mercoledì 4 novembre 2009

Il sequestro dei beni all'ex consigliere regionale Crea e le candidature delle prossime elezioni

L’operazione della DDA di Reggio Calabria, condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri, che questa mattina ha portato all’ingente sequestro dei beni di proprietà dell’ex consigliere regionale Domenico Crea e dei suoi familiari, comprova gli interessi e le collusioni che ‘ndrangheta ed alcuni ambienti politici hanno nel settore della Sanità calabrese.
Le indagini relative all’inchiesta “Onorata sanità” , nella quale è rimasto coinvolto Domenico Crea, dimostrano, altresì, quanto ancora in Calabria risulti rilevante il peso elettorale delle varie cosche mafiose e come queste riescano a far eleggere persone disponibili a cogestire affari ed interessi.
Ritengo che le risultanze delle indagini che hanno portato all’odierno intervento di prevenzione e che partono dalla campagna elettorale per le regionali calabresi del 2005, debbano essere adeguatamente tenute in considerazione dai partiti politici tutti, oggi più che mai allorché la nostra Regione si avvia alla nuova consultazione del 2010, al fine di un’ oculata valutazione delle candidature. Così come il Parlamento dovrebbe accelerare l’iter per la conversione in legge della proposta relativa al divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione.

On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia

1 commento:

Speranzino. ha detto...

E' un piccolo contentino x tacciare il "coperchio" che si VUOLE mettere sopra la famosa relazione Basilone. Relazione che è stata secretata e dissecretata più volte quando qualcuno la voleva portare nelle scuole. Nel frattempo le "forniture" continuano e, fatto inquietante, le "ditte" implicate sono:
http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1159&Itemid=27
di fatto, OSCURATE (dalla legge).
PERCHE' ???