPETTIAMO TUTTI CANDIDATO NEL PDL COME CAPOLISTA.
E ALLORA SI CHE VEDREMO E SAPREMO TAAAAAANTE COSE.
DE SENA contro DE MAGISTRIS (politicamente intendo)
che bel confronto!


Carlo